mercoledì 31 marzo 2021

Stefano & Valentina splendida unione

Che ci fosse del feeling tra i due è palpabile! Una coppia ben affiatata sul palco e forse anche nella vita; penso.

Stefano e Valentina li ho beccati casualmente su rai3 subito dopo le 20.

Simpatici, bravissimi e solari! Ho visto la puntata con Vinicio Caposella, altro pirotecnico matto creativo e qualche sera prima Carboni. Devo dire che ho trascorso minuti spensierati sulle note di Bollani. Lo swing proposto dal musicista che vola repentinamente dalla musica nera alla colta trascina e fa dimenticare le ansie e i terrorismi di questi giorni.

Mi piace!

E poi lei, Valentina, ha un nonsoché d'indefinito. Sorriso che oscilla tra il felice-malinconico e il sarcastico. Comunque molto solare. E la confidenza tra i due conduttori è contagiosa. Tracima dallo schermo e contamina chi ascolta e osserva. Non la conoscevo; ma mi sa che tra i due ci sia qualcosa.

Faccio una veloce ricerca sul web ed ecco avvalorate le mie sensazioni: i due sono sposati! Felicemente sposati! Mentalmente invio le mie più sentite e cordiali congratulazioni!



Complimenti vivissimi per i momenti di leggera spensieratezza elargita sapientemente a noi con estrema sensibilità artistica che, spesso, siamo costretti a sorbirci veri papponi mediatici.

E sì. È il caso di dire: w la rai! Almeno per questo programma fatto di estro, musica e canzoni corredato di forbite citazioni.

Antichi mestieri: fornai e pasticceri

Sembra ieri.



Sembra ieri eppure sono trascorsi 40 anni da quando ci siamo insediati nelle campagne del corvo.

All'inizio poche cooperative, pochissime casette rurali in cui facevano la loro vita, una dura vita, vecchi contadini che coltivavano i campi e curavano gli uliveti.

Non c'era granché! Ma c'era tantissimo entusiasmo da parte nostra. C'era una piccola bottega; un negozio di generi alimentari che vendeva ottimi affettati e la mortadella emanava un odore invitante specie se messa tra due fette calde di buon pane appena sfornato.

Tra gli ulivi, con le pareti ancora fresche di cemento, un forno condotto da un giovane fornaio e da sua moglie. E due bambini: Cesare e Mariangelo che tutt'ora portano avanti il tradizionale quanto prezioso mestiere dei panificatori.

Due ragazzi solari! Che, col piglio dei giovani e le dovute impostazioni creative inerenti l'imprenditoria di successo, sempre col sorriso e la battuta pronta, servono la città coadiuvati dalle gentili commesse.

Ad maiora semper agli artisti del pane! e a quanti continuano, nonostante gli ostacoli del momento, a fornire generi di prima necessità e non solo.

martedì 30 marzo 2021

Dante, Pitagora e ancor prima

Dante mi perseguita da quando ero figghjolu, imberbe, e m'affacciavo alla vita studentesca.

Il motto d'allora, d'appena si metteva piede in classe tra noi studenti che non brillavamo in quanto a impegno negli studi e nemici dei secchioni, era: lasciate ogni speranza o voi ch'entrate!




Va be' Dante Alighieri è stato un uomo dai valori indiscutibili e da lui pare abbia preso origine la lingua italiana ma ci sono stati altrettanti personaggi illustri che hanno stimolato lo sviluppo delle arti, che sono alla base della civiltà e hanno spronato agli studi del pensiero critico, alla scienza, alla matematica. E che hanno favorito la crescita e il proliferare di Artisti e Scienziati!

Ecco, per esempio mi viene in mente Pitagora! Un signore più anziano di Dante che ebbe la fantasia di studiare e diffondere la matematica e il pensiero critico logico prima ancora di Galileo. Ma Pitagora era un uomo elitario, forse, criptico che accoglieva pochi studenti e elargiva il suo tesoro intellettivo a pochi eletti e a noi del volgo ha lasciato, sempre attraverso i programmi didattici scolastici, l'impegno mnemonico della tabellina.

Vuoi mettere lo sforzo per impegnarsi a imparare la tabellina contro quell'enorme e immane esercizio mnemonico necessario per ricordare la divina commedia? 😊

Fatti non fosti x vivere come bruti... A proposito di Bruti: non è forse dalla Calabria, la terra dei bretti, governata dal re Italo, l'origine semantica del nome Italia?

E non è sempre dalla Calabria ch'è partita la cultura che ha invaso l'Italia e parte dell'Europa?

La cultura greca, la Magna Graecia, il bello classico e le sculture, le opere a cui si ispirarono gran parte degli artisti e artigiani che hanno riempito con maestria i musei, le piazze e le collezioni dei privati?

