giovedì 22 marzo 2012

la politica litigiosa non serve a nessuno!

A scorrere le notizie dei quotidiani si ha la netta sensazione che la recentissima esperienza politica non conta! Eppure è proprio a causa dei litigi tra bande che noi italiani ci troviamo ad essere (finalmente) amministrati da tecnici, i quali, senz'altro qualcosina la sbaglieranno ma quantomeno i primi risultati si vedono! Ed oggi, dopo essere stati messi alla berlina da gente che pensava di curare esclusivamente i fattacci propri, i risultati sono visibili. Quantomeno abbiamo ripreso una posizione di prestigio nei luoghi che contano per la politica nazionale ed estera!
Purtroppo nelle liti locali le fazioni si scornano a muso duro(?). Le promesse non costano nulla e ognuno lancia la sua! Ma se davvero questi signori hanno a cuore il futuro della città e dei suoi abitanti perché non pensano a stilare programmi seri così da essere valutati dagli elettori per le idee e non per le cazzate che sparano?







mercoledì 21 marzo 2012

commercio e rifiuti, affari e culture civili?


Cz, Corvo, mercatino rionale del martedì

Le civiltà nascono e crescono attorno ai commerci. Questo abbiamo appreso dai libri di storia. Ed è vero! L'altro giorno, con esattezza il martedì, per la prima volta si è vista un po' di vita nel quartiere;  signore camminare per strada (cosa inusuale) con capienti borse per la spesa dirette verso il vialone, tra la chiesa e il palazzetto dello sport. ( una botta di vita che origina disservizi altrui, insomma una guerra tra poveri perché da quando il maltempo ha causato danni laddove s'insediavano abitualmente i commercianti con le bancarelle del mercato rionale, il comitato comunale, ha destinato il mercato del martedì di Santa Maria nel quartiere Corvo).
È bastato questo per animare un quartiere fantasma!

Cz, Corvo, spazzatura di tutti i giorni
Periferia strana quella a sud di Catanzaro: strade vuote di giorno ma piene di spazzatura di ogni genere, dagli elettrodomestici ai residui di pasticceria: lattine di frutta sciroppata, brik di latte, panna, farine, cumuli di segatura e cani randagi che rovistano... se dal letame nascono i fiori, le malattie sono in agguato!
...  per queste inciviltà chi dobbiamo ringraziare?

lunedì 19 marzo 2012

Elsa Fornero, l'art.18 e il lavoro che non c'è

Questa volta la Fornero non ha convinto appieno sulla questione “lavoro e art. 18”. anche se, da un certo punto di vista, le motivazioni date a Fabio Fazio durante l'intervista in “che tempo che fa”, specificatamente nella parte riguardante la flessibilità del mercato del lavoro e quindi la relativa riflessione sulla mobilità intesa come stimolo per nuovi impegni e accrescimento dei bagagli culturali specie delle nuove generazioni, potrebbe essere condivisa, appare una divagazione intellettualoide nella concretezza quotidiana avvalorata dall'assenza totale del lavoro in quanto “impegno civile remunerato in armonia con i dettami della Carta Costituzionale”. Preoccupa l'esperienza regressa della formula “mobilità” contrattata dalle parti sociali sindacato-politica-confindustria-inps tranne che dai lavoratori che si sono visti defraudati della professionalità acquisita e costretti a svolgere le nuove mansioni imposte dalle agenzie per mantenere l'assegno economico maturato dopo anni di lavoro in barba alle enunciazioni politiche. Di fatto qualsiasi proposta, se privata delle fondamenta per sorreggere e sviluppare nuove forme di attività remunerate dignitosamente, è aria fritta! Si salverà qualche patrimonio ma porterà alla deriva la dignità dei cittadini e del welfare e si calpesterà la Costituzione Italiana.

domenica 18 marzo 2012

Reggio C. chiede il fitto all'Agenzia per i beni delle mafie?

