sabato 15 maggio 2010

sulla natura e sugli arbitrii



La natura è forte. Caparbia. Laddove l’uomo ha cementificato e reso vivibile in maniera arbitraria o secondo criteri ineccepibili ed ha costruito opere degne dei luoghi e bonificato, i rigogli naturali degli eventi primaverili hanno, comunque, invaso strade e marciapiedi.
La natura ha colorato di giallo rosso bianco verde e oro valli e dossi, persino i muri sono rivestiti di teneri germogli primaverili.
Fili d’erba bucano l’asfalto. Aghi sottili di tenero verde si fanno beffe della volontà dell’uomo; svettano sopra un mare di terra nera maleodorante. Ai bordi, tra gli interstizi dei marciapiedi, lunghe tavolozze offrono visioni campestri affascinanti: rosso papavero, giallo margherita, viola calendula e, nel tripudio dei fiori, qualche metro più in là nuovi enormi petali rotanti su alti giganteschi steli di cemento sovrastano l’aria e oscurano l’orizzonte. Lunghi petali bianchi agitano l’aria. Pale, pale eoliche per produrre energia. Energia pulita per un’umanità mai sazia. Una comunità governata da piccoli famelici predatori che non si fanno scrupoli; privatizzano a cuor leggero le risorse e anche se son bravi a condire di belle parole le loro azioni, di fatto, il loro intento è lucrare con gli elementi che la provvidenza ha elargito gratuitamente all’umanità intera! E quindi privatizzano con la scusa di ottimizzare i servizi aria territorio e acqua.

Gli imponenti “fiori del vento” non si moltiplicano per impollinazione e non accarezzano l’erba; non si piegano al vento non danzano al soffio leggero della brezza non muoiono al freddo ma si cibano delle correnti ascendentali, mettono in moto i rotori, immagazzinano energia e… impinguano finanze private.
Tutto ciò, ovviamente con l’aiuto economico dei fondi comunitari.
Ecco! Questo piccolo innocuo esempio di mal costume è uno dei tanti, oggi sulle pagine dei giornali, che dimostra com’è stato possibile rovinare la società; un malcostume strutturale nel dna di certuni ha impoverito i cittadini sprovveduti che avevano dato fiducia a uomini inetti non per incapacità professionale o intellettiva, tutt’altro! La sapienza, questi “dirigenti esperti” l’hanno indirizzata ad accrescere le loro personali ricchezze.
Ora siamo al capolinea e chiedono, sempre i famelici “dirigenti”, austerità e sacrifici.
Giusto! Dobbiamo fare sacrifici per uscire dalla crisi ma sarebbe davvero gradito un cenno di umiltà e altruismo: inizino loro, quelli che hanno saccheggiato lo Stato o hanno gestito male la finanza pubblica, a dare l’esempio!
Un esempio evidente di correttezza etica e di rispetto per i ruoli, come preteso dagli amministrati.

Per la poesia e le belle parole c’è sempre tempo! Ora è il tempo dei fatti concreti, perciò si chiede uno scatto d’orgoglio, un cambiamento d’aria, una pulizia generale, un allontanamento di affaristi e arraffoni dagli affari dello Stato. Evitiamo un altro patetico caso spa con ipotetici esperti maghi come quello appena sventato grazie a Dio e ai giornalisti che hanno reso tempestive notizie.

Basta poco per stare tutti bene: basta saper meditare e accettare con tranquillità i doni della natura, non rincorrere ricchezze effimere o luoghi paradisiachi, frutto di artificiosi quanto inutili masturbazioni mentali. ... ti sembra niente il sole la vita l'amore... meraviglioso...

giovedì 13 maggio 2010

forme di vita: l'Anemone


Anemone, da “anemos” “vento, secondo la terminologia greca” per questo sono chiamati anche “fiori del vento”.

L’anenome, è un fiore fragile, delicato, di breve durata, a forma di margherita o di papavero e sboccia dalla primavera all’autunno con foglie di un colore verde chiaro e dalla forma simile al prezzemolo mentre i petali sono caratterizzati da colori vivaci e vanno dal rosso, al rosa, blu, bianco e viola.

