mercoledì 11 novembre 2020

cinghiali in città

Caccia al cinghiale. (non col fucile).


Selvaggina grossa in città. Ieri sera intorno alle 20 e trenta si è fatto rivedere. Nel cortile/parcheggio tra macchine e bidoni della differenziata il nostro amico si è sfamato. Non ha usato troppo le buone maniere, d'altronde è cugino del maiale.


ph Maria Riccelli 

Quel cugino dal quale traiamo saporite provviste e che in alcune zone della Calabria ne hanno fatto prodotti di eccellenza.

La 'Ndujia di Spilinga e dintorni, capicolli pepati e dolci, salumi essiccati, guanciale, pancetta e prosciutti affumicati oggi sono leccornie mentre un tempo garantivano la sopravvivenza delle famiglie povere che, nonostante gli affanni riuscivano ad allevare il maiale e coltivare la terra.


Oggi gli allevamenti intensivi stanno producendo effetti collaterali all'ambiente devastando clima, qualità dell'aria, delle colture e, consequenzialmente, la vita.


Non è più una esigenza primaria nella catena alimentare ma un enorme giro d'affari.


E se pensassimo di regimentare il fenomeno seriamente per trarne un sostentamento intelligente?

Le possibilità intellettive e tecniche non mancano.


lunedì 9 novembre 2020

Calabria, terra di nessuno

Non ero io, dice il generale.


Dopo lo scivolone l'ex commissario della sanità calabrese sale sulle montagne russe de la 7 .


La sceneggiata inizia. È un dramma! Che si legge tutto nella persona di un vecchio generale che ha perso l'ultima battaglia.


La corte investigativa d'accusa è al completo:


Giletti, il conduttore scaltro, tenta di estirpare notizie da scoop.

Myrta Merlino, col suo fare confidenziale non è da meno.

Telese nelle vesti del pm arcigno chiede lumi e lancia accuse.

L'immancabile Alessandro Cecchi Paone sponsorizza un libro scritto a 4 mani col vice ministro alla sanità Sileri.


E poi il nostro Polimeni furibondo. Inappropriatamente sopra le righe come difensore dei calabresi. Ovviamente non a nome mio. Anche perché non ricordo di avergli dato mandato di rappresentanza.


Se non fosse per la gravità dei fatti che cadono completamente sulle spalle dei calabresi lo spettacolo mediatico di quarto ordine potrebbe essere un ottimo soggetto per uno psico-dramma mal congegnato e consumato.

Si lascia intendere che si è vittime delle zone d'ombra che nascondono orchi e potenti ma finissimi yeti che alimentano le bramosie a prescindere. Poteri occulti non esplicitamente citati si infilano nelle teste dei videoti avidi di retroscena macchiati di sangue e malaffare.

Un malaffare imperante che governa e soggioga la Calabria da sempre. La cortina di fumo tende a offuscare i ricordi, le scelte “politiche” adottate nel tempo. I tagli imposti dal governo centrale per il rientro di bilancio regionale ma anche le spese pazze fatte male da improbabili manager messi nei posti chiave dalla politica.


Da calabrese mi sento offeso! M'indigna il teatrino mediatico messo su da giornalisti d'assalto e da personaggi che trovano momenti di gloria facendo le pulci ai drammi personali e collettivi. Insinuando, lasciando intendere. Alzando la voce in maniera inappropriata e volgare.

Non entro nel merito della vicenda! Neanche per la nomina del nuovo commissario Zuccatelli.

Resto però fermamente convinto che un uomo navigato e forgiato nel servizio dalla legalità del suo mandato meglio avrebbe fatto se avesse declinato l'invito di Giletti o chi per lui. Presentarsi in trasmissioni trash come quella andata in onda ieri sera a la7 non è stata una scelta felice.

Sono ben altri i canali democratici a disposizione dei servitori dello Stato.

domenica 8 novembre 2020

Zuccatelli e la gogna mediatica social

Zuccatelli è il nuovo commissario. Sostituisce il generale da questa mattina.


Il dott. Zuccatelli sostiene che il covid è contagioso se si sta a distanza ravvicinata e si è esposti alle goccioline di saliva infetta altrimenti no e quindi è inutile tenere la mascherina.

Il video è diventato virale sui social.


Provocatoriamente il dott. Zuccatelli semplifica il concetto: dovresti starmi addosso, vicino per almeno 15/20 minuti oppure baciarmi in bocca, dice al suo interlocutore.


Non ho fatto studi scientifici mirati ma osservando quanto sta succedendo tra contagi e contagiati, zone chiuse per l'assenza delle strutture adeguate alle necessità per furti alla sanità pubblica, tra squali, lupi, coyote, pipistrelli e visoni, tamponi e tamponati, penso che Zuccatelli non abbia tutti i torti.


