martedì 18 ottobre 2022

Sfumature piccanti in cucina

 


La cucina calabrese è sostanzialmente spartana. Rustica!

È la quintessenza della mediterraneità arricchita da millenni di storia

Gli ingredienti che compongono le pietanze dei cibi conservano le peculiarità organolettiche dei luoghi di produzione. Le colture, tramandate nel tempo, sono frutto della tradizione contadina autoctona. Ai cultori dal palato fine, comunque, non passerà inosservata qualche lieve contaminazione proveniente da oltremare. È storia! Anche i ciottoli testimoniano il passaggio di Greci, Spagnoli e Arabi.

Il piccantino è quasi sempre presente! Stuzzica il palato e invoglia a mandare giù un bicchiere di rosso. Da qualche anno Diamante è la capitale del peperoncino! Si organizzano solenni sagre e, ovviamente, il posto d'onore spetta a sua maestà il peperoncino, cotto o mangiato crudo, di anno in anno è l'attrattore principale del territorio.

Nella tradizione contadina, il peperone mantiene una sua importanza. Durante la stagione, sotto mani sapienti, è trasformato in un ottimo antipasto, contorno o secondo piatto!

Solitamente si predilige arrostito alla brace:

Pulito, sfilettato, condito con olio extravergine d'oliva, un pizzico di sale, qualche foglia di basilico e uno spicchio d'aglio.

E che dire dei peperoni ripieni?   O quelli conservati in salamoia?

lunedì 17 ottobre 2022

L'autunno di Giorgia

I colori cangianti autunnali inducono alla quiete. E Giorgia prende spunto. Anche lei, superata e messa in cantina la fase post-vendemmia, dopo avere tesaurizzato il raccolto, attende quieta. Non parla più neanche coi cronisti che, per mestiere, la inseguono.

Ha ottenuto una vittoria netta! Lei e la sua coalizione.

Sembra che il patriottismo abbaia prevalso tra quel misero 40% ch'è andato a votare.

domenica 16 ottobre 2022

Come resettare la chiave inglese

 RESET DELLA SPIA "CHIAVE INGLESE". 


Controllo carburante. Olio motore. Impianto frenante. Liquidi radiatore e bocce lavavetri. Impianto illuminazione, frecce. Triangolo. Gomme! E giubbotto per le emergenze.

Manutenzione fai da te! Cose semplici che ogni automobilista doveva saper fare. Tant'è che nelle lezioni teoriche di scuola guida l'istruttore indugiava parecchio. La 500L è stata la mia prima macchina. Bastavano, ricordo bene, 1500 lire di super per fare il pieno. Ma ogni volta che dovevo partire per lunghi viaggi prima di mettermi al volante aprivo il cofano del vano motore estraevo l'astina dell'olio e se necessario rabboccavo il lubrificante. Controllavo il battistrada delle gomme, la distanza degli elettrodi delle candele e il contenuto della sacca tergilunotto nonché le spazzole e via. In tutta serenità e sicurezza.

Pochi esercizi di meccanica erano necessari e sufficienti. Poi, l'elettronica sempre più invasiva ha fatto degli automobilisti appassionati del fai da te anche dei tecnici.

Tra i comandi non c'è solo la spia dell'olio! C'è anche quella della pressione dei pneumatici e i vari l'allarmi che aiutano il guidatore per un comfort quasi assoluto nella guida sicura.

E qui le dolenti note.

Il rabbocco o il cambio totale dei liquidi motore si possono sì fare autonomamente ma si deve conoscere come resettare la spia che, se non spenta, rischia di bloccare il motore.

Il procedimento per azzerare il reset in una Peugeot 3008 è estremamente rapido ed intuitivo. Difatti sarà necessario semplicemente premere un tasto ed attendere il reset.

Si accende il quadro e si preme il tasto sulla destra del display (su alcune macchine dello stesso segmento è identificato come “CHECK”). Una volta premuto, dovremo mantenere la pressione per 10 secondi, fino a che il procedimento non sarà terminato: il conto alla rovescia apparirà sulla sinistra, in prossimità del simbolo della chiave inglese. Una volta che il count down sarà giunto al termine, si potrà rilasciare il tasto e la procedura di reset del service è effettuato.

sabato 15 ottobre 2022

Natura in casa: tartaruga d'acqua e benessere

 


Sono trascorsi circa 4 anni e da quando è a casa le sue dimensioni sono aumentate notevolmente. Da un soldino di cacio che era adesso ha raggiunto dimensioni abbastanza ragguardevoli: è più grande del palmo della mano!

La tartaruga è e rimane un animale timido e diffidente. Nonostante l'accudisca quotidianamente ancora non si fida di me. Eppure le cambio l'acqua ogni giorno, le do da mangiare, le pulisco il carapace.

Stamane, con l'arrivo dei primi timidi freddi, sonnecchia. Che sia iniziato il periodo di letargo? D'altronde questo sarebbe il periodo.

In effetti non l'ho trovata in acqua ma sull'isoletta che le ho costruito per stare un po' all'asciutto quando lo preferisce e per mettergli il mangime in pallet di gamberetti. E sì, perché, i granuli di mangime di gamberetti nell'acqua emana cattivo odore! Gli sticks vitaminizzati li alterno con della lattuga di cui è molto ghiotta per darle la possibilità di una alimentazione completa il più vicina possibile alla dieta che potrebbe procacciarsi in natura.


Intanto sto ponendomi il problema se è il caso di donarle la libertà! Ovviamente in un luogo protetto. Costruire appunto un laghetto dedicato a lei in giardino. … mentre mi pongo il problema, lei tira fuori la testolina, stendicchia le zampe posteriori e si tuffa nell'acqua appena cambiata.


giovedì 13 ottobre 2022

MODERAZIONE, Sì MA CON DISCERNIMENTO

 Contro il superficiale dominio dell'ovvio:

Episodi shock che vanno oltre la sciatteria, privi, appunto, del comune e banale buon senso inducono a riflettere affinché possa concretizzarsi l'era dei nuovi lumi:

  • Nonnina di 85 anni incarcerata per avere occupato un alloggio.

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha disposto la scarcerazione sospendendo l'esecuzione della pena per la donna di 85 anni, non autosufficiente, che da circa due settimane si era segregata nella casa circondariale di San Vittore, a Milano, per un ordine di carcerazione emesso dalla Procura per una condanna definitiva a 8 mesi per l'occupazione abusiva di un alloggio. La donna, dunque, a quanto si è saputo, in base al provvedimento preso immediatamente dal Tribunale di Sorveglianza, presieduto da Giovanna Di Rosa, torna libera.

  • Concorso di colpa per chi non abbandona l'alloggio in caso di terremoto.

È una colpa, per le vittime rimaste sotto le macerie del crollo, non essere usciti di casa dopo due scosse di terremoto molto forti. Lo sciame sismico che durava da mesi non prometteva niente di buono! Secondo la sentenza in sede civile del Tribunale dell'Aquila riferita al crollo di uno stabile in centro del capoluogo abruzzese nel sisma del 6 aprile 2009 in cui morirono 24 persone sulle 309 complessive.

  • Sisma L'Aquila: sentenza choc, colpa anche delle vittime

"E' fondata l'eccezione di concorso di colpa delle vittime - si legge a pagina 16 della sentenza firmata dal giudice Monica Croci del Tribunale civile dell'Aquila in composizione monocratica -, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile.

A prescindere dalle strumentalizzazioni personali o politiche di chi è vittima involontaria del sistema farraginoso con cui ci si scontra, leggi a parte, in taluni casi sarebbe buona prassi attuare un briciolo di buon senso. 

In effetti suona strana la notizia della nonna ottantacinquenne che da sola e di sua sponte va a occupare una casa momentaneamente disabitata. E qui sarebbe interessante capire ...

Poco da comprendere, invece, nella sentenza che decurta le responsabilità e la relativa ammenda agli attori principali che non hanno tutelato appieno la vita delle persone rimaste schiacciate dalle macerie dell'Aquila.

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