Poi, esistono gli anemoni di mare, che non sono fiori ma invertebrati dalle sembianze fantasmagoriche simili a fiori o cespugli dai tentacoli variopinti. S’insedia tra le rocce dei fondali marini o sulle “case” dei molluschi. I molluschi, cosi mimetizzati possono passeggiare tra i fondali e cibarsi senza essere predati o spostarsi da soli mediante strisciamento pedalico,  come le lumache, tanto per intenderci.

Gli anemoni, quindi, vivono e si muovono anche grazie al tacito sodalizio coi molluschi e si dotano di una motilità parassita che, simili a piantine inanimate, insignificanti e inoffensivi nella loro spettacolare bellezza attraggono senza molta fatica ignari, gustosi, nutrienti pesciolini … che all’uopo diventano cibo!

lunedì 10 maggio 2010

terrore e violenza nelle piazze

Il caso Totti Balotelli ha incendiato i cuori degli italiani che, dal primo all’ultimo, indistintamente si sono schierati a favore di Balotelli e condannato l’azione violenta di Totti.
La reazione rabbiosa del giocatore romanista sull’avversario ha indotto persino il Presidente Napolitano a censurare con parole di sdegno l’azione violenta, chiamata anche “fallo tattico” da certi “tecnici”, che è servita per fermare il fuoriclasse dell’inter.
Un dato è certo: la violenza dilaga! Dalle parole ai fatti, gli stadi si trasformano in arene dentro e fuori gli spalti. Anche ignari passanti sono incappati nei pestaggi di tifosi e forze dell’ordine…
Forza dell’ordine? Qualcosa non quadra se i militari preposti alla tutela dei cittadini sbagliano bersaglio e picchiano persone ignare, usano violenza su lavoratori della rai che con le mani alzate tentano di spiegare che sono lì per lavoro per documentare i fatti. Ancora più disdicevole è l’azione violenta su un ragazzo disabile che dopo essere stato malmenato, è condotto in cella e lasciato lì col corpo tumefatto e la mente in subbuglio.
No! Non è possibile! Vorrei non aver visto queste sequenze, anzi avrei voluto che non fossero avvenute ma sono documentate da testimoni oculari e divulgate sul web. Sono sequenze assurde che filmano l’arrivo di uomini protetti da caschi che accerchiano e picchiano violentemente due ragazzi e a nulla valgono le grida dei giovani e delle persone che osservano la scena dai balconi. Gli uomini neri picchiano sodo, forse il casco impedisce loro di sentire ma non è un buon motivo per continuare a picchiare col manganello due ragazzi inermi e colpirli con calci e pugni.
No! Non è questa la scena che avrei voluto vedere.
Piuttosto avrei voluto vedere i militari proteggere passanti lavoratori e ragazzi che non c’entravano nulla con i disordini.
E cosa ancor più traumatica, che fa perdere completamente la fiducia nei confronti di chi attua una gestione maccheronica di eventi sociali, sono gli inseguimenti dei militari alle persone terrorizzate che cercano riparo dietro le macchine.
Purtroppo, come spesso accade, la caccia all’uomo non si ferma davanti a niente e nessuno, neanche davanti a un uomo con le mani alzate, un uomo inerme estraneo ai fatti con l'unica colpa di trovarsi nel posto sbagliato! e questo non è degno di un paese civile!

euroscudo solidale per la Grecia

Solidarietà alla Grecia

Il caso Grecia ha scoperchiato il malcostume e la scarsa propensione alla gestione sana della finanza pubblica. Bilanci gonfiati e fondi pubblici spesi male per la nazione ma benissimo per i destinatari privati hanno determinato la bancarotta greca. Le nazioni dell’euro, per evitare mali maggiori, hanno deciso di intervenire con prestiti che senz’altro si trasformeranno in donazioni data l’impossibilità reale della Grecia di onorare il debito e restituirli. L’Italia è tra le nazioni aderenti e, dopo molti sbagli, finalmente mostra la parte migliore del popolo italiano. Poco importa se la Grecia rimborserà la somma ricevuta, ciò che conta è la lungimiranza politica di quanti, nel parlamento europeo, hanno evitato l’assalto degli speculatori che stavano per avventarsi come avvoltoi sulla carcassa in decomposizione. Al di là delle posizioni politiche e delle letture economiche che altri faranno, questo è un atto di solidarietà nei confronti di una nazione in difficoltà. Analisi e correttivi saranno valutati in seguito dalle persone preposte dai governi aderenti alla zona dall’euro, da esperti, studiosi economisti, sociologi e politologi.

