martedì 4 aprile 2017

Cerca l'infinito

U troppu bbonu è fissa! L'eufemismo dialettale rende bene l'idea: chi è troppo buono è spesso scambiato per un fesso!
Dall'altra parte ci sono troppi, moltissimi furbi, che s'incazzano ad ogni folata di vento contrario ai loro pensieri e cavalcano velocemente le paure del popolino. Gli schemi si ripetono uguali. L'immigrato. Il diverso. Il reietto. L'incolto. E chi, per mestiere, mendica, non si pone il problema più di tanto. L'importante è tirare a campare. E poi,

C'è chi mendica favori e chi chiede l'elemosina davanti ai supermercati. C'è chi pretende la mancia per custodire illegalmente la macchina lasciata per qualche minuto in divieto di sosta. E c'è chi fa proseliti da educanda in pubblico mentre nel privato è pragmatico fino alla nausea.

Così va il mondo. E forse proprio per questi motivi che rimaniamo tenacemente ancorati ai bisogni terreni. Sogniamo, ognuno per la cultura che possiede, i cinque minuti di notorietà, la notizia che diventa virale sul web e inorgoglisce gli stupidi per le prodezze pubblicate e condivise sui social.

Potrei continuare. E elencare le cazzate del momento che ci distolgono dalla concretezza esistenziale e tengono sotto i macigni dell'ego i valori etici. Ma sarebbe un esercizio inutile: nel tempo dell'apparire, l'essere è ridicolizzato dagli stupidi.
Ma tu non accontentarti! Cerca l'infinito

lunedì 3 aprile 2017

Cambia il vento o vendiamo fumo?

L'insediamento “forzato” nell'area di germaneto è servito dai mezzi pubblici e privati. Il bus cittadino fa diversi percorsi: Catanzaro viale de Filippis, Corvo, Catanzaro Lido e viceversa.

Università e cittadella regionale sono serviti!
Il parcheggio della cittadella ha persino l'area per ricaricare le macchine elettriche. Al momento esistono solo le indicazioni verticali con tanto di scritta e scudi gialli agganciati ai pali che dovrebbero allocare le prese nonché le strisce verdi sull'asfalto.
"parcheggio verde"

È impossibile, però, raggiungere in sicurezza le varie aree, distanti l'un l'altra, a piedi. I marciapiedi non esistono. Anche se una insegna nei pressi della rotatoria, all'uscita della Magna Graecia, indica un percosro pedonale che dovrebbe portare alla libreria universitaria, al bar e al ristoro per qualche panino veloce.

L'area sembra attenzionata. Da qualche mese i mezzi meccanici hanno tracciato solchi e gli operai interrato tubi per il gas. Le lottizzazioni sono pronte. L'argilla è urbanizzata.

Questa volta “catanzaro 3” non fallirà com'è avvenuto con “catanzaro 2” agli inizi degli anni '80 dove erano previsti centri commerciali, uffici pubblici, farmacia, banca, giardini, marciappiedi puliti e... ma adesso siamo in campagna elettorale e qualcosina si muove. Almeno a parole.

Chi dice o vuole,in buona fede, cambiare il mondo, inizi a modificare la propria visione. Pensi che gli altri siamo tutti, nessuno escluso. E le opere pubbliche sono patrimonio comune. Saltare da un carro all'altro e far finta di cambiare vestito non è sinonimo di cambiamento vero. il vento della politica sana spazza via la cattiva e cambia esclusivamente se, diciamolo in dialetto,
U ventu cangia daveru  quandu nc'è onestà intellettuala.
Dalle esigenze elementari nascono le grandi passioni.

sabato 1 aprile 2017

Toghe Rosso Sangue: La storia si fa teatro.

Uno spettacolo assolutamente da non perdere: 
Toghe Rosso Sangue,Roma 8 e 9 Aprile al Teatro Sala Vignoli
12 Aprile, Roma al Teatro Argentina.
18 Maggio, Lamezia Terme (Cz) al Teatro Grandinetti.

“La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia”.
Toghe Rosso Sangue nasce dalla voglia di ricordare, “fare memoria” e fare teatro su una parte della storia italiana che spesso viene messa da parte per verità scomode sulla storia della mafia italiana. La scena ricalca gli ultimi 25 anni di storia,dal 1969 al 1994.

Storia che vede protagonisti 27 magistrati tutti colpevoli di servire lo stato, vittime volutamente cancellate dalla memoria collettiva.
Per molti magistrati, l’esercizio delle loro funzioni ha significato lo scippo sia del loro impegno quanto la loro cancellazione dal processo di “rivoluzione” della Repubblica Italiana.
Così, la morte della giustizia e la giustizia nella morte tracciano una linea rossa, rosso sangue, che crea un blocco nella storia dell’Italia.
Dagli errori giudiziari verso il singolo cittadino ai processi sommari dei Nuclei Armati Rivoluzionari, dal Padrino di Coppola e Brando alla Magliana di Placido e Scamarcio, dalle micce corte di Prima Linea a Via D’Amelio,dalla terra di Calabria alle vendette delle ‘ndrine, dalle stragi di Stato allo stato di scomparso di Adinolfi.

