domenica 29 settembre 2013

Ministri pdl dimissionari davvero?

ITALIA, CRISI DI GOVERNO? MA MI FACCIA IL PIACERE!


Sembra parlare di preistoria. Eppure sta accadendo quanto molti di noi abbiamo scritto e detto nei giorni e mesi addietro dopo aver assistito all'ennesima deplorevole macchietta nelle alte istituzioni per l'elezione del Capo dello Stato che, come sappiamo, si è conclusa con la rielezione di Giorgio Napolitano.

Eccezionalità! Si era detto. E anche Giorgio, il compagno Giorgio, si è dovuto adeguare. Ha accettato l'investitura per la seconda volta, questo s', caso eccezionale per una Repubblica come l'Italia, che gli è valso il soprannome di re Giorgio.

Ebbene, Giorgio Napolitano, dopo vari tentativi di formare un nuovo esecutivo a guida Bersani, tira il coniglio dal suo cilindro pieno di strategie e gli dà nome Letta con mandato dalle larghe maggioranze.

A quel punto, chi osava dire, alla luce di quanto è accaduto negli ultimi 20 anni, che la cosa non poteva reggere e che, praticamente, impossibile fintantoché si metteva ancora il “partito azienda” alla guida di uno sgangherato Paese per lo più ad appoggiare riforme che andavano nel verso opposto al loro modello di vita sociale e politica, chi affermava e sosteneva queste elementarissime argomentazioni era tartassato dai media e oscurato.

Oggi, il capo dell'azienda ha deciso di fare un colpo di mano. Proprio come il pifferaio magico, si mette a suonare il flauto e tutti i topini che fin ora hanno infestato le istituzioni gli vanno dietro. Lo seguono in mare aperto e ubriacati dalla musica suadente del potere carismatico(?) del pifferaio affogano... ma questa è una storia a lieto fine. La realtà è ben diversa!

Strategia dopo strategia rivolteranno la frittata e a farne le spese, come sempre, saremo noi, cittadini divenuti sudditi di un sistema affaristico ripugnante e pagarne il conto.

venerdì 27 settembre 2013

Barilla, polemiche sterili che non aiutano la causa gay

Sul web impazza la polemica, anzi a chi la spara con più forza e indignazione contro la Barilla. Le battute si perdono, alcune sono simpatiche e altre violente, di cattivo gusto.
A mio parere, non si tratta di democrazia liquida ma di una sorta di vandalismo polemico che rasenta l’imposizione dispotica di certi assunti. E non mi riferisco a quanto ha detto il capro espiatorio del momento Guido Barilla ma alla caterva di paladini che hanno ritenuto di sfoderare le spade per difendere ipotetiche libertà intaccate.

"Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d'accordo, possono sempre mangiare la pasta di un'altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri". Questa la frase pronunciata mercoledì da Guido Barilla durante la trasmissione La zanzara di Radio24 che ha mosso un fiume di polemiche sul web, social network, nei palazzi della politica fino a diventare materia del contendere tra aziende. 

Allora?, chiedo ai paladini, dov’è l’omofobo?
Non ha mica detto che siccome gli piace tantissimo la famiglia preferisce ai gay chi di famiglie se ne fa più di una!

Se non torniamo coi piedi per terra, a lungo andare, pur di essere visibili cavalcando l’onda emotiva del momento, rishiamo di cancellare l’ovvio.
È vero, nel lessico contemporaneo la parola famiglia abbraccia diversi significati ma, nell’accezione stretta del termine, nessuno può negare, che s’intende il classico coriaceo nucleo composta da padre madre ed eventuali figli.
Detto ciò, ampia libertà di pensiero e di azione, d’amore e scelte di vita, commerciali, culturali. Perché il vero rispetto sta nelle azioni concrete, quelle che portano rispetto e attenzione all’altro, al diseredato.

Mileto B&B, Bed and Breakfast


Mileto. Bellezze di Calabria. B&B villa Mary.

Il 1° ottobre 2013 la nuova attività ricettiva Villa Mery apre ai turisti e offre loro la calda accoglienza della gente di Calabria in località Giammondo, ad appena 400 metri dalla cattedrale di Mileto.

Il B&B Villa Mery è una struttura ricettiva che assomma alla comodità del centro abitato la tranquillità della campagna.

http://aore12.blogspot.itCon ampio parcheggio custodito, il bed & breakfast, ha camere matrimoniali climatizzate dotate di servizi igienici, wi fi, frigo bar.

Il b&b è a conduzione familiare e presta la massima attenzione alle esigenze degli ospiti.

