martedì 22 febbraio 2011

la censura dei bigotti, Genova come Catanzaro


Credevo peggio! Stamane, la simpatica banda di rds, precisamente Max Pagani e Rossella Brescia hanno comunicato una notizia particolare; una di quelle notizie che stimolano curiosità e domande immediate correlate alla formazione culturale di chi ascolta. Loro, Max e Rossella, lanciano la notizia per destare curiosità e mantenere l’atmosfera radiofonica friccicherella; ma quando sento parlare di censura pubblicitaria ho l’esigenza di capire come stanno le cose prima di farmene un’idea. E per contestualizzate visivamente le parole dette con l’immagine ho fatto una ricerca su internet così da avere contezza visiva.
Risultato? Troppo rumore per nulla! Ma veniamo ai fatti: il comune di Genova, probabilmente, per aiutare i commerciati genovesi ha sponsorizzato una pubblicità per attrarre acquirenti e come sempre la guerra tra puritani e liberi pensatori è scoppiata, questa volta, davanti al maximanifesto di via San Vincenzo, alto tre piani, dov’è fotografata una ragazza con la gonna alzata, perché la mercanzia è l’abbigliamento, quindi, il suo atteggiamento può essere inteso come vestizione, mentre i detrattori si sono soffermati esclusivamente sul culetto della modella in piedi, di schiena, e nella parte bassa del manifesto la striscia con il logo del Comune di Genova e la scritta "Io faccio shopping a Genova". Il messaggio creativo, certamente non può limitarsi ai camerini dei negozi e inserire lì la modella; il creativo deve stimolare più concetti per immagini e attrarre attenzioni, ovviamente lasciando fuori dal gioco creativo atti che inducono alla sopraffazione fisica o peggio psicologica. Conclusione:
Dopo le proteste, il Comune ha deciso di coprire il proprio simbolo.

Queste forme di “pensiero condizionato” esprimono appieno la nostra diseducazione creativa che spinge a indignarci per futilità, azioni del tutto normali come il ruttino stimolato nei neonati ma represso nell’età adulta, anche se in alcune culture, dopo il pranzo, la gradevolezza dello stesso è misurata dalla sonorità del rutto. Provocazioni a parte, la cultura occidentale sorretta dal comune senso del pudore educa a ritenere tabù le parti del corpo che regalano sensazioni intense come il piacere e la vita. Sensazioni che nascono e muoiono con l'uomo e la donna, diversi (sempre secondo quei parametri espressi poc'anzi) inclusi. Vogliamo davvero qualche buon motivo per indignarci? basta guardare attorno a noi e analizzare serenamente quanto sta accadendo in Italia e nel nord Africa. Chiediamoci perché un dittatore per mantenere il potere si sente legittimato a buttare bombe sui manifestanti e perché il suo più stretto alleato in affari non lo voglia disturbare quando i focolai del dissenso s'innescano tra i libanesi stanchi di subire vessazioni e di essere trattati da sudditi.

lunedì 21 febbraio 2011

cadono gli imperi dopo l'Egitto la Libia


Nel nord dell’Africa il fuoco della libertà soffia forte e spazza via i governi dispotici. Dalla Libia arrivano notizie frammentarie mentre Tripoli brucia tra saccheggi e scontri. Il ministro della giustizia si dimette per l’eccessivo uso della forza e il figlio di Gheddafi Saif al-Islam in un messaggio tv lanciato alla nazione nella notte ha affermato che «la Libia è ad un bivio». Nel discorso ha fatto più volte l'accenno a non meglio precisate «forze straniere» e «separatisti» che hanno messo in atto un «complotto» contro la Libia». Il figlio del rais ha indicato i nemici come: islamisti, organi d'informazione, teppisti, ubriachi, drogati e stranieri, compresi egiziani e tunisini. «Arriveranno le flotte americane e europee e ci occuperanno», ha avvisato ed ha minacciato di «sradicare le sacche di sedizione», «il nostro non è l'esercito tunisino o egiziano. Combatteremo fino all'ultimo uomo, all'ultimo proiettile». Come smentire, d’altronde, l’educazione ricevuta?

Secondo la Federazione internazionale per i diritti umani, Fidh, i morti dall'inizio delle contestazioni contro Gheddafi sarebbero tra i 300 e i 400 «per una cifra più vicina ai 400 che ai 300». Mentre un'altra ong, Human Rights Watch, nella mattinata aveva calcolato circa 233 morti.

E mentre in migliaia i cittadini si radunano nella piazza di Tripoli con l’intenzione di porre fine a spargimenti di sangue innocente il resto del mondo guarda alla Libia con apprensione. Obama dal canto suo lascia intendere di essere preoccupato ma vigile; contro la repressione e l'utilizzo di mercenari stranieri che sparano contro i rivoltosi si sono dimessi gli ambasciatori libici in India, Cina e alla Lega Araba, lo ha dichiarato la Bbc. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha fatto appello a «non ricorrere all'uso della forza e a rispettare le libertà fondamentali». La Gran Bretagna ha richiamato il proprio ambasciatore a Tripoli e ha convocato quello libico per protestare contro la violenza della repressione. Il ministro degli Esteri della Finlandia ha evocato la possibilità che la Ue imponga sanzioni a Gheddafi. L'Italia invece insiste perché nelle conclusioni del Consiglio dei ministri degli Esteri Ue si faccia esplicito riferimento all'«integrità territoriale» della Libia. Insomma Frattini ritiene che si debba restare fuori e non intervenire in nessun modo nella vicenda.