Gridare il proprio sdegno e sentirsi vittime dei poteri romani è quasi una conseguenza logica per noi calabresi che ci siamo visti togliere treni, lavori pubblici, scuole, uffici postali e altre fonti di sostentamento per interi paesi e città. D'altronde dopo lo scippo fatto dall'ex ministro Mastella che con una serie di furbizie politico-amministrative ha scippato la scuola superiore di Magistratura destinata a Catanzaro e spostata a Benevento, la notizia della volontà di spostare l'Agenzia per i beni sequestrati alla mafia non può che ingigantire lo sdegno dei calabresi. Ma a ben guardare la questione inerente la sede dell'Agenzia che gestisce i beni confiscati alle mafie è da riconsiderare. Giuseppe Caruso, ex prefetto di Palermo, direttore dell'Agenzia in questione, il 18 gennaio pare abbia sbalordito i componenti della commissione parlamentare antimafia. Questi i fatti: l'Agenzia gestisce complessivamente 11.954 beni che quantificati in euro valgono miliardi e nello specifico, circa 10 miliardi per i beni sequestrati e almeno 2 per quelli confiscati. Ciononostante, l'ex prefetto deve andare dallo Stato e dalle banche a pietire le risorse per poter sopravvivere. Ma la cosa peggiore, quella che lo ha indotto a chiedere il trasferimento dell'Agenzia da Reggio a Palermo, pare che sia, non tanto quel 43,8% dei beni confiscati che si trova in Sicilia, ma la richiesta avanzata dal comune di Reggio Calabria all'Agenzia del pagamento di alcune somme per l'utilizzo della sede data in un primo momento in comodato d'uso dal comune di Reggio Calabria all'Agenzia che da gratuito passerebbe, appunto, ad accentuare gli aggravi per l'Ente che dovrebbe gestire i beni confiscati alle mafie.
 secondo quanto trapelato e diffuso dai quotidiani questa volta lo Stato o parte dei poteri non centrano! bastiamo noi a farci del male gratuitamente!

sabato 17 marzo 2012

Catanzaro, Abramo o Scalzo, chi vincerà?

A soli 9 mesi di distanza dall'elezione plebiscitaria di Traversa a sindaco, che, ricordiamolo, ha ottenuto quasi il 70% dei suffragi elettorali, i catanzaresi sono nuovamente chiamati a decidere la nomina del primo cittadino a causa delle dimissioni di Michele Traversa, che, secondo le scuse ufficiali, ha scelto di mantenere la carica di deputato piuttosto che quella di sindaco di Catanzaro. Per il momento, dopo la ritirata strategica di Vincenzo Ciconte quale espressione dell'UdC, ma consigliere regionale nella lista Loiero, la partita è giocata tra Sergio Abramo, già sindaco della città, e Salvatore Scalzo, giovane coraggioso che ha sfidato Michele Traversa, appunto, 9 mesi or sono. Chi vincerà? Giochetti a parte, dei quali Scalzo e Abramo dimostrano di possedere una certa abilità maturata nella vecchia scuola politica dei rispettivi schieramenti, il già sindaco Abramo sembra essere dotato di un corredo di famiglia importante: i dipendenti delle aziende del gruppo Abramo, nonché lle cose fatte nella precedente esperienza municipale. Infatti a far corona, nei suoi manifesti propagandistici, dietro la sua fotografia ci sono le perle delle cose fatte come la riqualificazione della città vecchia, il San Giovanni, il teatro Politeama con annessa la “fondazione” ma questa è sottintesa; però è bene ricordare anche la “pista ciclabile di viale Isonzo” e il degrado dei quartieri periferici. Scalzo, da parte sua, non vanta di “un'esperienza da amministratore pubblico”, quindi non può essere additato come quello che ha stravolto la vera faccia della città con inserti inutili e ingombranti (vedi la piazzetta del Pianicello) e neanche ha giocato con gli arredi urbani le fioriere e quant'altro. Insomma “Salvatorino”, come l'ha apostrofato benevolmente Sergio Abramo negli studi televisivi di telespazio, deve farsi le ossa come ha fatto il nipote (di Abramo) che nonostante la laurea della LUISS in tasca è entrato nell'azienda di famiglia non da dirigente ma da semplice impiegato. Salvatore Scalzo ha dalla sua parte i giovani e quanti vogliono dare una svolta alla politica così come è stata fino ad oggi. … però, chissà perché rimane prigioniero della vecchia nomenclatura politica della sinistra. Non avrebbero fatto meglio, entrambi, a fare liste civiche lontane dai soliti noti che sono i veri artefici del declino del paese?

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