lunedì 2 luglio 2012

Kiev, Italia Spagna, folklore e ignoranza


Sia ben chiaro: non me ne frega niente del calcio! Specie dopo le ultime schifezze che si sono viste, e mi riferisco al calcio scommesse e al business che ruota attorno alla fabbrica di calciopoli. Quindi, che vinca o perda una squadra non m'importa. E nel caso della partita disputata ieri sera a kiev tra Italia e Spagna per la coppa Europa, non è certo l'orgoglio frustrato dell'italiano medio a farmi parlare, bensì il cattivo calciogiocato che mai si potesse vedere da una squadra di campioni, che, presi singolarmente, guadagnano l'inimmaginabile tra ingaggi sponsor e varie.

Ieri sera i giocatori italiani, infortuni a parte e cali fisici inspiegabili, sembravano essere demotivati. Quasi intimoriti dalla supremazia degli spagnoli. Già, gli spagnoli, ricordate? Quelli che hanno vinto i mondiali e anche l'altro europeo di calcio. Gli stessi che facevano quella mattanza propiziatoria tribale e che era diventata un'attrazione nazionale: la corrida!

E ieri sera, un ragazzotto che sa fare ragionare, probabilmente, solo le gambe, visto il risultato inflitto agli avversari, dopo avere portato a spasso e ostentato gli otto kg d'argento che danno forma al trofeo calcistico conquistato, si lascia andare e mima una toreata. Va be' che siamo in tema di tori e toreri e che i tori sono presenti in alcuni spot pubblicitari ma il fair paly, il numero 16 spagnolo, non sa nemmeno dove sta di casa! O forse è opportuno sussurrargli in un orecchio cosa significhi nella smorfia il numero 16? beh, per i curiosi, il 16 nella cabala rappresenta il culo! E lui pare abbia ragionato con quello piuttosto che concedere l'onore delle armi ai vinti.

domenica 1 luglio 2012

Spagna campione d'Europa

Spagna Italia 4 a 0.



Italia assente! La Spagna ha dominato.

La Spagna è regina d'Europa 2012. la vittoria se l'è meritata tutta. Non ha dato spazio all'Italia. Un'Italia in affanno che sembrava non crederci fin dai primissimi minuti di gioco.

Catanzaro, Ente Fiera come via Isonzo?

È davvero necessario l'ente fiera a Catanzaro?


area di germaneto, costruenda sede uffici regione calabria
Beh, senz'altro porterà soldi nell'immediatezza sempreché il sindaco Abramo saprà sbloccare i fondi nazionali e dipanare la complicata matassa politica creatasi attorno al centro commerciale “parco romani” e all'area di Germaneto sulla quale dovrebbe sorgere la struttura “ente fiera” in questione.

Secondo fonti politiche sembra si sia aperto o sta per aprirsi uno spiraglio concreto grazie a Aurelio Misiti che pare si stia attivando per salvare il finanziamento necessario per la realizzazione dell'Ente Fiera a Catanzaro.
Si tornerà, dice Abramo, all'unica indicazione certa e ufficiale, sancita da delibere di Consiglio comunale, vale a dire l'area di Germaneto, e sarà, d'ora in poi, solo ed esclusivamente il Comune a dialogare con il Ministero dello Sviluppo Economico per chiudere questa delicata partita.
Il Comune di Catanzaro si propone come unico soggetto beneficiario del finanziamento ed attuatore dell'infrastruttura. Così si esprime il sindaco Sergio Abramo a conclusione di un incontro con l'on. Aurelio Misiti che da mesi segue a livello romano l'andamento dell'iter di finanziamento dell'opera.

Anche se c'è da chiedere come mai il buon Aurelio non sia riuscito prima a far arrivare i fondi, già, dimenticavo, prima c'era Olivo a sindaco di Catanzaro e c'era stato il papocchio “parco romani e area germaneto espropriata dalla giunta Abramo”, ma diamo per buono che arrivino i fondi e che si sblocchi l'impugnazione per incongruità avanzata dal proprietario del terreno, siamo sicuri che la struttura saprà competere con le rodate Bari e Napoli? Sarà affidata a competenti o a politici in quiescenza, trombati e portaborse?

Sembra difficile immaginare un'altra cattedrale nel deserto in un momento in cui si pensa, si penserebbe, di tagliare i costi inutili della politica e delle opere incongrue (altrimenti conosciuti e divulgati dagli addetti col termine inglese spending review), ma, non è detto. Alla luce dei fatti tutto sembra possibile alla politica italiana dell'inciucio e della devastazione ambientale giacché si prevede l'intervento su una vastissima area di terreno argilloso con vestiti cementizi e affini per sortire a un nulla di fatto che, nella migliore delle ipotesi, accoglierà bancarelle rionali e qualche mercante di casalinghi e affini.

Tra i tanti guasti causati dalla complicatissima vicenda, almeno quest'operazione non restringe la carreggiata di una trafficatissima arteria d'accesso alla città per creare una pericolosissima impraticabile inutile pista ciclabile... come avvenne in una passata amministrazione Abramo.

sabato 30 giugno 2012

D'Attorre ai circoli PD, in Calabria no, in Italia sì!

le false guerre della politica italiana


La politica, intesa così, come ci è stata presentata negli anni, è una brutta bestia!
Un tempo c'erano i “buoni e i cattivi” schierati in campi avversi, tipo don Camillo e Peppone in rappresentanza della chiesa, quindi la democrazia cristiana, e i lavoratori che mischiavano la fatica all'ideologia con la speranza di un futuro migliore. In mezzo c'erano e ci sono i politicanti di mestiere sempre attenti a mischiare le carte e a non farci capire niente di come stanno veramente le cose. E mentre nel governo nazionale una strana coalizione appoggia il governo tecnico Monti, in Calabria si litiga e si grida allo scandalo se uno dell'opposizione collabora col governo regionale.
È il caso scoppiato durante l'assemblea dei circoli a Lamezia, che vede Alfredo d'Attorre, il commissario pd calabrese con delega di mettere a posto lo sgangherato partito e i suoi dirigenti in loco, proteso a bacchettare chi collabora col presidente Scopelliti, dietro nomine o altro, per lo meno questo sembra di capire. Ma ripeto, noi del volgo non conosciamo mai i fatti per come si sono svolti o si svolgono veramente. Ma sentiamo cosa dice d'Attorre alla fine di una lunga e appassionata relazione all'assemblea dei circoli: «chi sta nel Pd non dà suggerimenti a Scopelliti, né prende incarichi da lui». E anche se non fa riferimenti specifici, tanto basta per innescare la reazione di Enza Bruno Bossio: «Fai i nomi, adesso».
E D'attorre replica: «Sei troppo intelligente per non capirlo. I giornali li leggi pure tu».
Che si riferisca al marito della Bruno Bossio, il consigliere regionale Nicola Adamo?, che in queste ultime settimane si è fatto notare per una serie di “aperture” e tra queste, su tutte la questione Sorical, a favore del centrodestra che governa la Regione?

Però, continuo a non capire, perché la relazione di D'Attorre mescola temi nazionali e locali. E mentre dice che il governo Monti «va sostenuto senza far mancare i nostri contributi», per le primarie che dovranno designare il nuovo candidato premier per il centrosinistra, si dovrà tener conto dell'atto di coraggio di bersani per la prospettiva di costruire un asse con l'Udc. L'UDC?
Ecco, in questo caso non è un accordo di potere ma un patto costituente per cambiare l'assetto istituzionale del nostro Paese! Sempre secondo le motivazioni del commissario pd che ribadisce al Pd calabrese di “Aprirsi alle forze migliori della società”. Allora questo significa che … o no?
Ma il bello deve ancora dirlo e cioè che:

La fase due del partito passa attraverso alcune priorità: «Unità che non vuol dire unanimismo; unità come condizione per il rinnovamento generazionale; autonomia come capacità di autogovernarsi».

Mah non c'ho capito un cazzo!

venerdì 29 giugno 2012

MARIO BALOTELLI

IL GUERRIERO.


C'era da immaginarselo! La foto del giorno è la posa del guerriero assunta da Mario Balotelli dopo il goal fatto alla Germania. Non gli abbracci, l'euforia, l'adrenalina o la carezza che ha fatto sulla testa bionda del figlioletto di Cassano ma quel fascio di muscoli gonfiati come per fare paura agli avversari e a quanti lo hanno criticato.


A sua discolpa c'è l'età e forse qualche inconscia remora. Ma chi o cosa discolpa i media per l'enfasi parolaia che ha amplificato l'azione del calciatore italiano o le sue bravate?

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