domenica 16 gennaio 2022

Alla conquista del Quirinale

 

Modesto esercizio di logica. Analisi dal basso delle azioni strategiche messe in campo dalla politica.


In queste ultime ore siamo stati testimoni di episodi che senz'altro influiranno nel futuro socializzante di ognuno.

Abbiamo assistito commossi al rito religioso per i defunti e nell'occasione conosciuto il pensiero e le azioni di un personaggio schivo ma propositivo per quanto attiene al mondo del welfare:

David Sassoli. Quest'uomo conosciuto e apprezzato giornalista che ha ricoperto l'incarico di Presidente del Parlamento europeo ha lasciato un gran vuoto. E come accade ogni qualvolta va via una personalità dedita al servizio per il prossimo le sue azioni intime sono rese pubbliche dalle persone che le sono state vicine nella quotidianità degli affetti familiari e civili.

Inutile sottolineare l'aspetto privato di qualsiasi entità. Ciò che conta nelle azioni è la risonanza concreta consequenziale all'atto stesso. E David Sassoli, per quanto è emerso, è stato un gigante di bontà e dedizione volto al bene comune. Le sue azioni tendevano all'inclusione mai alla divisione o suddivisione dei privilegi.

Invero, assistiamo alla strategia non tanto malcelata di una cordata disseminata tra le parti politiche in sintonia con le avvelenate logiche spartitorie la volontà di erigere o quantomeno accaparrare una bandierina nello scacchiere alto della Repubblica italiana: il Quirinale!

È ormai risaputo che i nomi buttati sullo scacchiere anzitempo non sono mai stati tenuti in considerazione seriamente. E le precedenti nomine lo confermano.

Probabilmente la posta in gioco è ben altra!

Le mire degli schieramenti si possono solo supporre e immaginare. Tra trasversalismi interessati e buona fede vi è un baratro incolmabile in fondo al quale germoglia la mala pianta della vanagloria o vanità come dir si voglia fomentata dalla spasmodica fame di possesso.

Si vocifera che gli ambasciatori stiano sondando il terreno per capire le probabilità e porre eventuali correttivi affinché il cavallo posto ai nastri di partenza abbia buone occasioni di vittoria. Strategie consolidate che vanno a agitare le acque torbidi dell'ego personale per fare riaffiorare i bisogni famelici dei potenziali supporters utili al buon esito.

Strategie malsane! Che, pur comprendendone la machiavellica regia, gettano in pasto al pubblico ludibrio vecchie storie disonorando le intenzioni del buon vecchio condottiero in arme sceso in campo per la singolar tenzone.

venerdì 14 gennaio 2022

David Sassoli, un gigante di solidarietà

 

Ho avuto modo di seguire le battute finali della cerimonia funebre che si è svolta oggi nella chiesa di S. Maria degli Angeli in Roma. E ho sentito il calore sincero di quanti hanno preso parte al mesto rito. Ho potuto così conoscerlo meglio attraverso le testimonianze dei collaboratori, amici e familiari. Ho compreso la profondità del suo pensiero dedito al bene comune e alla pratica del lavoro politico come servizio alla collettività.

Tutte testimonianze toccanti! Quelle lette dai colleghi e dai familiari. La sua è stata una vita breve a intensa dedicata interamente ai valori primari fondati sull'amore e sull'amicizia. Insomma è uscito un ritratto poco conosciuto ai più. Un ritratto biografico dalle tinte forti condite di dolcezza comprensione e rispetto.

In chiesa c'erano tutti i rappresentanti della vita pubblica istituzionale e fuori una marea di gente comune applaudiva davanti all'effige sorridente di David Maria Sassoli.



Un gigante! Mite, silenzioso, tenace, dalla voce ferma e dal sorriso gentile. Noi l'abbiamo conosciuto nella finestra serale dei tg nazionali, prima su rai 3 e poi su tg1. Sempre composto, quasi timido. E poi come rappresentante al parlamento europeo e quindi presidente del parlamento europeo.

