mercoledì 4 novembre 2020

Adotta un cane, non ti deluderà mai

Solo chi ha avuto a che fare con gli animali da compagnia sa cosa vuol dire perderli per sempre.

Si sa nulla è per sempre ma quando hai un affetto al fianco non pensi mai al momento della sua dipartita.

È stato così anche per me.

L'ho avuto al mio fianco da quando aveva 20 giorni. Era un cucciolo iperattivo e da adulto ha mantenuto le sue caratteristiche di cane alfa.

Curioso e attento. Protettivo e gioioso. Ecco, per rendere bene il concetto quando ho visto il film “Io & Marley” ho visto Vasco al 100%. le sue monellerie, le intemperanze e i casini che faceva fin da cucciolo. Le camicie appese ad asciugare a brandelli e le ciabatte rosicchiate. Le sedie frantumate e le buche nel giardino.


Tra alti e bassi è stato in famiglia14 anni. Quando non stava bene mi guardava con occhi supplichevoli. Si aspettava da me una mano per alleviare i dolori come quando ebbe la costipazione intestinale.

Il fecaloma lo faceva soffrire. Le ho provate tutte prima di sottoporlo a un intervento chirurgico che, secondo il veterinario, non sarebbe stato risolutivo e con qualche effetto collaterale futuro.

Gli iniettai olio di vasellina puro nell'ano e in bocca prima di cedere ai suggerimenti degli esperti del bisturi. E risolvemmo.

Ma il tempo è inesorabile e quando arriva l'ora non c'è altro da fare che accettare l'epilogo.

 Ha fatto il suo ultimo viaggio in prima classe. Ha consumato il suo pasto preferito.

Si è sdraiato. Mi ha fissato e si è messo nella posizione di riposo. Sembrava che dormisse. L'ho rivisto cucciolo.

I suoi amici sono anche i miei. sembra capiscano il mio stato d'animo e quando mi incontrano dimostrano l'affetto come solo loro sanno fare. Saltano, girano attorno, si strofinano, leccano le mani e poi si mettono a pancia all'aria aspettando le coccole.



Aiko, la piccola alaskan malamute, è un amore! Pelo folto e morbido con riflessi rosati, sguardo eloquente e bocca che tende al sorriso. Il suo padrone se ne innamorò e la accolse nonostante ne avesse altri 2 adulti. Come non farsi prendere dalla passione per questi amici unici che non chiedono altro se non affetto e che ricambiano incondizionatamente all'infinito?


Amo la democrazia amo l'Italia

Non amo gli schieramenti ossessivi e neanche i nazionalismi eccessivi ma dopo l'uscita di Trump dico fermamente di amare l'Italia. La democrazia italiana!La sua carta costituzionale che limita ipotetiche arroganze e febbri di potere; le ubriacature, gli eccessi.

Mi piace la pasta asciutta. Rispetto il tricolore. MI fido della Costituzione della Repubblica quale Carta fondamentale della vita dei cittadini italiani pensata per la garanzia di democrazia e uguaglianza tra cittadini.

 

i love italy -courtesy art.m.iannino-

In Italia, dopo il fatidico ventennio, nessun uomo ha pensato di porre in essere colpi di Stato dittatoriali per assurgere o mantenere il potere e anche se l'ha pensato la Costituzione non glielo ha consentito. 

Anche il dissenso politico è coltivato e ammesso nel solco della dialettica democratica. In Italia è inammissibile fomentare alla maniera di Trump l'elettorato partigiano e a lui fedele.Gridare di avere vinto e insinuare dubbi sulla corretta operazione di spoglio è quasi un crimine!

L'uscita ad effetto di questa mattina del presidente usa preceduto dalla corte familistica al suono della fanfara che accompagna i passi dei presidenti americani è stata destabilizzante.

Un grande Paese democratico che si è messo sempre alla testa nelle decisioni dei popoli che sognano la libertà e l'uguaglianza oggi sembra uscirne offuscato dall'attegiamento del suo presidente protempore.

Se si pensa alla frangia estremista in stand by (ricordiamo che in America è naturale entrare in un bar e consumare qualcosa affianco ad una persona armata, persone con ogni propabilità armate per difendersi dai nemici) e tra questi una schiera di nazionalisti che non aspettano altro per impugnare armi e manganelli e schierarsi a difesa dell'idolo

Senza dubbi le esternazioni di Trump sono miccia a lenta combustione, accesa sulla dinamite sociale americana che sta soffrendo.

La cnn ha subito smentito le affermazioni di Trump. Lui non è avanti e neanche ha vinto negli stati dell'unione. Nessuno dei democratici ha bloccato lo spoglio delle schede elettorali. E comunque il vincitore sarà proclamato alla fine dello spoglio dei voti pervenuti per posta.

Le affermazioni di Trump sono pericolose! Non sono parole degne di un uomo che rappresenta la maggiore potenza mondiale ed è il Presidente in carica USA fino alla fine dello spoglio elettorale quale prova affermativa o contraria nel pieno rispetto democratico dalle urne quale volere supremo dei cittadini americani.



martedì 3 novembre 2020

Cultura inclusiva é scambio reciproco

A voler essere buoni davanti ad una immagine del genere si potrebbe pensare ad un maldestro tentativo di cambio ruote. Però visto quanto sta accadendo in queste ore nel quartiere propendo a pensare che si tratti di altro.



Un altro modello di vita di gente misera che per risolvere i propri personalissimi problemi deturpa il bene altrui, le piccole necessità e quanto è stato messo su con fatica e sacrifici dai legittimi proprietari dei beni depredati o sottratti con l'inganno.

