domenica 8 novembre 2020

Il Generale Inutile

Dopo il ciclone che ha travolto il commissario, generale Cotticelli, voluto dal governo centrale per controllare e magari risanare l'enorme voragine che si è creata nel tempo nel comparto sanità in Calabria, ho spulciato tra le news e pare che il m5s sia stato sempre attento nel fare le pulci ai vari tavoli ministeriali organizzati appositamente.


Tra commissioni varie di “antimafia”, bilancio pubblico, spese sanitarie e salate parcelle ai privati, qualcuno dei deputati 5s dice di avere scritto un libro nero circostanziato sul caso Calabria.


E qui corre l'obbligo di porre una domanda semplice:

essendo il movimento 5 stelle una forza importante e decisiva del governo Conte perché non si è imposta in tempo debito nei meccanismi sanciti dalla Costituzione per evitare lo sfacelo del comparto sanità in Calabria mettendo le prove certe nelle mani del ministro della sanità, di Conte e per conoscenza in quelle del Presidente Mattarella?


I dubbi sono sollevati da tempo.


L'ultimo tavolo che prende il nome “Adduci” dalla funzionaria del ministero della salute che avrebbe dovuto supervisionare e gestirne il corretto funzionamento, pare, sempre secondo il pensiero m5s, che non abbia ottenuto il risultato sperato.

Nei fatti, scandali e rabbia a parte:

La Calabria, I CALABRESI!, continuano ad essere beffati dalle lobby di potere che vedono i cittadini come fonti inesauribili di profitti.


Encomiabili, gli intenti dei cinquestelle, ma devono essere più determinati e incisivi nel porre le denunce!

Devono lavorare per evitare le “Marie” fuori campo che gridano tardivi proseliti “...ti ho detto di andare preparato...” affiancati da finti servili “uscieri” buoni per tutte le stagioni.


Le magagne definite “strategie politiche” depistano le coscienze dei cittadini comuni. Imbruttiscono!

E chissà che non abbia ragione Grillo quando dice che la democrazia diretta è migliore...

sabato 7 novembre 2020

Biden è in vantaggio ma...

In America il problema sono i grandi elettori.

Il più grande Stato del mondo non può dividersi in guelfi e ghibellini ma deve dare voce al popolo nella delicatissima fase delle elezioni presidenziali.

L'uomo che sarà, a torto o ragione, il più potente del mondo non può essere eletto e quindi schierato in una delle due ale del parlamento USA:

Repubblicani e democratici non sono reparti stagni e neanche stadi viscerali in cui si combatte per la vittoria personale.



Trump, e non è la prima volta che lo fa, ha dato al mondo intero una pessima impressione. E con lui la gestione democratica degli Stati Uniti d'America determinata dalla politica.

Anche se i grandi elettori sono ingabbiati nel vincolo del mandato che a differenza di altri Stati democratici europei garantiscono l'espressione del voto dei cittadini democratici o repubblicani che li hanno eletti a rappresentare i loro sentimenti, per le elezioni del presidente degli Stati questo meccanismo si è dimostrato, e non è la prima volta, un guazzabuglio in cui personaggi privi di scrupoli hanno potuto sguazzare e arringare all'odio elettori e cittadini.


Biden pare abbia guadagnato altro terreno. Ma andrà a governare un'America divisa.

mercoledì 4 novembre 2020

Adotta un cane, non ti deluderà mai

Solo chi ha avuto a che fare con gli animali da compagnia sa cosa vuol dire perderli per sempre.

Si sa nulla è per sempre ma quando hai un affetto al fianco non pensi mai al momento della sua dipartita.

È stato così anche per me.

L'ho avuto al mio fianco da quando aveva 20 giorni. Era un cucciolo iperattivo e da adulto ha mantenuto le sue caratteristiche di cane alfa.

Curioso e attento. Protettivo e gioioso. Ecco, per rendere bene il concetto quando ho visto il film “Io & Marley” ho visto Vasco al 100%. le sue monellerie, le intemperanze e i casini che faceva fin da cucciolo. Le camicie appese ad asciugare a brandelli e le ciabatte rosicchiate. Le sedie frantumate e le buche nel giardino.


Tra alti e bassi è stato in famiglia14 anni. Quando non stava bene mi guardava con occhi supplichevoli. Si aspettava da me una mano per alleviare i dolori come quando ebbe la costipazione intestinale.

Il fecaloma lo faceva soffrire. Le ho provate tutte prima di sottoporlo a un intervento chirurgico che, secondo il veterinario, non sarebbe stato risolutivo e con qualche effetto collaterale futuro.

Gli iniettai olio di vasellina puro nell'ano e in bocca prima di cedere ai suggerimenti degli esperti del bisturi. E risolvemmo.

Ma il tempo è inesorabile e quando arriva l'ora non c'è altro da fare che accettare l'epilogo.

 Ha fatto il suo ultimo viaggio in prima classe. Ha consumato il suo pasto preferito.

Si è sdraiato. Mi ha fissato e si è messo nella posizione di riposo. Sembrava che dormisse. L'ho rivisto cucciolo.

I suoi amici sono anche i miei. sembra capiscano il mio stato d'animo e quando mi incontrano dimostrano l'affetto come solo loro sanno fare. Saltano, girano attorno, si strofinano, leccano le mani e poi si mettono a pancia all'aria aspettando le coccole.