Ha lasciato una buona traccia di sé e del suo fare. La sua dote maggiore credo sia stata la modestia. Ha lavorato per il bene comune senza vantarsi tanto come se i tanti anni trascorsi al tg lo avessero vaccinato e quindi suggerito di tenere un profilo basso ma concreto nelle sue determinazioni derivanti dall'impegno ricoperto.

Ha lavorato con dedizione e in sordina. Voleva abbattere muri e lo ha fatto!

Ringraziò chi era capace di fare "piccoli gesti di solidarietà concreta" e aprì il Palazzo ai bisogni primari dei senzatetto: "il nostro Parlamento apre le sue cucine per preparare fino a 1000 pasti al giorno per i senza fissa dimora e i volontari e nei nostri locali di Bruxelles saranno ospitate anche 100 donne vulnerabili". Disse!

Era il 16 Aprile 2020. L'Europa fronteggiava i primi mesi dell'inizio di una pandemia che sarebbe stata ancora più devastante nei mesi a seguire e già allora capì che le porte delle istituzioni europee dovevano restare aperte, restare vicino ai cittadini, e soprattutto a quelli più svantaggiati. Tra loro c'erano quelle 100 donne "vulnerabili".

Può essere d'esempio per quella politica fatta di inciuci che rincorre onori e ricchezze? No è pura utopia! Una cometa che solca la sfera celeste una volta ogni mille anni e chi è forgiato di materia granitica non può capire assolutamente.

Buon viaggio David. E che tu possa illuminare gli animi

giovedì 13 gennaio 2022

Incomprensioni al volante

 

Sono innocente ma...

Chi non ha mai ricevuto un vaff nella sua vita alzi la mano. Io ne ho ricevuto parecchi. L'ultimo l'ho ricevuto stamattina.

Sì! Ho ricevuto un dito medio gratis! Si proprio così. Stamane un tizio mi ha mandato a quel paese e io ero in assoluta buonafede.

Andiamo per ordine:

La macchina davanti a me frena e toglie la freccia.

Penso: deve svoltare per immettersi nel parcheggio del tabaccaio. Quindi lo supero sulla destra. Lui inizia a lampeggiare e suonare proprio mentre lo supero e solo allora vedo un pedone davanti a lui. Allora non stava svoltando a sinistra per andare dal tabaccaio... e perché ha tolto la freccia?

Ormai l'avevo fatta! Cammino piano davanti a lui anche perché siamo in centro abitato. Il tizio mi sorpassa nervoso sfiorandomi. Lo guardo mentre lo lascio fare. Si piazza davanti e inchioda.

Questo cerca rogne. Mi dico. Ma non ho alcuna voglia di litigare. Rimango dietro e lo ascio fare.

All'incrocio prende a destra. Io continuo dritto sulla mia corsia. Lo guardo e vedo una testa pelata col pizzetto lungo nero che alza la mano sinistra. Pugno chiuso tranne che il dito medio. Ma c'era bisogno? Bastava che indicasse la sua enorme testa.

La testa oblunga e lucida. La testa di uno stronzo qualunque strapazzato dallo stress.

Quirinale: dimora di democrazia e tutela del bene comune

 Quirinale, sono aperti i giochi. 



Covid a parte, tamponi, ricoveri, contagiati e morti, c'è un altro tema che appassiona i venditori di parole, gli appassionati di statistica, veri o presunti patrioti e chi più ne ha ne metta: il Quirinale!

Chi sarà il nuovo presidente della repubblica italiana?

Draghi, Berlusconi o una loro propaggine?  

C'è un gran parlare attorno alle figure di centro destra e sinistra che possono avere credito e ricoprire la più alta carica istituzionale dignitosamente.

Ma siamo onesti per la maggior parte di noi che formiamo la massa silenziosa anche se nascosti dietro una tastiera e a volte riusciamo ad essere rumorosissimi nello sparare puttanate siamo lontani anni luce dai giochi.

Conosciamo Berlusconi?

