lunedì 2 maggio 2011

vendetta o giustizia? così funziona la società


Così funziona il mondo!
Altro che mettere in pratica le parole del S. Vangelo di Cristo. L'azione militare condotta in Pakistan dalla squadra speciale statunitense conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che la giustizia umana ha ben altri parametri! Parametri riscontrabili nella legge del taglione: tu fai uno sgarro a me e io te lo rendo decuplicato. Non importa come o quando ma te lo devo rendere! Ti devo far pagare lo scotto; devo terrorizzarti più di quanto tu abbia fatto. Devo metterti nelle condizioni di pensarci su tremila volte prima di rifare azioni simili.
Non servono le aperture mentali; i pensieri profondi dei filosofi e dei pacifisti. Serve la vendetta violenta!
Come se la vendetta rimettesse ogni cosa al proprio posto, come prima dei tragici fatti dell'11 settembre di circa vent'anni addietro. Non è così.

Purtroppo le torri gemelle non ci sono più e con loro le circa 3000 persone che vi lavoravano dentro. E questo è un grandissimo dolore per l'umanità intera. Le morti sono sempre eventi tragici per l'umanità come lo sono le guerre in Africa e le azioni violente dei forti sui deboli. Anche le morti psicologiche lo sono!, quelle condotte dai cattivi governi che lavorano per il benessere di pochi e nel contempo narcotizzano il popolo con slogan propagandistici, che cercano sempre nemici da fronteggiare e dare in pasto ai facinorosi.

Ma è possibile continuare su questa strada! È possibile che si debba sempre stare sul chi va là e aspettarsi solo calunnie, assassinii, depredazioni, guerre e violenze, saccheggi di ogni genere dal prossimo?

È questo il mondo nuovo auspicato dai saggi governanti?
Possibile che non ci siano altri metodi per fronteggiare le azioni delle menti deviate?

eliminato Bin Laden da forze speciali usa in Pakistan

Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan dalle forze speciali americane.

Il mondo tira un sospiro di sollievo e alcuni giornalisti anticipano con un “finalmente” l’eliminazione fisica del capo dei terroristi di al Qaeda.

In America si festeggia perché si ritiene sia stata resa giustizia all’attentato dell’11 settembre e alle tantissime vittime che hanno perso la vita nell’inferno delle torri gemelle colpite dalla cieca violenza di al Qaeda guidata dalle teorie deliranti di Bin Laden.

Un despota sanguinario in meno, quindi, sulla faccia della terra! Ma l’eliminazione fisica di un leader elimina anche l’effetto devastante del suo pensiero e degli oltranzisti seguaci di teorie religiose o politiche estremiste?

Se così fosse, allora sarebbe legittimato il pensiero comportamentale che induce ad anteporre violenze verbali e fisiche a supporto di tesi differenti enunciate da uomini e donne di fazioni politiche antagoniste anche nelle democrazie evolute, Italia inclusa.

domenica 1 maggio 2011

1 maggio, festa o minestra surriscaldata?

Volendo fare una scaletta di priorità umanitarie, tra le crisi in atto, non so quale mettere al primo posto.
O forse no! Senza’altro la pochezza di pensiero e il torpore mentale creato dai media può essere inserito tra i primi posti in classifica perché addormenta, narcotizza e lascia fare agli altri azioni nefaste.

Da ciò, crisi economica che attanaglia tutti tranne gli alti imperi economici con a capo uomini e famiglie più ricche del mondo, povertà dirompenti tra i ceti medi, guerre fratricide…

Nonostante tutto il tempo cammina e come ogni anno arriva la festa del 1° maggio. Ma quest’anno davvero non capisco cosa c’è da festeggiare.

Con quale animo la gente che ha perso il lavoro, i giovani senza lavoro, i precari pagati due lire, i pensionati che per tirare a fine mese coi quattro soldi dell’inps sono costretti ad andare al banco alimentari dove c’è oppure alla mensa dei poveri, insomma la stragrande maggioranza come può pensare di festeggiare? E poi, festeggiare cosa?
La mancanza di prospettive future? La guerra in Africa?
Non sarebbe più saggio dirottare i soldi che si spendono per la festa del primo maggio e le altre ricorrenze effimere per qualcosa di più dignitoso e produttivo?
Qualcosa che dia ossigeno e fiducia; qualcosa che faccia migliorare le coscienze e che non sia un momento di sfogo nevrotico contro i poteri precostituiti o quel tale che sta governando malamente!

Anche perché, finita la giornata, scaricati i nervi, si riprende a vivacchiare nella solita quotidiana mediocre inutilità imposta dai capobastone che guidano le greggi.

