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venerdì 23 novembre 2012

meglio la bancarotta

Cosa ci nascondono i tecnici al Governo dell'Italia?

A differenza di quanto asseriscono i nostri beneamati tecnici al governo,
Serge Latouche, professore emerito d’economia all’Université d’Orsay e «obiettore di crescita»,indica nella decrescita la via per uscire dal vicolo cieco in cui si è immessa la civiltà occidentale e da diversi anni anche la civiltà orientale. 
Cosa intende per decrescita Latouche? L'esatto opposto di quanto c'è nella famigerata “agenda Monti”.

Il “sovversivo” Latouche reputa possibile una divisa europea chiamata euro e una nazionale chiamata lira; non si scandalizza davanti alla bancarotta, necessaria, per azzerare il debito pubblico. E, cosa interessantissima che pare fuori da ogni logica, mette l'umanità al centro del welfare e al di sopra dei profitti se si vuole uscire davvero dalla trappola valoriale in cui siamo caduti.
Basta quindi pensare allo spread o al pareggio di bilancio! Strumenti che servono solo a impoverire le popolazioni deboli ma arricchiscono gli speculatori e le banche.

Allo stato attuale si evidenzia da sé la consegna di Monti ai suoi ministri tecnici: il silenzio assoluto con la stampa!
Unico fuori dal coro che sembra disattendere la consegna: Andrea Riccardi, ministro dell'integrazione e della cooperazione internazionale dal 16 novembre 2011.
nelle note di Riccardi si legge; fondatore della comunità di Sant'Egidio; uomo impegnato nella chiesa del post Concilio che darà vita alla comunità; professore di storia contemporanea all'università Roma tre etc etc. Insomma, questo santo uomo al servizio dei poveri e degli ultimi sembra fuori luogo in un governo di ragionieri e sembra oltremodo fuori luogo il rimprovero che ha fatto al suo interlocutore, per averlo messo in difficoltà nel corso del programma “otto e mezzo”, a margine della trasmissione di Lilli Gruber su la7. Quando ormai pensava che la trasmissione fosse finita e l'audio disattivato, Riccardi ha detto al giornalista Marco Damilano: mi hai deluso!

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