Da qui il progetto Toghe Rosso Sangue: la storia che si fa teatro.
Quattro voci che senza alcuna valutazione politica nonché senza condanne, fermamente inviano un omaggio a uomini morti nell’espletamento del proprio dovere.

Uno spettacolo di Francesco Marino 

scritto da Giacomo Carbone 

ispirato da Paride Leporace

 con Francesco Polizzi, Emanuela Valiante, Diego Migeni, Sebastiano Gavasso 

con il patrocinio dell’ANM – Associazione Nazionale Magistrati.



Ulteriori rimandi:



lunedì 27 marzo 2017

Stress? NO! Grazie. Se V'i(n)spira.

Se V’i(n)spira.

Quante volte avete sentito dire “semplice come respirare”?
Vi assicuro che in periodi di stress, più persone di quante crediate soffrono dei cosiddetti attacchi di panico.
Bene, così semplice respirare in questi casi non è poiché chi li prova percepisce difficoltà respiratorie date il più delle volte dall’accumulo “pensieri+stress” che generano una sorta di impotenza data dagli ostacoli grossi come macigni del quotidiano.
Ora, senza indagare più di tanto in ambito psicoterapeutico poiché so solo qualcosa di cultura generale ma in vita mia non ho intrapreso tali studi, mi soffermerò sulla libertà che bisogna, che è necessario costruirsi al fine da superare il problema.
Molte persone ragionano per schemi di vita e cercano di imporli agli altri, ma è necessario capire che non c’è nulla di sbagliato in ciò che si è.
E’ liberta di essere appunto sé stessi. Ho sentito molte persone dirmi spesso ultimamente “Manu, ho tachicardia e respiro a fatica”, in periodi di estrema pressione.
Vi posso dire che spesso chi ne soffre somatizza e scarica successivamente la repressione dei sentimenti così.
Non c’è niente di più necessario che rilassarsi, mettersi una mano sull’addome, inspirare fino a sentire la pancia piena e piano piano espirare l’aria dalla bocca.
Necessario altresì  è non vergognarsene perché tutti passiamo periodi neri che possono sconvolgere le nostre vite ma ciò rappresenta un importante punto di partenza dal quale riallacciare l’equilibrio psico-fisico. Non è possibile vivere l’estate se prima non trascorre l’inverno, e il sole arriva statene certi!

sabato 18 marzo 2017

Dedicato a Massimiliano il parco dei frutti antichi

Una storia, tante storie qualunque.
catanzaro, corvo, parco giochi

A settembre trasloco. Me ne torno a marina. Ho trovato una casa arredata. Per me e mia moglie va più che bene...

Ha resistito pochi mesi il mio amico. In effetti questo è un quartiere dormitorio. Non ha attrattive. Anzi, qualcuna c'è: il palazzetto dello sport! E poi, ci sarebbero le cicorie e le lumache nei periodi giusti. I finocchietti selvatici, che in gergo chiamiamo “ fhinocchji e timpha”, ottimi per fare la pasta e ceci.
Ma non tutti si dedicano a simili sport estremi. Come dicevamo è un quartiere dormitorio, ma io, ormai, sto bene qui. È tranquillo. Privo da inquinamento acustico, se prescindiamo dal cinguettio degli uccelli a dall'ululato del vento, ha ampi spazi urbani, posti per parcheggiare, giocare a pallone e fare lunghe passeggiate, è il sogno di quanti amano la quiete e l'aria salubre.

Verde ce n'é a volontà. L'erba cresce e abbonda persino sui marciapiedi e gli alberi li modella il vento forte che non manca mai. Da qualche giorno, però, c'è un inconsueto movimento: una squadra composta da uomini fa buche lungo la strada e pianta alberi.

Anche in un'altra area, inselvatichitasi negli anni, c'è fermento. Vengo a sapere che è opera di un gruppo di ragazzi del quartiere. Si sono messi a piantare alberi da frutto e bordure autoctone dopo avere arato e pulito ben bene le aiuole. Ad uno degli ingressi è installato un pannello in legno. Non so cosa vi è sotto il cellophane. So di sicuro che domenica 19 marzo alle ore 11 sarà inaugurato il “parco dei frutti antichi” per ricordare un ragazzo scomparso a soli 26 anni a causa di una malattia rara. Un ragazzone buono d'animo che per sua volontà ha donato gli organi e, domani, si dice che, ci sarà la presenza di una rappresentanza dell'associazione italiana donatori organi con un banchetto per sensibilizzare la cittadinanza alla donazione postuma.

Il quartiere corvo, nella periferia sud di Catanzaro, si dota di un parco in cui continueranno a trovare il loro habitat naturale gli alberi dei frutti di un tempo passato e, tra essi, mi piace pensare di vedere scorazzare anche gli amici dell'uomo, i cani come Aron, un labrador mite sempre al fianco di Massimiliano Mancini a cui è dedicata l'area verde

Per adesso, dal quartiere corvo di catanzaro, è tutto. Domani avremo ulteriori dettagli.

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