Con prima colazione inclusa, la casa mette in tavola le eccellenze dell'antica cucina contadina insieme ai prodotti caseari trasformati dalla lavorazione del latte degli armenti che pascolano sul monte Poro, la 'nduja, l'olio d'oliva. Tutto rigorosamente lavorato e trasformato secondo tradizione.

Per informazioni telefonare al: 348 8826853.


giovedì 26 settembre 2013

L'amicizia al tempo di facebook 2

ricordando Ettorino "courtesy M. Iannino"
C'è, (l'intenzione di erigere)  nel cimitero cittadino, una tomba monumentale imponente:

Un uomo piccoletto con barba e capelli lunghi suona la tromba. La suona con passione. Le guance gonfie. Qualche vena che sembra dover scoppiare a momenti. E la gente, sotto il piedistallo, guarda commiserevole il telo che cade a terra.

È la statua all'uomo qualunque. L'omaggio al cittadino comune che non ha fatto grandi cose nella vita. Cose talmente importanti da essere citate nelle enciclopedie e nelle collane d'arte ma legato da amore viscerale alla sua città.

Sì, va be', suonava la tromba. Era sempre presente nelle feste popolari, alla "naca". Nel teatro popolare ma senza mai sfondare i confini pur mantenendo vivo l'interesse folcloristico cittadino. Insomma, era un uomo qualunque, conosciuto solo dai compaesani, entusiasta di essere presente nel suo rione e nella sua città. E, questo, è sufficiente all'amministrazione comunale per erigere il loculo onorifico. Il monumento funebre dedicato al cittadino ignoto.

Sarà populismo? il Riconoscimento postumo ad un artista sconosciuto al resto del mondo? forse no!

Bene! Un plauso al sindaco e alla giunta che ha investito i soldi dei concittadini per onorare un concittadino umile col sorriso sempre stampato in faccia.

Adesso, vedendolo lì, Irrigidito sul piedistallo che dà fiato alla sua tromba, capisco perché non ha accettato l'amicizia su facebook.

Ma... un attimo! Anche altri uomini illustri sono deceduti prima di lui. Uomini e donne conosciuti in ambito nazionale perché citati negli ambienti dell'arte in quanto artisti o critici, studiosi, letterati, poeti ma non hanno il monumento funebre comunale.

Va be' è già stata magnanima la vita e la storia con loro. Lasciamo, almeno questa piccola soddisfazione ai consanguinei e ai compaesani del trombettista popolare.
Anche se ancora non mi ha dato l'amicizia su fb. ;-) di sicuro prima o poi lo becco e suoneremo insieme.

leggi anche il primo post : l'amicizia al tempo di facebook
ps: post semiserio per ricordare un pezzettino di storia cittadina con autoironia, come, suppongo, avrebbe voluto lui.

L'amicizia al tempo di facebook

Vivo in una cittadina di provincia dove ci conosciamo tutti quel tanto che basta per scambiarsi un “ciao come stai” e poi, magari, criticarci dietro.
Insomma, la mia realtà non è tanto dissimile dalle altre. Per questo motivo ometto la località esatta. D'altronde, nello Stivale, non cambia granché al nord come al sud e nelle isole.

La realtà virtuale, quella di facebook, tanto per capirci, è differente. Là, nel mondo parallelo, si fa a gara a chi è più buono, a chi riesce ad accontentare la maggior parte dei contatti, diciamo, con destrezza, tanto per usare un eufemismo e non dire paraculaggine. Tanto, spento il pc, tablet o android, chi s'è visto s'è visto. Quel mondo è chiuso fuori!

Ciononostante, lo usiamo e, forse, ci crediamo anche nei “mi piace che accumuliamo.
Qualcuno fa la corsa per superare i 5000 amici. Altri cercano solo i veri amici e qualcun altro, specie nelle provincie, richiede l'amicizia a chiunque conosce per averlo visto in giro ma non si sono mai salutati e presentati.

È di quest'ultima categoria che voglio parlare perché, per motivi differenti che non sto ad analizzare, la stragrande maggioranza dei facebokkiani è fatta così. E chiede l'amicizia.

Capita, allora, di vedere, tra le proposte del social network inerenti le amicizie che potresti conoscere, la fotina di gente che non c'è più. E, se l'hai conosciuta, in base ai ricordi, gioisci o t'incupisci.

Ma può accadere di non sapere della sua dipartita e schiacci “invita”.
Passa qualche giorno, un mese, e pensi “ ma che gli ho fatto per tirarsela così?

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