martedì 15 gennaio 2013

Monti, Berlusconi chi è il vero pifferaio magico?

Monti o Berlusconi, chi dei due è il vero pifferaio?, visto che nessuno dei due ha liberato il Paese dai topi? Topi dai nomi disparati come spread, speculazione, crisi dei valori, crisi del lavoro, disoccupazione, malaffare.
Non è per dare credito a Berlusconi e ai suoi seguaci, specie a quelli che gli stanno vicino e lo consigliano male, ma per onestà dobbiamo ricordare anche il lavoro del prof che ha saputo fare cose gradite a chi sta già bene e non sta certo a elemosinare i centesimi e perciò non è costretto a scegliere se impiegare i soldi per pagare un banale imprevisto o la consuetudine, riparare la vecchia macchina o pagare il condominio, il prof salvifico che ha tagliato drasticamente dove più gli è stato facile, mietuto vittime tra i poveri e elogiato Marchionne, a Melfi, tra gli operai fiat festanti, in cassa integrazione per due anni dal prossimo 11 febbraio per volontà dei dirigenti aziendali che conoscono solo la strategia dell'assistenzialismo di Stato piuttosto che scommettere in sviluppo e ricerca.
Chi è, quindi, tra i tanti il vero Pifferaio Magico al negativo? Berlusconi o Monti, Casini, Bersani, Fini ecc ecc.?

Il pifferaio magico, semmai, quello dei fratelli Grimm ha mantenuto l'impegno preso (cosa che non ha fatto nessuno dei politici italiani) ed ha liberato la città di Hamelin dai topi che la infestavano.

Ma questa è una fiaba che non appartiene alla mente scientifica dei prof cresciuti a pane e spread e neanche alla diabolica mente politichese italian style.

giovedì 10 gennaio 2013

candidati, dopo gli avvocati è il turno dei giornalisti

courtesy Mario Iannino©
parole taglienti, courtesy Mario Iannino, polimaterico, 2006
Fa senz'altro discutere una notizia che evidenzia l'acquisizione di un vitalizio da parte di chi è stato condannato per non avere gestito adeguatamente i soldi pubblici e tutelato la collettività che avrebbe dovuto rappresentare in quanto consigliere regionale. E se la notizia è anticipata in un talk show che va in onda sulla rete nazionale, allarma ancora di più; rendendo ostica la politica specie in un momento come quello attuale che vede la gente perdere il lavoro e consumare gli ultimi risparmi per pagare imu, tasse auto, assicurazioni, tarsu ecc. tutte aumentate dalla cattiva gestione della cosa pubblica, inesorabilmente da tutti i politici che si sono avvicendati nella guida del Paese mentre il tempo passa sulle nostre teste.

È, senza ombra di dubbi, una sferzata in pieno viso per chiunque stenta a campare. Se poi si aggiunge che il vitalizio supera i seimila euro al mese, già mi pare di vedere l'esercito dei vecchietti vessati dall'inps che pretende la restituzione di 4 euro per avere sbagliato i conti su una pensioncina di ottanta novanta euro mensili.

In mezzo a questo guazzabuglio galleggiano le polemiche sui nomi delle liste che dovranno affiancare i leader politici nazionali. E cosa salta all'occhio schifato dei cittadini che non vogliono più saperne di affaristi passati in politica?
Salta all'occhio che le storie si ripetono all'infinito! E dopo la categoria dei politici allevati nelle scuole di partito, quella degli attori, attrici e cantanti,qualche escort, imprenditori, militari, giudici, avvocati, finanzieri, atleti e giocatori, adesso è il turno dei giornalisti. Anche se, per essere precisi, alcuni di loro sono presenti da sempre nelle varie assemblee parlamentari.

Giornalisti, ricordate? Quelli che spesso cercano lo scoop per arrampicarvici sopra e galoppare verso futuri dorati, più che per amore della verità o meglio ancora, della notizia. Ma non disperiamo. Diamo loro fiducia!
E, chissà se qualche riflesso condizionato, acquisito nello svolgere il mestiere più bello del mondo, non risvegli la passione latente e rendano pubbliche le intese sottobanco dei comitati d'affari o gli accordi machiavellici presi nei piani alti. No, eh? In effetti è difficile supporre che qualcosa possa cambiare in meglio se non iniziamo a cambiare dal nostro interno i pensieri e le azioni.

mercoledì 9 gennaio 2013

Politica: solo per amore, dove?

aore12
uomini caritatevoli che lottano il male per amore del prossimo
Solo nella letteratura religiosa si incontra qualcuno disposto a donare parte del proprio corredo a chi ne ha bisogno. Nella vita reale chi è vincente non cede una briciola agli avversari e men che meno a chi soffre la fame o il freddo.
Oggi vediamo svolazzare molti drappi rossi. Mantelli che scoprono targhe, marchi, loghi con sopra nomi noti che non vanno a difendere gli interessi dei pezzenti impoveriti da un sistema sociale balordo che basa gli ordinamenti sociali su quello che un tempo era definito “sterco del diavolo”: il denaro.
Il denaro condiziona gli Stati, le famiglie, la scuola, la sanità, il welfare, in poche parole, i soldi governano ed emarginano i deboli, insomma, la realtà ci dice che non ci sono santi disposti a dividere i propri averi guadagnati nel tempo con il resto degli uomini. Chi può scappa; prende residenze laddove paga meno tasse e se possiede un'impresa paga meno il rischio d'impresa e le maestranze.
È giusto? È sbagliato? Dipende! Dipende da che punto guardi il mondo; canticchiava un motivetto non molto tempo addietro nelle hit musicali.


