venerdì 16 ottobre 2020

Raccolta solidale mirata con scarti

Raccolta solidale di vestiti, giocattoli, scarpe &...


Da diversi giorni giacciono a terra cumuli di vestiti, cuscini e giocattoli. Eppure gli addetti allo svuotamento del raccoglitore sono passati diverse volte. Nonostante ciò, i cuscini, che prima erano avvolti accuratamente in imballi dignitosi, rimangono alla mercé delle intemperie e degli animali e forse di qualche buontempone.



La raccolta differenziata, anzi, dedicata ai fini solidali per le persone che ne hanno bisogno sembra non tenere conto delle esigenze per la cura del sonno tanto pubblicizzata in tv ed enfatizzata tra le persone dabbene che si svegliano quasi tutte le mattine col torcicollo o altri dolorini causati dalla postura assunta nelle ore notturne o comunque dedicate al sacrosanto riposo rigenerante. Sarà, come dice quel vecchio detto: “chi dorme non piglia pesci!”, sarà per questo che i “distributori autorizzati” non raccolgono i cuscini? Tanto chi non ha da che vivere dignitosamente e non ha una dimora fissa che se ne fa di un guanciale morbido? A che gli serve se non ha neanche un giaciglio degno di questo termine?


Sarebbe importante sapere...  conoscere le organizzazioni della filiera degli indumenti usati... dove vengono stipati, esposti e donati da chi e a chi. ... vuoi vedere che sono troppo ingombranti? fanno volume negli scaffali e perciò non sono raccolti dagli addetti?

giovedì 15 ottobre 2020

Jole Santelli morta nella notte

Minchia! È proprio vero che le disgrazie non arrivano mai da sole.


Nella notte la Calabria si trova di colpo in lutto: Jole Santelli muore! Stroncata da un malore nella sua casa di Cosenza; trovata senza vita dalla sorella in mattinata.

 



Dispiace! Decisamente è una notizia che lascia senza parole tutti. Sbigottiti! A prescindere dagli schieramenti politici e dalle convinzioni strategiche elettorali, rimane un evento drammatico che, dispiaceri a parte, apre un capitolo inquietante per la Calabria: Nino Spirlì, uomo non eletto ma nominato dalla politica che lavora dietro le quinte, è il nuovo presidente della Calabria!?


I calabresi al risveglio, in questa giornata drammatica, fanno i conti col presente e col futuro. Certo, viste le uscite pubbliche del suddetto signore che assurge per grazia ricevuta ad occupare un incarico così delicato e difficile non si profila niente di buono all'orizzonte per la Calabria, sempre che la politica non abbia uno scatto d'orgoglio e...


Il pensiero va a Jole Santelli, al suo breve mandato, alle pochissime e discutibili azioni amministrative che forse non avranno seguito.

Riposa in pace! E che la terra ti sia lieve Jole, prima donna presidente della regione Calabria.

Noi continuiamo a vivere attenendoci al dpcm governativo sperando in un mondo migliore privo di estremismi partigiani strumentali. Qualcuno, forse, ballerà una tarantella non come esternazione vittoriosa dei propri convincimenti ma come semplice estensione delle tradizioni popolari che affondano nella notte dei tempi del popolo rurale brutio

lunedì 12 ottobre 2020

A proposito dell'obbligo di indossare la mascherina

La scimmia mascherata.


 

È un nuovo essere che si aggira da qualche mese per le strade. Da nord a sud, est e ovest questo strano ma simpatico animale sembra abbia attratto gli interessi del mondo scientifico e politico di ogni paese.

Somiglia vagamente all'homo erectus ma non sapiens un beneamato caxxo e si affida ai sapienti. A tutti quei sapientoni che gli impongono di scagliarsi contro chi non accetta per motivi intrinseci di indossare la mascherina. Alcuni non la possono indossare per lunghi periodi per motivi di salute e ora, dopo la corsa in spiaggia dell'unico essere vivente che stava lì a fare il pieno di iodio, sole e mare, tutti elementi indicati e suggeriti fortemente dai salutisti, ecco l'ultima imposizione; mascherina anche a casa!