Di fatto, un pacchetto da 500 miliardi di euro fra prestiti e garanzie di prestiti, più la possibilità di aggiungerne altri 250 da parte dell’Fmi, più gli acquisti sul mercato secondario dei titoli di Stato dei paesi "fragili" dell’eurozona da parte della Banca centrale europea, e ancora gli impegni di questi stessi paesi (per ora Spagna e Portogallo) a fare sforzi aggiuntivi per consolidare i propri bilanci più in fretta e con più rigore: sono, in estrema sintesi, le decisioni che il Consiglio dei ministri finanziari dell’Ue ha preso in una riunione cominciata alle tre di ieri pomeriggio e conclusa alle 3 e un quarto di questa mattina.

L’Ecofin ha approvato la creazione di due diversi dispositivi per rispondere all’attacco dei mercati all’eurozona. Il primo è il meccanismo comunitario di stabilizzazione (prestiti da 60 miliardi di euro), gestito direttamente dalla Commissione europea e garantito dal bilancio Ue, che sarà creato sulla falsariga del dispositivo di sostegno alla bilancia dei pagamenti dei paesi non membri dell’eurozona e il secondo è racchiuso nel regolamento approvato da ministri Ue basato sull’art.122 del Trattato che prevede la possibilità di «concedere un’assistenza finanziaria dell’Unione» a uno Stato membro «che si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato di gravi difficoltà a causa di calamità naturali o di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo».

Questi provvedimenti basteranno a stabilizzare l’eurozona e a convincere i mercati a desistere dall’attaccare i paesi i finanziariamente più deboli che oggi sono i paesi iberici dopo la Grecia, domani l’Irlanda e poi forse persino l’Italia? o serve associare anche qualcosa di non "scritto dai parlamenti in tempi di crisi", qualcosa che alimenta le coscienze evolute dalla notte dei tempi e guida il pensiero etico solidale su alte vette?

domenica 9 maggio 2010

cittadinanza attiva per superare la recessione mondiale

Quando l’arroganza assume atteggiamenti coercitivi e terrorizza la società, automaticamente, si passa da uno stato di diritto a uno stato di dittatura del terrore, e poco importa se le condizioni sono determinate da atti fisici come attentati dinamitardi o violenti atteggiamenti censori, di fatto, è la libertà a morire e se muore, la libertà non c’è sviluppo.

Uno dei grandi pensatori del passato (ma questi, i liberi pensatori, fanno paura al potere) diceva che se veramente si vuole raggiungere la democrazia si deve operare affinché vi sia una reale crescita intellettiva nelle masse. Parole sacrosante!

Solo attraverso la conoscenza s’interrompe la demagogia strumentale dei poteri forti. Destra, sinistra, sindacati e tutte le associazioni che dicono di aver lavorato e lavorare per il bene comune hanno fallito! La loro azione è servita a impoverire le masse a far diventare più poveri i poveri e più ricchi i ricchi. E la situazione sociale attuale né è la prova lampante. Questi dirigenti, alti dirigenti della cosa pubblica, sembrano risvegliarsi da un lungo letargo e, come nelle favole, vedono il castello avvolto di rovi, invaso da ratti e zombi.
Bèh, giacché si sono ravveduti, concediamo loro l’onore delle armi. Ora è il momento di un’azione corale, destra sinistra e volontariato sociale devono impegnare le forze verso un unico intento se davvero si vuole far fronte alla più grande recessione umana. Se ciò non avviene e i personaggi pubblici continuano a dare cattivissimi esempi, essere sordi alle esigenze dei cittadini ma attenti a lottizzare e invadere i centri di controllo, a questo punto non c’è da meravigliarsi se la nave affonda e il capitano scappa insieme allo stato maggiore con la scialuppa più sicura verso mete paradisiache…
Per essere sicuri che ciò non accada è necessario che i cittadini siano informati dei fatti così da essere attivamente presenti nelle attività sociali, attivi e determinati nelle decisioni riguardanti leggi e gestioni dello Stato.

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