Ieri sera è scomparsa una utilitaria dal parcheggio sotto casa. Una vecchia macchina ma che ancora serviva allo scopo dei proprietari.


Inutile tirare fuori i soliti argomenti “inclusivi” e socializzanti. È una questione culturale. È la propensione all'educazione del rispetto nei confronti degli altri che manca in questi soggetti inclini alla devastazione mirata che sfocia nel furto pur di alleviare la propria misera esistenza.


Manca la sensibilità di base! Sono soggetti che applicano alla lettera gli elementari principi della loro miserevole sopravvivenza. Personaggi che sfruttano il malessere sociale.

Rubano per una dose. Rubano per comprare il telefono di ultima generazione. Rubano! (d'altronde le vetrine devastate e saccheggiate dalle frange violente che si infiltrano nelle manifestazioni pacifiche di dissenso nei confronti del governo sono la testimonianza di un malessere circoscrivibile e oggetto di studi neuropsichiatrici)


E non venite a parlarmi di gente che ha fame e che lo fa per i figli perché non è questa la realtà dei fatti.


Perché ci sono le organizzazioni onlus che raccolgono i beni di prima necessità e li distribuiscono ai bisognosi. Le organizzazioni no profit distribuiscono derrate alimentari e vestiti! Ma la richiesta che fanno i poveri camuffati sono ben diverse.


Sono le stesse di quella famiglia che ha preso possesso del territorio cittadino e campa di accattonaggio:

la mamma, una giovane signora in forze, sta coi figlioletti piccoli davanti alla coop e il figlio più grande ha preso impiego fisso davanti la porta del panificio.

A loro favore c'è da dire che sono educati e poco invasivi. Curati nell'aspetto, coi capelli tagliati e qualche giocattolo in mano.


Non chiedono pane o pasta. Chiedono soldi!

lunedì 2 novembre 2020

ciao Gigi


Quando va via un personaggio pubblico, un uomo di spettacolo come Gigi Proietti, è come se andasse via una parte di te. E ne senti la mancanza peggio che se fosse un congiunto perché con lui hai vissuto i momenti più belli della vita.

Gigi Proietti era un mattatore. Un uomo di spettacolo. Un Artista poliedrico.


Dal bianco e nero al colore, Gigi ci ha fatto ridere e pensare, ci ha fato gioire, ci ha tenuto compagnia e magari è riuscito anche a raddrizzare le amarezze quotidiane e, perché no, dimenticare anche qualche brutta interrogazione a scuola, qualche dissapore amoroso connaturato alle prime esperienze giovanili.

E oggi che è andato via anche una parte della nostra vita insieme alla sua arte è messa in cantina con le vecchie televisioni. Quelle televisioni massicce costruite con legno in teak sintetico e tubi catodici, con le valvole, i condensatori e le resistenze ingombranti che si accendevano a rilento e nello spegnersi facevano l'occhiolino luminescente. Ricordi che continuano ad accendersi e illuminare molte coscienze cresciute insieme alla tv generalista che teneva in buon conto i tempi del dopoguerra con programmi del tipo “non è mai troppo tardi”, gli anni 60, 70 ancora orfani di scolarizzazioni.




Abbiamo archiviato una pagina di storia di costume italiano di spettacolo e tv. Ma non la memoria.


Ciao Gigi.

domenica 1 novembre 2020

dad? Ha ragione Azzolina

Silenzio! Facciamo silenzio e ascoltiamo il passato. Ricordiamo le scelte di chi ha governato e di chi è stato all'opposizione ed ha consentito i tagli alla viabilità nazionale i tagli alla sanità le privatizzazioni e la vendita dei beni demaniali.


La situazione emergenziale del momento non è figlia del covid19.


La chiusura delle attività che possono incrementare i contagi e l'isolamento interpersonale è un'esigenza dettata dalle scelte assassine imposte nel passato dalle classi dirigenti.

Scelte operate dalla politica in funzione dell'economia nazionale che guardava alla ricchezza privata supportata dalle lobby che bivaccavano e condizionavano il transatlantico.


Ora siamo in un cul de sac. E per salvare il salvabile è necessario chiudere le porte di casa. Lavorare da remoto e studiare da remoto. Sempreché si ha la disponibilità economica per risiedere in una casa super connessa.

Una casa servita da banda ultra veloce in cui ogni componente familiare ha a disposizione un terminale idoneo alla videoconferenza.

Purtroppo non tutti hanno queste possibilità e anche se ormai quasi tutte le società di telefonia offrono per 10€ un pacchetto tutto compreso tra giga, telefonate e messaggini di certo non si può seguire una lezione su uno schermo di pochissimi centimetri quadrati.

Ho avuto modo di osservare la didattica a distanza in quest'ultima chiusura delle scuole cittadine a causa del contagio covid e posso assicurare che è stata un'esperienza devastante:

segnale a intermittenza, immagini e parole in sintonia con l'imminente illuminazione dell'albero di Natale e bambini che andavano in paranoia, altri annoiati che decidevano di spegnere la connessione. Link fantasmi e connessioni inesistenti affidate a personale che non è preparato per la didattica a distanza.


Ha ragione la Azzolina!


Le lezioni devono essere svolte in presenza! Lezioni frontali e contatto umano se pur distanziato e con le dovute precauzioni ma in aula!


E che questa emergenza rimanga impressa nella mente di tutti. Che sia maestra per le presenti e future decisioni quando si intende imporre , anzi, anteporre il profitto economico dei singoli e della nazione al benessere sociale.

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