matita grassa, bozzetto preparatorio per "Violenze" courtesy Mario Iannino |
È sconcertante il numero dei bisognosi
che ha pranzato alle mense dei poveri organizzate dalle comunità in
varie città d'Italia. Sant'Egidio dà numeri impressionanti tra
vecchi bisognosi e nuove povertà inflitte dal sistema economico che
rende, appunto, poveri anche chi un lavoro o una pensioncina ce l'ha
ma non riesce ad arrivare neanche alla seconda settimana del mese.
Nel sentire le parole d'amore espresse
in questi giorni dai vari esponenti politici e ecclesiali che ruotano
attorno a queste comunità caritatevoli è naturale chiedere:
oltre a fornire un pasto caldo e a
volte qualche ricovero nei giorni eccessivamente freddi cos'altro
avete fatto per eliminare completamente questa piaga sociale?
Domanda che avrà una miriade di
risposte edulcorate con una enorme e sapiente retorica per niente
convincente salvo dimostrarsi essere un enorme bacino di voti (anche
i poveri votano! E più sono bisognosi, deboli e incolti e meglio è
per qualcuno).
È una provocazione? Ebbene sì!
Dimostrate con i fatti, visto che siamo
in piena campagna elettorale, la volontà di cambiare passo. Pensate
e realizzate (voi politici e dirigenti vari) piani sociali volti
all'evoluzione delle coscienze e all'autoaffermazione dei singoli.
Impegnate fondi per ampliare le menti attraverso lo studio la ricerca
la cultura e l'arte!, elementi, questi, contenenti origini e vita dei
popoli.
Non servono nuovi Messia ma una
cooperazione reale tra mondi e culture diverse.
Basta con le crociate che si
appropriano di simboli e vessilli per mascherare basse pulsioni
originate dall'egoismo.