Sempre sui social, c'è stata quasi la stessa cattiveria riduttiva che si è vista nei confronti del regista Muccino per il suo spot sulla Calabria, gli appelli al governo centrale non mancano.


Gli operatori del terzo settore hanno inoltrato una lettera a Conte e Speranza. Hanno fatto una raccolta firme per perorare i loro giudizi in merito alla scelta del nuovo commissario.

E le sardine propongono Gino Strada.


I contenziosi non mancano e la disinformazione neppure ora che abbiamo tutti a disposizione una tastiera e un account.


Certo che se ci mobilitassimo in tempo e non lasciassimo deleghe in bianco nelle mani disoneste sarebbe tutta un'altra storia.


Comunque, Zuccatelli, a differenza del generale non ha guidato o addestrato truppe inaffidabili come l'ultima che lo avrebbe dovuto affiancare diligentemente nella struttura commissariale, il dott, già subcommissario, pare abbia i titoli accademici e quindi le competenze per stilare piani d'azione mirati per il rilancio della sanità in Calabria, suggerire, implementando con professionalità d'eccellenza le strutture carenti ma necessarie al benessere sociale. Provocazioni a parte. Sui social la gogna mediatica infuoca gli animi nell'immediato. E' una questione di partigianeria!

Il Generale Inutile

Dopo il ciclone che ha travolto il commissario, generale Cotticelli, voluto dal governo centrale per controllare e magari risanare l'enorme voragine che si è creata nel tempo nel comparto sanità in Calabria, ho spulciato tra le news e pare che il m5s sia stato sempre attento nel fare le pulci ai vari tavoli ministeriali organizzati appositamente.


Tra commissioni varie di “antimafia”, bilancio pubblico, spese sanitarie e salate parcelle ai privati, qualcuno dei deputati 5s dice di avere scritto un libro nero circostanziato sul caso Calabria.


E qui corre l'obbligo di porre una domanda semplice:

essendo il movimento 5 stelle una forza importante e decisiva del governo Conte perché non si è imposta in tempo debito nei meccanismi sanciti dalla Costituzione per evitare lo sfacelo del comparto sanità in Calabria mettendo le prove certe nelle mani del ministro della sanità, di Conte e per conoscenza in quelle del Presidente Mattarella?


I dubbi sono sollevati da tempo.


L'ultimo tavolo che prende il nome “Adduci” dalla funzionaria del ministero della salute che avrebbe dovuto supervisionare e gestirne il corretto funzionamento, pare, sempre secondo il pensiero m5s, che non abbia ottenuto il risultato sperato.

Nei fatti, scandali e rabbia a parte:

La Calabria, I CALABRESI!, continuano ad essere beffati dalle lobby di potere che vedono i cittadini come fonti inesauribili di profitti.


Encomiabili, gli intenti dei cinquestelle, ma devono essere più determinati e incisivi nel porre le denunce!

Devono lavorare per evitare le “Marie” fuori campo che gridano tardivi proseliti “...ti ho detto di andare preparato...” affiancati da finti servili “uscieri” buoni per tutte le stagioni.


Le magagne definite “strategie politiche” depistano le coscienze dei cittadini comuni. Imbruttiscono!

E chissà che non abbia ragione Grillo quando dice che la democrazia diretta è migliore...

sabato 7 novembre 2020

Biden è in vantaggio ma...

In America il problema sono i grandi elettori.

Il più grande Stato del mondo non può dividersi in guelfi e ghibellini ma deve dare voce al popolo nella delicatissima fase delle elezioni presidenziali.

L'uomo che sarà, a torto o ragione, il più potente del mondo non può essere eletto e quindi schierato in una delle due ale del parlamento USA:

Repubblicani e democratici non sono reparti stagni e neanche stadi viscerali in cui si combatte per la vittoria personale.



Trump, e non è la prima volta che lo fa, ha dato al mondo intero una pessima impressione. E con lui la gestione democratica degli Stati Uniti d'America determinata dalla politica.

Anche se i grandi elettori sono ingabbiati nel vincolo del mandato che a differenza di altri Stati democratici europei garantiscono l'espressione del voto dei cittadini democratici o repubblicani che li hanno eletti a rappresentare i loro sentimenti, per le elezioni del presidente degli Stati questo meccanismo si è dimostrato, e non è la prima volta, un guazzabuglio in cui personaggi privi di scrupoli hanno potuto sguazzare e arringare all'odio elettori e cittadini.


Biden pare abbia guadagnato altro terreno. Ma andrà a governare un'America divisa.

Post suggerito

Un salto in Calabria

  La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto