domenica 30 ottobre 2011

grande Band la VascoRocknrollShow

 GRANDE BAND LA VASCOROCK'N'ROLLSHOW!


L'area anfiteatro è situata sul pendio a ovest del paese e si arriva agevolmente dalla strada che circumnaviga il centro storico. Qui è allestito un palco attrezzato per gli eventi musicali e ieri sera lo hanno calcato con passione tre band calabresi che si rifanno ad artisti o gruppi famosi come i Pink Floyd, Ligabue e i bravissimi che tributano un omaggio meritato al grande Vasco Rossi, menestrello rock, poeta e “filosofo popolare” italiano.
I VascoRock'n'RollShhow sono stati davvero grandi e all'altezza del tributo al rocker di Zocca. Grande professionalità che associata a passione per la musica rock diventano i punti di forza della spettacolare band. Ogni singolo componente è padrone dello strumento; la musica non ripete pedissequamente gli spartiti del Vasco nazionale ma è riveduta e personalizzata secondo le esigenze artistiche di ogni elemento. Basi rielaborate, eseguite con estrema maestria e disinvoltura,accompagnano una voce rock degna del grande Vasco.


sabato 29 ottobre 2011

trasparenza e redditi dei politici calabresi

Furbizia giornalistica.

5000€ Mancini junior, 4€ Zappalà, Adamo non pervenuto, queste grosso modo le notizie colte su un quotidiano locale in merito ad un'inchiesta giornalistica sulla trasparenza economica dei consiglieri regionali della Calabria e di Scopelliti, da sempre impegnato in politica, quindi, dal reddito tracciabilissimo e delle sue azioni mediaset.
Non c'è dubbio che notizie simili incuriosiscono e fanno nascere un'infinità di considerazioni più o meno benevoli nei confronti di chi governa la politica e quindi il sociale.
La conclusione logica per quanti versano in condizioni economiche poco allegre o disastrate è ovvia, la si sente continuamente.

Ma quanti di noi possono ritenersi casti e puri? Chi non ha mai dato il proprio voto all'amico di turno con la speranza di sistemare i propri problemi piuttosto che prendere in considerazione l'uomo candidato prescindendo dalla sua estrazione politica e valutando le capacità culturali e umane di chi si appresta a governare per cinque anni persone e risorse del territorio?

Non è facendo i conti in tasca alla gente che si risolve il malcostume della politica, se è questa l'intenzione dell'inchiesta sulla trasparenza basata sulla dichiarazione dei redditi dei consiglieri della Calabria. Anche perché molti nomi sono notissimi ai calabresi.

venerdì 28 ottobre 2011

arroganza democratica

L'eterna lotta tra il bene e il male continua. In campo c'è la sopravvivenza dei corpi, della democrazia offuscata dalle lusinghe e dalle ambiguità della politica che fanno leva sulle paure dei singoli.
Il governo non è credibile. La classe dirigente tutta non è credibile!

Le forze si affrontano nelle piazze.
Schierati l'uno di fronte all'altro, colmi di paura, uomini e donne di varia estrazione sociale urlano il loro dissenso.
Poliziotti e gente comune; lavoratori; studenti; disoccupati senza futuro marciano. Scandiscono slogan. Cantano. Il ritmo cadenzato dei manganelli si fa cattivo.

Il fumo dei lacrimogeni rende ardua la marcia dei contestatori, li avvolge.
Manganelli, bandiere al vento gettate e calpestate. Rivoli di sangue su volti terrorizzati.
Lacrime e sangue per i cittadini che credono nell'uguaglianza, nella democrazia e nel diritto al lavoro che dovrebbe emanciparli dalle sudditanze.
Diritto ad una esistenza dignitosa! Questo chiede il popolo ad un governante vanesio e sordo sceso in campo per tutelare gli interessi suoi e della compagine affaristica che fa quadrato attorno alla sua persona.

giovedì 27 ottobre 2011

incidenti che lasciano il segno

Fa davvero bene vedere tantissima gente sconosciuta, circa 25/30mila, queste le stime giornalistiche, al funerale di un ragazzo morto durante il lavoro. Un lavoro un po' speciale che se sei davvero bravo guadagni tantissimo in denaro e ti fa uscire dall'anonimato, e lui, Sic c'è riuscito tant'è che ci sono voluti due mega schermi per trasmettere la cerimonia nel piccolo paese del ragazzo deceduto durante il lavoro e accontentare così i curiosi accorsi da tutt'Italia. Persino la moto ha avuto un posto di riguardo in chiesa, affianco alla bara. Televisioni, giornali cartacei e web hanno fatto a gara per testimoniare l'evento.

Personalmente ho avuto un fremito di raccapriccio quando ho visto in tv la scena dell'impatto sull'asfalto della pista tra le due moto che sopraggiungevano e il corpo inanimato del motociclista caduto per motivi imprecisati. Ho sofferto insieme al padre quando l'ho visto piangere.
Perdere un figlio è un dramma che segna tutta la vita a chi è sopravvissuto e non conta se la cerimonia è stata seguita da migliaia di persone. Per i genitori la folla non conta. Non servono i palloncini, i segni d'affetto dei fans, i mega schermi, le attestazioni degli sponsor quando la luce dei propri occhi si spegne.
Ancora una volta il dramma è stato servito. I mass media ligi al dovere hanno puntato impietosamente i riflettori e sbirciato nelle ferite private, hanno raccontato le vite semisconosciute dei familiari del personaggio famoso che domani dovranno fare i conti con un peso nel cuore in più.

Ciao Marco! Ciao a tutti i ragazzi che perdono la vita a vent'anni, ai padri di famiglia che muoiono lavorando senza protezioni adeguate perché precari e alle vittime del maltempo perché qualcuno non ha saputo tutelare l'ambiente e l'incolumità dei cittadini.

lettera all'UE

La lettera.

15, 16 fogli scritti bene diventano un passe pour tout irresistibile. Una chiave d'acceso universale che ha la forza di far rivedere concetti ostici e trasformarli in positività anche in chi li osteggia ideologicamente perché crede nel bene comune e non solo nel benessere dei privilegiati.
Comunque la si dica, difatti è un siluro bello grosso che penetra i deretani popolani ma scansa quelli dominanti il provvedimento che il governo ha presentato all'Unione Europea per mantenere buoni i mercati azionari. Eppure non è trapelato niente di nuovo se non le solite affermazioni sulle pensioni o sulla libertà degli imprenditori di licenziare i dipendenti, misure che fin ora non sono piaciute a Bruxelles, alle forze sociali e anche alla cei.


Le decisioni presentate dovrebbero far tremare di paura e di sdegno i governi e e i cittadini saggi, invece no! tranquillizzano i mercati, la borsa e i grandi capitali. sembra che le recenti rivolte in medio oriente non abbiano toccato assolutamente le coscienze opulente degli europei e americani che continuano a salvare le banche e quella finanza che ha prodotto lo sfascio economico e sociale mondiale.

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