lunedì 6 giugno 2022

103 giorni, la fame è servita

 

103 giorni!

Sono trascorsi dall'inizio dell'assedio russo, anzi, è più corretto dire, dell'incursione ordinata da Putin alle sue milizie per sopraffare uno Stato sovrano confinante con la Russia.

I mezzi di comunicazione di massa ci aggiornano continuamente sulle brutture della guerra in Ucraina.

Minuto per minuto le immagini catastrofiche inondano i devices di tutto il mondo democratico e per democratico intendo i Paesi emancipati dalle autarchie dispotiche.

Macerie. Rovine fisiche e psicologiche elargite con faciloneria annichiliscono cittadini ignari e incolpevoli. E pensare che tutto ebbe inizio sotto il segno di una Z che per i soldatini russi significava “esercitazione militare” e non assedio, offensiva, abuso su un popolo sovrano.

Poi le notizie si son fatte più dettagliate: violenze di ogni genere sulle persone inermi: stupri, devastazioni, saccheggi...

Adesso si parla di pirateria! Di saccheggi del grano ucraino venduto a basso prezzo dai russi nei paesi depressi. Come dire: vedete siamo brava gente! Regaliamo a prezzi stracciati il grano ai paesi poveri. Intanto fonti certe testimoniano le ruberie ordinate dallo staff russo nonché il blocco delle navi ucraine dai porti del Donbas assediate.

Il grano ucraino è controllato da Putin!, che minaccia anche l'occidente e quanti continueranno a inviare armi di autodifesa alla resistenza ucraina.

Altro tasto dolente: l'invio di armi all'Ucraina a chi fa bene?

Si potrebbe optare per altre soluzioni per arrivare ad un cessate il fuoco immediato?

Siamo, sono arrivati al 103° giorno di guerra. E a pagarne le conseguenze peggiori sono sempre gli ultimi i più deboli.

Così non va bene!

La pace non deve essere armata militarmente!

La pace è una questione mentale. Una certezza conviviale che sfocia in serena amicizia


sabato 28 maggio 2022

Messaggi dal cielo

 

Figure ancestrali visibili ai bambini e alle anime pure sovrastano la corteccia materiale della fisicità.




Bagliori inaspettati plasmano impalpabili visioni; evocano sensazioni sopite.

Buongiorno! Alla vita.

Figure familiari prendono forme, ammantano negatività e pensieri consci.

Sprazzi di luce tagliente danzano, s'inchinano al nuovo giorno.

Buongiorno giorno...

in groppa al destriero con ali dispiegate

il pensiero vola sulle bellezze del Creato.

giovedì 28 aprile 2022

Catanzaro, da mò al 12 giugno

 

"torre cavallara, cz sud"

Catanzaro. In attesa del 12 giugno, data che vedrà in tarda ora l'insediamento del nuovo organigramma politico a palazzo de nobili, si scaldano i motori. Si intrecciano accordi. Non si disdegnano neppure i tanto vituperati saltimbanchi della politica pur di raggiungere e indossare la fascia tricolore.

Abbiamo il sindaco “giardiniere” che vuole fare di Catanzaro una città giardino. Con tutti ma senza inciuci. Salvo poi vedere, spulciando tra i candidati, una sorta di restyling, ché la composizione dei salvatori della patria non si discosta molto dalla formazione precedente.

Insomma:

Si tocca il polso della politichicchia. E, nostro malgrado, ascoltiamo i rispettivi punti di vista che purtroppo rimangono invariati. Siamo testimoni in/colpevoli? Cittadini apatici, assuefatti e ormai succubi della cattiva gestione amministrativa e sociale? L'ignavia sembra padroneggiare il gregge.

D'altronde la realtà delle periferie, la qualità della vita, i servizi obsoleti, salvo qualche leggero cenno di miglioramento apprezzabile in centro città e nella marina ( se però ignoriamo che Catanzaro è tutta un divieto generalizzato quasi priva di parcheggi liberi...) emotivamente speranzosi, ci si lascia andare a aspettative corredate da promesse mai mantenute, chissà perché, sempre imputabili a quelli del campo avverso e alle giunte precedenti.

La realtà oggettiva attuale fotografa una gestione della cosa pubblica scadente. Un fare della politica ch'è conseguenza limitante e limitativa di azioni paragonabili alla lista delle lavandaie attanagliate dalle esigenze immediate, quotidiane e, che per il modo di fare condizionato, scade in deprimenti accuse, omissioni e incoerenze politiche imperdonabili come se chi si è seduto nel consiglio comunale non avesse strumenti democratici per contestare e ovviare a errori o sviste della maggioranza. Come se l'opposizione fosse prigioniera di chissà qualche potenza oscura e perciò impossibilitata nell'emendare proposte e fare espletare bene il mandato elettorale anche a quanti distratti dai problemi immediati sottovalutava il futuro. Perché la politica, quella sana, guarda lontano, in divenire; il resto, l'immediato è un esercizio di normale amministrazione.