Ridicolo!

Non si sta indicando un percorso serio e accettabile scientificamente dalle scimmie sapiens, che anche se primati un minimo di pensiero logico lo macinano, ma si spara a caso a chi terrorizza di più e meglio giovani e vecchi rincitrulliti che sentono il dovere di rimproverare i malcapitati che incontrano.


E che dire poi delle multe salate? I trasgressori saranno multati da 400 a 1000€ e poco interessa alle forze dell'ordine se sono sprovvisti perché lo stato di salute precario non consente l'uso della mascherina mentre passeggiano in luoghi semideserti.

La legge non ammette ignoranza! O porti appresso un certificato medico che giustifichi l'esonero ad indossare la mascherina oppure inizi una fase coercitiva alla libertà.


No! decisamente non è ammissibile! In uno Stato di diritto e dopo decenni di crescita sociale non si può imporre l'uso di uno strumento che chiamarlo placebo è riduttivo.


Mascherine di ogni forgia e fattura decorati coi simboli nazionali e o appartenenze sportive, personalizzate con nomi e disegni sono diventati di fatto un enorme business privo di ogni minimo riscontro scientifico serio.

Mascherine prive di filtri che lascino espellere l'anidride carbonica prodotta dal nostro organismo e che ossigenano i polmoni in modi approrpiati.

sabato 26 settembre 2020

Tra Spoon River e Tirripitirri

 Affinità

Cosa c'è in comune tra due personaggi nati, uno in America e l'altro in Italia, nel 1860 anno più anno meno?

 



Nella seconda metà dell'ottocento accaddero avvenimenti che segnarono e modificarono i destini del mondo. Tra guerre devastanti e guerre silenti nascevano grandi talenti che hanno reso catartica l'azione violenta dell'uomo.


In Europa il fermento creativo rivoluzionò i modelli creativi accademici ossequiosi col potere costituito e autoreferenziali fortificati delle categorie d'appartenenza. Molti artisti furono costretti a fuggire perché perseguitati dai sistemi totalitari ancorati alle dottrine ideologiche che non lasciavano spazi alle forme del libero pensiero espresso in pittura, musica e teatro.


Il sogno americano divenne realtà. E molti trovarono accoglienza. Altri, nativi d'America, furono messi al bando dai concittadini per avere osato descriverne le debolezze se pur in chiave poetica.

Edgar Lee Masters è uno degli esuli in patria, auto-condannatosi per avere scritto degli epitaffi sui concittadini rompendo quella cortina di perbenismo imposta per l'ultima dimora.


Masters, avvocato e poeta, (1869-1948), condannato dalla società per avere osato denunciare le incongruenze dei defunti nel suo Spoon River tradotto da Fernanda Pivano, musicato da Ermanno Olmi, cantato da De Andrè e apprezzato dai lettori di mezzo mondo si riscatta nel nuovo secolo con l'edizione originale del 1915 e si fortifica tra i lettori italiani nel 1943. così molti apprendono del microcosmo di Lewistown e Pittsburg nell'Illinois.


In Italia, nel sud d'Italia, precisamente in Catanzaro, guerre intestine a parte, un giovane, G. Patari (1866-1948), scriveva in vernacolo catanzarese e descriveva poeticamente i vizi e le virtù del microcosmo racchiuso sui tre colli protetto dalle mura di Carlo V che si estendevano dal castello omonimo fino a bellavista fuori le porta (fhora e porthu).


