Davanti a certe situazioni non si può
rimanere in silenzio. C'è la necessità civica di esprimere dissenso
davanti alle violenze subite dagli studenti che manifestano il sentire comune a favore della pace in Palestina e contestare le assurde motivazioni di parte che ha ordinato la carica delle forze dell'ordine.
Dire di essere indignati è poco! E non
solo per l'accaduto ma per gli strascichi verbali politicamente
scorretti dei rappresentanti del governo Meloni. Meno male che nella
bolgia dei depistaggi verbali diramati e amplificati dai media la
voce autorevole del Presidente di Tutti si leva per chiarire un
concetto inalienabile su cui si basa la democrazia, e ciò, in parte,
tranquillizza gli animi:
«Il presidente della Repubblica — è
scritto nella nota diffusa dal Quirinale — ha fatto presente al
ministro dell’Interno che l’autorevolezza delle forze dell’ordine
non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare
sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare
pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un
fallimento».