Intanto:

“Oggi, Festa dei Lavoratori. Si terrà il consueto concerto del 1 maggio a Roma presentato da Neri Marcorè e con le esibizioni di numerosi cantanti tra cui Subsonica, Giuliano Palma & The Bluebeaters con Nina Zilli, Daniele Silvestri, Modena City Ramblers, Eugenio Finardi, Bandabardò con Peppe Voltarelli, Caparezza con Tony Hadley e Alborosie, Lucio Dalla e Francesco De Gregori, Gino Paoli, Luca Barbarossa, Ennio Morricone e molti altri. Ennio Morricone si esibirà alle ore 21 circa e dirigerà l’Orchestra Roma Sinfonietta. IN più ci saranno delle esibizioni di alcuni attori italiani".

buon divertimento, e che sia di buon auspicio per una Italia Repubblicana fondata sul Lavoro!

sabato 30 aprile 2011

chi governa la cultura?


aore12
©mario iannino 2011, riproduzione vietata
Nell’era di internet e dei media (che travalicano liberamente le barriere poste dai vari sistemi di autotutela delle grandi imprese economiche mascherate da veicoli “culturali”) è logico continuare nel solco della mistificazione auto celebrativa degli eventi museali preconfezionati dalle lobby affaristiche?

Fa davvero bene alla crescita culturale dei singoli l’impianto giostraio allestito con enfasi ma visitato da pochi, se escludiamo le visite guidate imposte alle scolaresche che, per naturale propensione anagrafica, non sono attratte per nulla dai linguaggi artistici   colti, spesso decontestualizzate dal sistema territoriale locale?

Innumerevoli interrogativi sovvengono ogniqualvolta s’inaugura un evento artistico nelle città di provincia, ma anche nelle capitali della cultura, entrambe, realtà distratte dalla missione reale dei linguaggi alti dell’arte da esposizioni roboanti sui media ma di nessun effetto concreto per il benessere spirituale dei giovani costretti a subire progetti paracadutati dall’alto.

Eventi pilotati dai sistemi di potere economico che indicano linee guida e processi, più che altro, mercantili al sistema politico dominante che governa le città e gli uomini.

Niente di speciale, quindi, per gli “addetti ai lavori”, siano essi operatori culturali o artisti locali tenuti lontani dalla chermesse culturale.

Così, il territorio non si arricchisce culturalmente e neanche finanziariamente, anzi sperpera fondi comuni per foraggiare la giostra esterofila che, tra l'altro, non confronta le intelligenze locali e le orde invadenti.

Ecco in sintesi la necessaria analisi che sento di esprimere in riferimento ai siti museali e culturali della Calabria, in vista anche della mostra inaugurata al Marca di Catanzaro che propone la Berlino degli anni ottanta attraverso i lavori di giovani artisti tedeschi e qualche opera storica degli artisti consacrati; l'analisi, dicevo, non nasce da spirito di contestazione ma perché la linea adottata dai dirigenti locali nei confronti di una periferia geografica e culturale è palesemente divenuta terra di conquista.

Forse tutto ciò accade perchè a qualcuno sfugge il ruolo della politica e della gestione territoriale che, in una società equa e giusta, dovrebbe incentivare le risorse intellettuali locali impegnati nella ricerca e nella divulgazione culturale piuttosto che foraggiare fameliche cordate consolidate nel tempo dalle clientele.

giovedì 28 aprile 2011

Masi, dopo la RAI la Consap

Dopo avere lavorato bene in Rai e dato prova della sua altissima professionalità, Masi è stato promosso! Lascia la televisione di Stato per sedersi sulla poltrona d’amministratore delegato in Consap.

(ANSA) - ROMA, 28 APR - L'assemblea della Consap ha nominato amministratore delegato Mauro Masi. Resta presidente Andrea Monorchio, che già ricopriva l'incarico. Alla presidenza della concessionaria dei servizi pubblici assicurativi non è arrivata quindi la parlamentare di Iniziativa responsabile Maria Grazia Siliquini, data in pole position fino a ieri.
Masi lascia l'incarico di direttore generale della Rai, che ricopriva dal 2 aprile 2009. E' possibile che formalizzi le sue dimissioni nel Cda del 4 maggio.


Alla faccia della meritocrazia! Potrebbe urlare qualcuno, che ancora ricorda quanto è successo in Rai grazie alle azioni unilaterali del lungimirante uomo aziendale prese nei confronti di programmi e giornalisti difformi al pensiero del sire.

Ancora una volta il potere politico, infischiandosene del comune senso del pudore, gestisce i posti di comando in ossequio alla propria filosofia esistenziale e assegna i ricchi feudi ai fedeli feudatari, leali con i potenti ma non con gli interessi della collettività.
Anche la Siliquini, per non smentire il teorema, sarà cooptata in qualche ente di prestigio, semprechè continui ad essere “responsabilmente” attiva nel gruppo parlamentare che ha salvato l’italietta.

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