martedì 8 gennaio 2013

imu da Monti a Berlusconi, fisco e equità preelettorale

Nessuna tassa è equa! Ma l'imu è ormai l'argomento centrale della campagna elettorale persino di Monti che dopo averla messa per far piacere alla Germania si vede bacchettato dall'analisi del rapporto UE 2012; e, pur ritenendolo argomento di campagna elettorale italiana e quindi materia scottante, senza entrare nel merito suggerisce:  “L'Imu, per essere più equa e avere un effetto redistributivo, deve essere modificata in senso più progressivo.”
che in soldoni, per il contribuente significa quantificare il valore reale dell'immobile sul mercato e pagare le tasse di proprietà in base a questo e non al suo valore catastale fermo da qualche decennio.

In linea di massima il concetto non fa una piega! Ma vorrei capire come viene definito il piccolo proprietario che dopo anni di sacrifici e rinunce si trova ad essere “padrone” di due o tre immobili di modeste entità e che usa insieme alla famiglia senza guadagnarci su neanche un centesimo. Anzi spende per la manutenzione, paga le tasse locali e nazionali e le forniture di gas ed energia elettrica maggiorate. Insomma, paga sempre nonostante sia un piccolissimo proprietario non benestante ma, date le condizioni attuali, uno dei nuovi poveri che ha dissipato tutti i risparmi messi da parte.

In questo modo i diritti dei cittadini vanno a farsi fottere perché non paga le tasse in ossequio a quanto recita la Costituzione, vale a dire “secondo le proprie possibilità” reali ma in ottemperanza a leggi fatte a cazzo di cane. Per capire meglio l'ultima affermazione basta osservare il valore degli immobili nelle varie città d'Italia e, nelle stesse, la differenza tra centro e periferie.
Detto ciò, Monti o chi per lui deve rivedere tutti i concetti tecnici promulgati fin ora che di fatto aumentano le disuguaglianze tra cittadini e causano ulteriori povertà. La cosa, non riguarda certamente l'ex ministro Brunetta che ha dovuto farsi prestare i soldi dalla banca per pagare l'imu della sua ricca proprietà immobiliare sparsa lungo lo Stivale. e che probabilmente produce ricchezza reale al suo detentore.

sabato 5 gennaio 2013

Monti, garante e simbolo della nuova destra

monti svela il suo simbolo
Il Professore sceglie un hotel romano del centro per promuovere la sua lista. E dopo circa 45 minuti di ritardo inizia la presentazione del simbolo  sottraendosi alle domande dei giornalisti. 
Dà, però, chiare indicazioni sui criteri delle candidature che dovranno affiancare le sue liste:
alla Camera sarà composta solo da esponenti della società civile e non da parlamentari. Mentre al senato sarà mista ed i parlamentari con un massimo di due deroghe affiancheranno gli esponenti civili.

Monti, in serata, su la 7, ospite di Otto e mezzo, ha precisato "non sono candidato e non è nato un mio partito personale", ma si tratta di "un tentativo di avvicinare i cittadini alla politica", osservando che ora "c'è uno scollamento fra cittadini e politica insano. Spero con la mia lista di poter servire all'Italia". E ha spiegato i motivi della sua salita in politica: "mi sarei sentito a disagio andando nella mia dorata nicchia al senato e vedere dissipare buona parte di quello che l'Italia ha costruito in quest'anno".

"Non sentivo la necessita' personale di infliggere una tale svolta alla mia vita, non ho mai promesso soluzioni facili ai cittadini, ho chiesto sacrifici. Non voglio paragonarmi con nessun altro, ma voglio dare un contributo per migliorare le cose".

Nelle due affermazioni c'è una contraddizione inverosimile: sale in politica ed è già senatore a vita. Dà il contributo per migliorare le cose solo ad una piccola nicchia di potere che schiavizza con le sue politiche la maggior parte degli italiani.

Lo si evince anche dalle alleanze. Tutte con la testa girate a destra. Una destra, questa, sì, conservatrice che non guarda a chi sta veramente male ma è affianco ai grandi capitali. E, d'altronde, cosa propone il prof? una lista della società civile senza parlamentari, una dell'Udc (col nome di Casini?), una di Fli (col nome Fini?)" ed ha enfatizzato

l'apporto di Italia Futura di Montezemolo, che vede ancora in scena Casini, Fini, Riccardi e di tantissime espressioni della società civile" ed ammicca anche all'interesse dimostrato, oltre, come già detto ai parlamentari di Udc, Fli, a quelli del Pdl e del Pd. Insomma, strizza l'occhio a tutti. Forse spera nella rinascita della balena bianca?

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