domenica 1 aprile 2018

Urge ombrello contro i rifiuti celesti

La Calabria è interessata al fenomeno del rientro incontrollato della navetta spaziale cinese.




Sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, il Dipartimento fornisce alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone. Infine si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, senza toccarlo e mantenendosi a un distanza di almeno 20 metri, dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.

Secondo l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) la previsione di rientro in atmosfera ad 80 km della stazione spaziale cinese Tiangong-1 è stimata per il 1° aprile alle ore 22:34 ora italiana 00.34 del 2 aprile, con una finestra di incertezza tra le 5 e le 10 ore. Le regioni potenzialmente coinvolte all'interno di questo arco temporale sono: Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Si possono escludere le regioni: Liguria ed Emilia Romagna.

La stazione spaziale Tiangong 1 è il primo modulo sperimentale cinese ed è stata lanciata nel 2011 dal centro spaziale di Jiuquan nel deserto di Gobi.
Da marzo 2016 Tiangong 1 ha iniziato una lenta e progressiva discesa sulla Terra.
Catanzaro è al centro della traiettoria segnata dalla mappa. Il vento soffia forte, più del solito! Aspettiamo la notte e che la fortuna sia con noi. nell'attesa che si crei un ombrello contro la spazzatura che gli scienziati buttano nello spazio.

lunedì 26 marzo 2018

Fico e Casellati: buone le premesse

C'è molta attesa e poche aspettative nell'imminente formazione governativa nonostante la solerzia nelle nomine dei presidenti delle camere che si sono divise equamente. Una ai 5 stelle e una a forza italia.

Fico in parlamento nel suo discorso d'insediamento ha ribadito l'intenzione del suo movimento e cioè “reddito di cittadinanza; taglio ai costi della politica; revisione della legge che prende il nome della ex ministra Fornero durante il governo tecnico Monti”.

Anche la Casellati ha detto parole toccanti che guardano al sociale e al welfare cancellato dalle misure che fin ora sono state varate e imperniate a mantenere il mercato e le aziende piuttosto che il decoro a la salvaguardia delle persone. Lei ha affermato che darà peso al benessere delle persone e dei deboli.
Ma questo sono solo intenzioni. Aspettiamo la formazione dell'imminente governo!, per valutare se i giochetti ai danni dei cittadini italiani continuano oppure se siamo davvero arrivati, finalmente, all'età dell'oro, cioè all'abolizione dei privilegi e al buon governo degli eletti che fanno della politica servizio pubblico.

mercoledì 21 marzo 2018

Enel, fine del mercato tutelato

L'enel si sta dando da fare tantissimo.
Gli spot pubblicitari girano continuamente sulle tv e sui media generalisti. Avvertono che sta per concludersi l'era del mercato tutelato e per gli utenti iniziano nuovi mal di pancia.

Come se non bastasse già il sovrappiù che troviamo in bolletta causato dagli oneri aggiunti, adesso l'ultima barriera che tutela un po' i consumatori crolla.

Come sarà calcolata l'utenza dell'energia elettrica nelle abitazioni? E gli anziani che non correranno al telefono per aggiornare i contratti enel per vari motivi come saranno inquadrati?

Domande legittime da girare al futuro nuovo governo. Quello uscente ha dato già fin troppo alle lobby delle aziende, naturalmente a spese dei cittadini indifesi!

domenica 11 marzo 2018

PD capa tosta offesi nell'onore

il presidente del Pd, Matteo Orfini, “In mezz'ora in più”, su Raitre entra subito nel tema delle alleanze e della responsabilità che molti attribuiscono al suo partito per la formazione di un nuovo governo. "Qualora sostenessimo un governo del M5S, in varie forme, sarebbe la fine del Pd, afferma. Considero il tentativo di obbligare il Pd a fare la scelta contro natura, una sorta di stalking".

In sintonia con quanto aveva detto Renzi, anche per Orfini il Pd deve stare all'opposizione: "Il voto parla chiaro. Non si può immaginare che il Pd vada al governo. Noi abbiamo perso, non si aiuta la nascita di un governo in questi casi. Non esiste in natura un accordo tra Pd e M5S. La questione del governo sarà oggetto principale della direzione di domani".

Per me e tanti altri che sono andati via dal pd è l'esatto contrario!
Questo modo d'intendere la politica va contro ogni logica e gli interessi dell'Italia. Si vuole proteggere l'identità e le scelte di Renzi a qualunque costo.
Renzi, Orfini & c. per paura di “scomparire” dal centro della scena si tirano fuori ostentando rammarico per le offese ricevute dalle controparti.

Eppure Grasso e Boldrini, rimanendo nel campo delle presidenze delle camere, hanno formato un nuovo soggetto politico, “Liberi e uguali”, che già nel nome si rifà ai valori della sinistra. Ci sarà un motivo?
Inutile nascondersi dietro al dito!
Se non ci sono i numeri, il pd è moralmente e politicamente tenuto ad aiutare la formazione del nuovo governo, semprechè vuole davvero dimostrare serietà e passione per la gente che vive in Italia e accompagnarla oltre la soglia dell'instabilità e degrado sociale.

giovedì 8 marzo 2018

Un governo per l'Italia nazione eu

C'è poco da dire.

Dopo lunghe dissertazioni e veti incrociati i parlamentari uscenti hanno confezionato una legge elettorale che, prevedibilmente, genera ingovernabilità se non si raggiunge quota 50+1 alla camera.

Lasciamo da parte l'analisi del voto, già si discute molto nei salotti meno che nei partiti interessati. Un dato, però, è da sottolineare: hanno vinto i soggetti che hanno dimostrato vicinanza ai problemi della gente.
E dopo le polemiche che hanno visto al centro di battute satiriche il segretario del pd arriva la conferma delle sue dimissioni accompagnata dal veto di fare alleanze con i 5 stelle ma l’anima dissidente del Pd renziano, che fa capo soprattutto ad alcune delle figure più istituzionali e agli ex ds, sta lavorando all’intesa per fare in modo che i 5 stelle possano formare il governo. La condizione imprescindibile per tutti era l’addio di Matteo Renzi, fatto che nella serata del 7 marzo è diventato ormai sicuro. E anzi, i movimenti sono cominciati proprio in chiave anti-renziana. Anche dalla provincia di cosenza un folto gruppo del pd ha reso noto il dissenso e la legittima volontà dell'allontanamento del segretario perdente dalle decisioni del partito. Cosa sensata! Anche perché non si può dare l'Italia in mano a una destra populista che gioca sui pruriti di pancia, anche se legittimi e umanamente comprensibili vista la nuova geografia dei bisogni.

Alcuni studiosi si augurano per la prima volta che vengano disattese le promesse fatte in campagna elettorale come il reddito di cittadinanza a causa dell'assenza dei soldi nelle casse dello Stato. E se invece fosse la strada giusta? Ovviamente non sotto forma di sussidi gratuiti ma quale forma di sostegno all'apprendistato e all'avviamento al lavoro per i giovani e disoccupati.

Pensare di ritornare alle urne col sistema elettorale attuale è solo un dispendio di soldi e tempo. È opportuno guardare avanti. Al futuro. E nel frattempo formulare una legge elettorale più consona alle esigenze culturali dell'Italia quale nazione europea.

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