venerdì 23 ottobre 2020

Calabria terra mia tra tante anime e teste

Leggo reazioni spropositate, assurde. Comportamenti distruttivi di persone che si dicono essere “intellettuali” amanti del sud e della Calabria in particolare.

Commenti al veleno accompagnano l'uscita dello spot pubblicitario commissionato dalla Calabria al regista Gabriele Muccino.

Nelle intenzioni della presidente Santelli c'era la volontà di pilotare l'immagine della Calabria e quindi attrarre interesse nel variegato universo dei turisti e farli venire in quella che molti definiscono la California del sud per il clima e la varietà del territorio pregnante di storia.

È venuto fuori uno spot di pochi minuti. Un assaggino breve. Un antipasto goloso per chi ama i colori mediterranei.

La Santelli avrebbe potuto e dovuto coinvolgere le intelligenze locali? Certo che sì!

Come mai non si è urlato prima allo scandalo? E perché gli intellettuali calabresi non hanno alzato scudi, non sono intervenuti in tempo utile per imporre il pensiero libertario della conoscenza divulgativa che alligna nella verve creativa dei locali?

Si poteva fare di più e meglio?

Qualsiasi progetto è migliorabile. Ma le reazioni dei cosiddetti intellettuali sembrano puntare alla dissacrazione del “nemico” fino all'annullamento e al disprezzo del lavoro svolto. Lo straniero che si è aggiudicato il piatto dorato non sembra godere dei privilegi degli dei illuminati conoscitori dei più reconditi meandri archeologici disseminati nel territorio calabrese.

Non c'è, dicono i detrattori, la parte squisitamente culturale, i ruderi degli insediamenti magnogreci romani etc e neanche i monti della sila, e il centro e il nord della Calabria. Sembra che Il tutto si sia svolto in Sicilia e invece è nella piana del reggino (che per non metterseli contro parlano di paesaggi tipicamente siciliani dimenticando o sottacendo le peculiarità climatiche del meridione d'Italia)

Le ricchezze attrattive non sono i prodotti della terra, le clementine o il bergamotto; le coste e il mare; l'alba e i tramonti. Le colture e le tradizioni trasmessi amorevolmente alle nuove e future generazioni? 

 Tutto è relativo. E poi si deve tenere conto della platea a cui si rivolge lo spot di pochi minuti commissionato dalla Calabria e realizzato da Muccino.

È vero vi sono filmati di registi come De Seta che tracciano percorsi paesaggistici e culturali da mozzafiato, ma sono film, documenti granitici per la storia calabrese e non spot o corti attrattori per il grande pubblico. D'altronde chi ama la cultura e la coltiva con passione conosce già di suo la storia.

giovedì 22 ottobre 2020

Calabria, terra mia

Emozionante!


Ho guardato il corto di Muccino forse un po' prevenuto per le critiche negative che mi sono giunte e invece mi sono commosso.


È commovente “spiare” una storia d'amore:

vedere in primo piano l'attualità del presente rappresentata dai giovani innamorati Raoul e Rocio che tornano nei luoghi del vissuto antico. Luoghi saturi di arcaicità ricca di gesti, colture e culture contadine. Vite passate dignitosamente con la coppola e a dorso di mulo a significare quello che fu.

Mi ha suggerito spaccati del vissuto di

Gente che ha sofferto le carestie. Donne e uomini che non possedevano altro che le braccia per lavorare la terra e che a sera si concedevano qualche bicchiere di vino in compagnia.


Contadini, agricoltori che nel piantare un albero proiettavano amore per la progenie. E nel preparare i solchi pregavano affinché il raccolto fosse abbondante. Gente di cuore che seminava tre chicchi di legumi recitando mentalmente: uno per me, uno per il prossimo raccolto e uno per gli uccelli.

Gente ospitale! Con un cuore enorme. che vive una terra magica quanto generosa





Se fossi stato io il regista del corto avrei preferito anziani con la coppola consunta, sporca di terra e sudore. Magari con le toppe ai pantaloni e le camicie sporche di fatica consumate dalle troppe eccessive calzate. Alla maniera neorealista per intenderci. Ma non sono stato invitato io a progettarlo. Perciò va bene così. L'artista, in questo caso è lui, Muccino! E lui ha visto la Calabria così.

E di Calabria e calabresità ce n'è a iosa.

martedì 20 ottobre 2020

Sapranno aspettare?

Giunta Spirlì, che tempismo!


Passato il momento della commozione generale e dopo gli elogi di rito la giunta si riunisce per la prima volta sotto la guida del vice della compianta Jole Santelli.