Probabilmente Frattini mantiene la cautela necessaria per evitare problemi traumatici agli italiani che risiedono stabilmente in Libia, la maggior parte a Tripoli, 1500 di cui 500 dipendenti di grandi imprese italiane che si trovano attualmente sul territorio libico, almeno si spera. Ciò non toglie che le ferite inferte alla libertà dei cittadini in più di trent’anni di dittatura e alle innumerevoli morti fisiche della rivolta in atto macchiano la nostra cultura e la democrazia presunta.

lega nord dice no a Lucia Annunziata

Notizie come quelle della lega che cala pacchi dopo precisi accordi con Lucia Annunziata non è degna di nota! È necessario, invece, chiarire con giornaliste come Paola Setti de “il giornale.it” come mai il testo non chiarisce quanto presupposto dal suo articolo “Annunziata sbertucciata Ecco perché la lega ha spento la diretta”.

Parla di tutto, anzi sparla con eccessivo piglio polemico esternando tutto il livore nei confronti di una collega che ha perso tempo e lavoro insieme alla troupe. E questo è deprimente! Come definire articoli simili? Lascio alle persone intellettualmente corrette la decisione di associare appellativi adeguati.

D’altronde, leggendo l’ansa relativa alla notizia c’è ben poco da capire se non, ove ce ne fosse bisogno, costatare la scorrettezza dei dirigenti leghisti:

“L'europarlamentare della Lega e responsabile delle trasmissioni di Radio Padania Libera, Matteo Salvini, ha confermato la decisione di sospendere la 'co-diretta' con 'In 1/2 H.', la trasmissione di Lucia Annunziata, che prevedeva un filo diretto con gli elettori del Carroccio sui temi del federalismo, Ruby e la tenuta della maggioranza. "La nostra politica - ha spiegato Salvini all'ANSA - da quindici anni è quella di lasciare i telefoni aperti senza filtro sui temi di politica e di attualità. In questo caso, essendoci la settimana prossima alcuni passaggi delicati in Parlamento, abbiamo preferito rimandare questo telefono aperto ad altra occasione. Ringraziamo comunque Rai3 per l'attenzione che ci ha dato, sarà per un'altra volta". La domenica Radio Padania Libera solitamente lascia spazio a trasmissioni che parlano di sport e non di politica. La diretta annullata era stata programmata appositamente per la trasmissione della Annunziata.”

domenica 20 febbraio 2011

Tangentopoli, il tarlo del male e i politici che rubano ai poveri

Tutto ebbe inizio con la tangente intascata da Mario Chiesa, direttore, all’epoca dei fatti che portarono allo sfacelo la cosiddetta prima repubblica, del Pio Albergo Trivulsio in Milano. Forse non tutti sanno che il Pio Albergo è un’opera che dovrebbe curare gli interessi delle persone svantaggiate che raccoglie lasciti di pie persone a favore dei poveri e bisognosi. Il Pio Albergo Trivulsio è un ospizio dotato di un ricco corredo comprendente immobili, terreni e denaro contante che dovrebbe, ripeto sotto la supervisione del comune di Milano, fittare o vendere a prezzo di mercato i beni così da ricavarne benefici e elargirli ai poveri. Ma secondo le inchieste pare che tutto ciò sia andato metodicamente disatteso. in sintesi:
1064appartamenti dati in affitto a canone agevolato a chi delle agevolazioni poteva farne a meno, la stessa cosa potrebbe essere successa con la vendita d’immobili. Pare che negli ultimi 5 anni, ad essere stati venduti sarebbero stati una quarantina di appartamenti, cifra confermata anche dal presidente del Pat, per un corrispettivo di circa 30 milioni di euro.
Senza andare oltre, chiedo, e credo che anche altri lo facciano, a chi di carità ha predicato e fatto un fondamento importante di vita laica o religiosa:
Com’è stato possibile permettere che questi traffici accadessero?

Ci troviamo di nuovo davanti all’ennesimo misfatto della politica. Una politica fatta da uomini avidi che tagliano i fondi alla cultura, al welfare, alla scuola, che si fanno sconti sulle multe che dovrebbero pagare quando insozzano le città con i manifesti selvaggi. E mi fermo qui perché ho la nausea. Il vomito è talmente copioso che non riesco a ridere neanche con Cetto La Qualunque perché ravvedo verità nelle sue gag piuttosto che satira politica.

Signori della politica che non cedete il passo e il posto mai se non alla morte, che saltate da un carro all’altro e quando nessuno vi vuole fate i gruppi misti, approfittate ora, perché non credo che avrete altri suffragi in seguito, fintantoché avete addosso il tarlo del male perché la misura è colma!

miracoli dell'amore

aore12
Birba è una cagnetta piccolina dal pelo lungo. Un pelo morbido con chiazze bianche e nere. È dolce col suo padrone, un po’ isterica quando ha il ciclo, con gli altri cani e con Vasco quasi sempre. Tutte le mattine, dopo la passeggiata non fa subito ritorno a casa ma vuole rilassarsi un po’ in macchina e quando passo io col mio cane lei solitamente richiama l’attenzione grattando ai vetri ma stamattina è successo qualcosa che ha dell’incredibile:
Ho sentito un colpo di clacson, mi giro e vedo lei saltare dal posto della guida a quello laterale. noo! esclamo. non è possibile! guardo meglio pensando di vedere il padrone ma Birba è da sola, come le altre mattine, a rilassarsi in macchina prima di rientrare in casa.
ha suonato il clacson! Sembrerà assurdo ma è così! e Vasco l’ha salutata roteando la coda prima di riprendere ad annusare l’odore di Birba lungo il marciapiede.

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