Non c'è stato l'incontro con poeti maledetti e o cantautori dotati di sensibilità estreme ma fu apprezzato dai contemporanei che lo proposero come insegnante nel locale liceo Galluppi. Questo percorso lo tenne fuori dall'attività forense (anche lui come Masters era avvocato) e gli diede l'opportunità di esprimere versi a volte caustici, satirici, impietosi nei confronti di una società appariscente e voltafaccia. Giornalista satirico seppe osservare ben i costumi e trascriverli senza farsi nemici come si evince ne: “I trafacceri” (i voltafaccia):


I (davanti)


Ca comu hjiu ppe ma veniti a st'ura?...

Mamma, cchi onori, prestu, favuriti...

permettiti ma furnu sta custura...

E a gnura Grazza comu sta? Diciti...

(…)


Gesù, v'azati? E chi fu, ndo Mbicè?

Assettativi... (Ro' porta 'na tazza),

ma vi pigghjati nu pocu e cafè...

(…)


II (darretu)


Duv'esta cchi bottija menzijornu... E fannu a st'ura visit a li genti... Certi persuni, Rò, perdiru u scornu... tantu da fama mi sbattunu i denti... Guarda tu, nci volia s'atru talornu...(...) mi dissa ca a mugghiera esta malata ccha chi nci manca a chiddha sgaddoffata? (…)


Atteggiamenti e costumi in cui ci ritroviamo tutti, chi più chi meno, ma imputiamo sempre agli altri. Forse per questo motivo ridiamo... o forse no?


lunedì 21 settembre 2020

Catanzaro, pensieri vaganti

Vorrei, lo vorrei davvero con tutto me stesso. Vorrei essere convinto di trovarmi difronte a un'operazione culturale degna di nota. Pienamente convinto di osservare installazioni propositive ma rimane qualche dubbio nonostante l'impatto emotivo che alcuni pupazzi di plastica disseminati per la città di Catanzaro possano essere considerati elementi principali e indispensabili dell'arte contemporanea.


La cronaca della storia dell'arte ci ha insegnato a guardare ogni forma espressiva scaturita dal fare umano con estrema sensibilità e approcciare probabili risvolti intellettuali contestualizzando il tutto con le problematiche contingenti.


Ci hanno detto e insegnato che il territorio della cultura è situato in luoghi sublimi dell'intelletto e che la fantasia sovverte il potere precostituito, annulla il peso della materia, la dipendenza dalla quotidianità, in sintesi squinterna il lessico logico conosciuto, l'ovvio, come dice il saggio, per aprire a nuove visioni temporali, ampliare lo scibile, spingere la mente oltre gli schemi tecnicisti. Essere, insomma, in perenne ricerca non dei mercanti ma di anime mai sazie di conoscenza. Non affinità elettive perché sarebbe semplice infondere amore per l'arte nei terreni fertili ma andare alla ricerca di quella enorme moltitudine imprigionata nel quotidiano alle prese coi problemi spiccioli. Gente senza lavoro. Genitori alle prese coi problemi della scuola o del nido. Braccianti sfruttati. Studenti e laureati stretti nella morsa delle nuove forme di lavoro che devono accontentarsi del precariato sfruttato.


Gente in ansia che ha dimenticato il piacere dell'attimo fuggente racchiuso in un sorriso, in un abbraccio, non dico cosmico che sarebbe eccessivo, normale come tra amici donato senza secondi fini.


Eppure, a proposito di amicizia, in Catanzaro e nella Calabria di artisti e creativi in generale ce ne sono in abbondanza. Perché ricorrere sempre ai cliché costruiti fuori regione?

Abbiamo terreni fertili! In tutti i campi. Basta cercare con onestà intellettuale e purezza d'intenti.


Personalmente opero e quindi conosco molti creativi, grafici, pittori, scultori, scrittori, curatori e critici. Intellettuali seri. Persone che non chiedono vetrine o luci sfavillanti. Creativi che lavorano convintamente per proporre ricerche e offrire nuovi mondi anche a chi è ai margini culturali imposti dal sistema commerciale e o museale che a volte scade in perniciose retoriche di maniera o segue le mode del momento.



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