Chi confessa chi.
Verrebbe da dire guardando la foto. È comunque una situazione insolita. Vedere due capi di stato seduti l'uno di fronte all’altro tra le mura della maestosa casa di Pietro in Roma non è cosa di tutti i giorni. Comunque è accaduto! Durante i funerali di papa Bergoglio.
Qualcuno ha gridato al miracolo. Qualcun altro ha pensato alla volta in cui Gesù cacciò i mercanti dal Tempio. perchè, anche se si anela la pace, è inusuale assistere alle prove per una trattativa di pace durante un funerale e per giunta in San Pietro. E pensare che Zelensky aveva anticipato di nn poter partecipare alla funzione religiosa perché impegnato sul fronte di guerra.
Dopo la cacciata dalla casa bianca e lo sberleffo di Trump nessuno avrebbe mai immaginato un simile incontro.
E poi, tutta quella gente che finora non ha dato retta alle parole del papa e alle sfuriate verbali che Francesco , mai stanco, non smetteva mai di fare in ogni occasione! Anche nell'ultima uscita, con voce stanca m ferma, ha tuonato contro le industrie delle armi a contro la belligeranza di Netanyahu e della sua ostinata ossessiva azione nel decimare un popolo inerme.
Putin e Netanyahu sono stati i due grandi assenti. E con quale faccia si sarebbero potuti presentare?
Trump no. Lui, come se niente fosse, si è presentato ed ha stretto mani, parlato e, forse fatto accordi.
Non ci è dato sapere chi ha programmato l'incontro tra i due ma si spera che possa portare buoni frutti specialmente per i popoli assoggettati e costretti a morte certa dalla violenza dei despoti e costretti , i sopravvissuti, alla miseria fisica e morale dei mercenari.