E non è sempre dal bistrattato sud che il nord “prese” il bottino di guerra, salvifico, che permise di risanare la bancarotta causata dai debiti del regno savoia con la storica unione?

E quindi uscimmo a riveder le stelle.

lunedì 29 marzo 2021

Pasqua blindata, che fantasia!

Ci risiamo. Divieti e limitazioni alle libertà individuali per decreto.

E mentre in Olanda si stanno sperimentando “assembramenti scientifici” per comprendere come il virus si propaga nelle occasioni che da noi sono vietati ci prepariamo all'ennesimo blocco delle attività socializzanti e dei rapporti umani tra consanguinei e persone che in altri momenti coabitano.




Chissà perché molte piccole ma rilevanti sfumature sfuggono a quella miriade di tecnici e scienziati che affiancano i politici e li aiutano a prendere decisioni.

Tra le misure restrittive, coi relativi cambi di colore delle regioni e dei territori contagiati o a rischio individuati dalle amministrazioni locali, inizia a fare presa l'obbligo del vaccino; ed è allo studio persino la carta d'identità vaccinale. Misure discutibili in un più ampio dibattito o spazio dedicato alla razionale valutazione degli effetti delle misure ritenute “salvavita” che alzano una barriera protettiva.

Analoga considerazione va fatta per gli spostamenti in automobile. Cioè 2 persone adulte x macchina salvo i minori.

E qui il ridicolo è assicurato! Vediamo un po':

in una famiglia composta da 4 o 5 conviventi tutti maggiorenni che pranzano insieme, fanno colazione, VIVONO!, assembrati 24h, sono obbligati per decreto di spostarsi due alla volta se intendono fare visita ai parenti.

Pasqua e casi particolari a parte, l'assurdo che deve vivere e affrontare una famiglia che sta insieme sempre per abbracciare i congiunti, è fuori da ogni logica scientifica!, imporre tre o quattro viaggi per trasbordare da una casa all'altra l'intero nucleo familiare è a dir poco ridicolo!

Ovviamente adottando tutte le precauzioni suggerite dalle buone abitudini igieniche.

domenica 28 marzo 2021

Passione di Gesù Cristo, oggi

Oggi, domenica delle palme, chi professa la parola di Gesù, quindi chi crede in Lui e nei suoi insegnamenti commemora il Suo sacrificio. Difficile comprendere il significato del Sacrificio estremo per noi che siamo impastati di materia e ci cibiamo di effimere sensazioni di benessere.



Le Sacre Scritture riportano la cronaca di una morte cruenta; bestiale, ai giorni nostri assurda dal punto di vista umano. Impensabile ma fino a un certo punto e preferiamo ignorare le efferatezze di alcuni regimi lontani dal nostro modello di vita. Noi che viviamo in Stati democratici al riparo da certe pratiche delinquenziali, noi che abbiamo la fortuna di essere nati in democrazie che difendono i diritti fondamentali dell'uomo inorridiamo al pensiero della tortura e della pena di morte.

I vangeli testimoniano e fanno il punto sull'insegnamento di Cristo, sottolineano i valori predicati e tenuti da Gesù in vita.

La morte in croce a quei tempi era consuetudine e la barbarie mentale dell'epoca trasformava la tragedia in baldoria e permetteva, anzi, diventava occasione di festa, evento mondano da non perdere, perché assistere alle sofferenze dell'altro e prenderne parte aveva il sapore amaro della rivalsa per gli stenti che gravavano su tutti. Ubriacarsi di sangue, sudore e polvere. Una catarsi!

Sinonimo di bestialità primordiale, le pene inflitte anche dai convitati al festino blasfemo non significavano far perdere la dignità all'essere umano punito con l'estrema azione per i crimini commessi. Era un atto di giustizialismo estremo!

Briganti e assassini condannati alla morte in croce erano oggetto della rabbia della plebe, subissati da insulti e sputi, lanci di pietre e, immediatamente dopo la sentenza dei giudici, dai soldati che portavano i delinquenti al calvario; fustigatori e popolani inveivano e sfogavano ogni sorta di violenza sui malcapitati lungo tutto il tragitto.

Impensabile quindi la rappresentazione iconica di un Uomo sereno, dal volto sofferente, sì, ma privo di ecchimosi, ferite, tumefazioni e alterazioni inflitte con bestialità.

Torture che alcuni regimi praticano ancora oggi non vistosamente ma al riparo da occhi e orecchi indiscreti.

L'Icona Cristiana, è il Simbolo universale delle contraddizioni, delle sopraffazioni, delle cadute e della Rinascita possibile solo attraverso la forza dell'amore.


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