Da qui in poi fino alla disputa elettorale che vedrà nuovamente alle urne i calabresi la giunta e il presidente f.f. può solo deliberare “urgenze”. E tra le urgenze pare che intitolare la cittadella alla prima donna calabrese che ha guidato la giunta per soli 8 mesi sembra essere una di queste.




Lungi da me polemizzare sulla tempestività dettata dall'emotività del momento. Jole Santelli è stata una meteora! Che, approvazione o meno circa le decisioni e il lavoro svolto in questi pochissimi mesi, ha toccato le coscienze di tutti data la sua giovane età.

Non è il momento, questo, delle polemiche. Ma penso che alla cara e amata Jole avrebbe fatto più piacere se la sua giunta e i suoi amici avessero fatto la prima riunione per questioni più concrete. Non sta a me indicare quali. È compito della Politica individuarli e dare le priorità sempre in nome del bene comune.

Tra l'altro, secondo quanto recita l'art. 1188/1927 Non si può intitolare niente a nessuno se non dopo i 10 anni dalla morte del personaggio pubblico proposto e, comunque, deve essere una personalità che ha fatto qualcosa di eccelso per l'intera nazione.

Ma si può sempre perorare la causa e arrivare al fine ultimo solo dopo la deroga da parte del ministro dell'interno.


Anche se a onor del vero non dispiace il nome “Cittadella” Casa dei calabresi o, più semplicemente, uffici regionali della giunta. Anche perché senz'altro si farebbe un torto a personaggi che davvero hanno fatto la storia. O no?

venerdì 16 ottobre 2020

Raccolta solidale mirata con scarti

Raccolta solidale di vestiti, giocattoli, scarpe &...


Da diversi giorni giacciono a terra cumuli di vestiti, cuscini e giocattoli. Eppure gli addetti allo svuotamento del raccoglitore sono passati diverse volte. Nonostante ciò, i cuscini, che prima erano avvolti accuratamente in imballi dignitosi, rimangono alla mercé delle intemperie e degli animali e forse di qualche buontempone.



La raccolta differenziata, anzi, dedicata ai fini solidali per le persone che ne hanno bisogno sembra non tenere conto delle esigenze per la cura del sonno tanto pubblicizzata in tv ed enfatizzata tra le persone dabbene che si svegliano quasi tutte le mattine col torcicollo o altri dolorini causati dalla postura assunta nelle ore notturne o comunque dedicate al sacrosanto riposo rigenerante. Sarà, come dice quel vecchio detto: “chi dorme non piglia pesci!”, sarà per questo che i “distributori autorizzati” non raccolgono i cuscini? Tanto chi non ha da che vivere dignitosamente e non ha una dimora fissa che se ne fa di un guanciale morbido? A che gli serve se non ha neanche un giaciglio degno di questo termine?


Sarebbe importante sapere...  conoscere le organizzazioni della filiera degli indumenti usati... dove vengono stipati, esposti e donati da chi e a chi. ... vuoi vedere che sono troppo ingombranti? fanno volume negli scaffali e perciò non sono raccolti dagli addetti?

giovedì 15 ottobre 2020

Jole Santelli morta nella notte

Minchia! È proprio vero che le disgrazie non arrivano mai da sole.


Nella notte la Calabria si trova di colpo in lutto: Jole Santelli muore! Stroncata da un malore nella sua casa di Cosenza; trovata senza vita dalla sorella in mattinata.

 



Dispiace! Decisamente è una notizia che lascia senza parole tutti. Sbigottiti! A prescindere dagli schieramenti politici e dalle convinzioni strategiche elettorali, rimane un evento drammatico che, dispiaceri a parte, apre un capitolo inquietante per la Calabria: Nino Spirlì, uomo non eletto ma nominato dalla politica che lavora dietro le quinte, è il nuovo presidente della Calabria!?


I calabresi al risveglio, in questa giornata drammatica, fanno i conti col presente e col futuro. Certo, viste le uscite pubbliche del suddetto signore che assurge per grazia ricevuta ad occupare un incarico così delicato e difficile non si profila niente di buono all'orizzonte per la Calabria, sempre che la politica non abbia uno scatto d'orgoglio e...


Il pensiero va a Jole Santelli, al suo breve mandato, alle pochissime e discutibili azioni amministrative che forse non avranno seguito.

Riposa in pace! E che la terra ti sia lieve Jole, prima donna presidente della regione Calabria.

Noi continuiamo a vivere attenendoci al dpcm governativo sperando in un mondo migliore privo di estremismi partigiani strumentali. Qualcuno, forse, ballerà una tarantella non come esternazione vittoriosa dei propri convincimenti ma come semplice estensione delle tradizioni popolari che affondano nella notte dei tempi del popolo rurale brutio

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