Aiko, la piccola alaskan malamute, è un amore! Pelo folto e morbido con riflessi rosati, sguardo eloquente e bocca che tende al sorriso. Il suo padrone se ne innamorò e la accolse nonostante ne avesse altri 2 adulti. Come non farsi prendere dalla passione per questi amici unici che non chiedono altro se non affetto e che ricambiano incondizionatamente all'infinito?


Amo la democrazia amo l'Italia

Non amo gli schieramenti ossessivi e neanche i nazionalismi eccessivi ma dopo l'uscita di Trump dico fermamente di amare l'Italia. La democrazia italiana!La sua carta costituzionale che limita ipotetiche arroganze e febbri di potere; le ubriacature, gli eccessi.

Mi piace la pasta asciutta. Rispetto il tricolore. MI fido della Costituzione della Repubblica quale Carta fondamentale della vita dei cittadini italiani pensata per la garanzia di democrazia e uguaglianza tra cittadini.

 

i love italy -courtesy art.m.iannino-

In Italia, dopo il fatidico ventennio, nessun uomo ha pensato di porre in essere colpi di Stato dittatoriali per assurgere o mantenere il potere e anche se l'ha pensato la Costituzione non glielo ha consentito. 

Anche il dissenso politico è coltivato e ammesso nel solco della dialettica democratica. In Italia è inammissibile fomentare alla maniera di Trump l'elettorato partigiano e a lui fedele.Gridare di avere vinto e insinuare dubbi sulla corretta operazione di spoglio è quasi un crimine!

L'uscita ad effetto di questa mattina del presidente usa preceduto dalla corte familistica al suono della fanfara che accompagna i passi dei presidenti americani è stata destabilizzante.

Un grande Paese democratico che si è messo sempre alla testa nelle decisioni dei popoli che sognano la libertà e l'uguaglianza oggi sembra uscirne offuscato dall'attegiamento del suo presidente protempore.

Se si pensa alla frangia estremista in stand by (ricordiamo che in America è naturale entrare in un bar e consumare qualcosa affianco ad una persona armata, persone con ogni propabilità armate per difendersi dai nemici) e tra questi una schiera di nazionalisti che non aspettano altro per impugnare armi e manganelli e schierarsi a difesa dell'idolo

Senza dubbi le esternazioni di Trump sono miccia a lenta combustione, accesa sulla dinamite sociale americana che sta soffrendo.

La cnn ha subito smentito le affermazioni di Trump. Lui non è avanti e neanche ha vinto negli stati dell'unione. Nessuno dei democratici ha bloccato lo spoglio delle schede elettorali. E comunque il vincitore sarà proclamato alla fine dello spoglio dei voti pervenuti per posta.

Le affermazioni di Trump sono pericolose! Non sono parole degne di un uomo che rappresenta la maggiore potenza mondiale ed è il Presidente in carica USA fino alla fine dello spoglio elettorale quale prova affermativa o contraria nel pieno rispetto democratico dalle urne quale volere supremo dei cittadini americani.



martedì 3 novembre 2020

Cultura inclusiva é scambio reciproco

A voler essere buoni davanti ad una immagine del genere si potrebbe pensare ad un maldestro tentativo di cambio ruote. Però visto quanto sta accadendo in queste ore nel quartiere propendo a pensare che si tratti di altro.



Un altro modello di vita di gente misera che per risolvere i propri personalissimi problemi deturpa il bene altrui, le piccole necessità e quanto è stato messo su con fatica e sacrifici dai legittimi proprietari dei beni depredati o sottratti con l'inganno.

Ieri sera è scomparsa una utilitaria dal parcheggio sotto casa. Una vecchia macchina ma che ancora serviva allo scopo dei proprietari.


Inutile tirare fuori i soliti argomenti “inclusivi” e socializzanti. È una questione culturale. È la propensione all'educazione del rispetto nei confronti degli altri che manca in questi soggetti inclini alla devastazione mirata che sfocia nel furto pur di alleviare la propria misera esistenza.


Manca la sensibilità di base! Sono soggetti che applicano alla lettera gli elementari principi della loro miserevole sopravvivenza. Personaggi che sfruttano il malessere sociale.

Rubano per una dose. Rubano per comprare il telefono di ultima generazione. Rubano! (d'altronde le vetrine devastate e saccheggiate dalle frange violente che si infiltrano nelle manifestazioni pacifiche di dissenso nei confronti del governo sono la testimonianza di un malessere circoscrivibile e oggetto di studi neuropsichiatrici)


E non venite a parlarmi di gente che ha fame e che lo fa per i figli perché non è questa la realtà dei fatti.


Perché ci sono le organizzazioni onlus che raccolgono i beni di prima necessità e li distribuiscono ai bisognosi. Le organizzazioni no profit distribuiscono derrate alimentari e vestiti! Ma la richiesta che fanno i poveri camuffati sono ben diverse.


Sono le stesse di quella famiglia che ha preso possesso del territorio cittadino e campa di accattonaggio:

la mamma, una giovane signora in forze, sta coi figlioletti piccoli davanti alla coop e il figlio più grande ha preso impiego fisso davanti la porta del panificio.

A loro favore c'è da dire che sono educati e poco invasivi. Curati nell'aspetto, coi capelli tagliati e qualche giocattolo in mano.


Non chiedono pane o pasta. Chiedono soldi!

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