Personalmente, mi aspetto, dalla politica, che faccia propria la questione sociale delle realtà periferiche nei fatti, che sia sensibile ai bisogni di tutti ,attenta sì all'immediato ma che sappia programmare principalmente la serenità, l'armonia tra il centro e le periferie fisiche e culturali esistenti in città.

... non sempre le minacce e i nemici arrivano dal mare, si allevano anche serpi in seno. 

Pemmò aspettamu.

  Guardamu; e mentre osserviamo l'evoluzione delle forze politiche scese in campo, i veti imposti dalle segreterie attendiamo le mosse degli altri schieramenti pronti a scendere in campo sperando in un estremo atto di nobiltà di pensiero della Politica seria. E non cavalli di Troia


lunedì 25 aprile 2022

Oggi 25 aprile, 60° giorno di guerra in Ucraina e molti di più altrove

 

Russia vs Ucraina, che dire?

Si è già detto e visto tutto o quasi!

È guerra.

Una guerra d'armi, d'immagini e di parole giocata su più fronti.

La diplomazia nicchia, lascia tempo e spazio fisico creando divari enormi tra le aspettative e le intenzioni degli innocenti: Persone di ogni età e ceto colpevoli solo di essere lì; trovarsi tra l'incudine e il martello a seppellire e disseppellire le vittime di un conflitto assurdo.

Tra proposte di aiuti umanitari, invii di armi e mercenari camuffati da istruttori nei luoghi teatro di battaglie sanguinose trionfa la morte. L'irrazionalità domina le partigianerie e inasprisce il conflitto fratricida.

Nei terreni incolti e inariditi dall'avidità spuntano e proliferano solo distruzione e morte a dispetto della tanto decantata razionalità dei cosiddetti governi democratici che vedono nella vittoria di Zaleski la soluzione dell'aggressione di Putin.

L'uso della forza non è mai una soluzione saggia per redimere vecchie ruggini.

La devastazione di campi di grano e di altri prodotti alimentari che hanno finora foraggiato mezzo mondo; le città rase al suolo; le vie di comunicazione cancellate dai percorsi della toponomastica; le fosse comuni, i bunker improvvisati; le deportazioni forzate e gli esodi, adesso accettati dalla comunità europea, sono tutte scene già vissute e viste in Africa e altri stati sottomessi alle logiche dei poteri delle multinazionali che si sono spartite le ricchezze della terra.

Anche in Africa si muore!

Muoiono bambini e persone deboli a causa di guerre e carestie. Muoiono in silenzio nel completo abbandono a seguito del disinteresse mediatico. Per mancanza di commozioni pilotate. Per l'assoluta assenza dei social e relativi influencer sempre a caccia di like.

Muoiono per povertà. Scappano dalla terra dei cretti che segnano solchi profondi quanto basta per morire di fame e spaccano la terra seccata dal sole. Scappano con ogni mezzo con la speranza di sopravvivere ma sono respinti con forza e determinazione dagli stessi stati che ora fingono di prodigarsi per fare tornare la pace nel cuore d'Europa. …



Davvero si crede che la soluzione del conflitto in Ucraina sia quella di inviare armi a Zaleski?

domenica 17 aprile 2022

Rinascite tra terreno e spirituale

 

Per le religioni monoteiste il periodo della Pasqua significa espiazione morte e rinascita a nuova vita. E, si spera che l'intera umanità benefici del sacrificio di Cristo morto in croce. nell'immediato



Credenti e non credenti proiettano e vedono nei simboli correlati al Sacrificio pasquale segni di speranza. Una speranza univoca vocata alla rinascita intellettiva propedeutica alla nuova visione terrena attenta al benessere di ogni essere vivente, in linea e rispettosa del bene comune.

In arte, l'origine del mondo, di courbettiana memoria, a primo acchito, potrebbe sembrare un dipinto blasfemo per alcuni, mentre per altri è la sintesi della materia, dell'energia che si fa vita, dà la vita!

Le nascite, in ogni credo, sono la commistione chimico-fisica dei corpi che: uniti in uno scambio reciproco per donare e trarre piacere sfocia nell'apoteosi surreale degli amplessi cosmici: l'amore ché energia e dà la vita: la più alta eccelsa preghiera del Creato!


Nella vita reale di ogni giorno difficilmente si accettano le tensioni e le contrarietà. Si è impreparati all'ignoto. L'imprevisto ch'è contrario ai propri progetti è vissuto come un ostacolo e come tale deve essere superato con ogni mezzo. Anche con la violenza! Ma le guerre, anche se fanno male, nonostante i drammi che portano a vinti e vincitori, continuano ad essere l'unico linguaggio dei poteri miopi. I despota che non vedono a un palmo del loro naso credono solo nella forza delle armi e della mortificazione da infliggere ai nemici. Chi pensa diversamente, i pensatori dissidenti sono considerati ostacoli e come tali devono essere annullati. Sacrificati. Cancellati! Eliminati fisicamente!, ma non nello spirito, forza vitale impalpabile che resiste oltre il tempo e sussurra: pace.


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