Supponiamo di conoscerlo per le notizie apparse sui mezzi di comunicazione di massa. Ricordiamo qualcosa sul suo ventennato alla guida del governo di centro destra. Abbiamo fatto il tifo e lo abbiamo anche invidiato per lo stile di vita e le belle donne che lo attorniavano e facevano a gara per essere inserite nel suo harem. Abbiamo invidiato la sua ascesa nel campo dell'imprenditoria che lo ha portato a scendere in campo in politica.

Ebbene se quest'uomo ha carisma e savoir fare ineluttabilmente per essere amato e apprezzato da tutti dovrebbe possedere un'altra dote: l'immacolatezza.

L'astrazione delle passioni terrene è una peculiarità dei santi e Berlusconi, anche se si è autoproclamato “unto”, non la possiede. È un uomo che si è saputo destreggiare nella Milano affaccendata a accumulare denaro e che produce ricchezza.

Ogni tipo di moralismo è superfluo.

La politica urlata e guerrigliera ne è un esempio.

Gli scandali, la compravendita di voti, i saltimbanchi della politica che volano dalla sera alla mattina da uno schieramento all'altro senza battere ciglio sono la rappresentazione plastica del malcostume sociale. È cronaca! Fatti di cruda realtà! Pragmatismo direbbe qualcuno.

E noi Che formiamo il gregge aspettiamo l'eroe o il santo? E cosa abbiamo fatto per non essere sudditi ma parte attiva per il cambiamento?

martedì 11 gennaio 2022

Mario Draghi come Grisù

 

Ricordo di un draghetto che voleva fare il pompiere.

Molti anni addietro c'era un cartone animato molto seguito in tv. Narrava le disavventure di un piccolo drago, Grisù, che nonostante la sua natura “ardente” sognava di fare il volontario nella squadra che spegneva gli incendi. E, ironia della sorte, tra una fiammata e l'altra vi riusciva.

Non possedeva le qualità del personaggio adulto e muscoloso e tra l'altro non era neppure umano eppure lui riuscì là dove tanti si erano allenati per salvare persone e cose dal fuoco distruttore.

È un po' come la metafora dell'uomo venuto dal nulla che, catapultato in una realtà nuove per lui, riesce laddove tutti hanno fallito.

Mario Draghi è uno di questi!

Ho seguito la conferenza stampa sulle ultime decisioni del governo riguardanti le misure anticovid.



I relatori che hanno accompagnato il premier Draghi sono stati degni delle attese: il ministro Bianchi per la scuola; Speranza per la salute e il virologo a capo del cts Locatelli sono stati esaurientemente ben predisposti per chiarire gli aspetti più spinosi.

Il presidente del consiglio Draghi si è smarcato subito dalle insidie pruriginosi di certa stampa. Quasi la totalità dei giornalisti presenti si sono attenuti all'invito di Draghi rimanendo sul pezzo. Qualcuno ha però tentato di aggirare l'ostacolo e ha posto subdolamente la domanda a cui Draghi non ha dato risposta.

Il Presidente Draghi non ha inteso cedere alle due o tre punzecchiature camuffate dai giornalisti e inserite nel tema misure contro la pandemia e la variante omicron.

Si è tenuto fuori dalla questione “Quirinale” che tanto appassiona alcune frange politiche.

La corsa al Quirinale sembra non lo riguardi. E comunque ha dimostrato un certo spessore umano ben lungi da quello dimostrato fino ad oggi da certi esponenti della politica messi lì dal popolo per servirlo.

Mario Draghi ha chiesto scusa per non avere convocato nell'immediatezza la conferenza stampa. Non ha chiesto scusa ai giornalisti ma agli italiani e ai cittadini che quotidianamente sono davanti a un bivio e non comprendono bene come comportarsi davanti alle notizie allarmistiche sulle varianti omicron, delta e, ultima in ordine di tempo, deltacron. Ovvero delta e omicron insieme.

In sintesi i ministri presenti al tavolo della conferenza hanno spiegato l'importanza del rientro a scuola e lasciato spazio alle singole realtà istituzionali periferiche la possibilità della dad laddove si presenta virulenta e fatto il punto scientifico sulle misure igieniche e comportamentali da adottare bandendo ogni tipo di enfasi elettoralistica.

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