venerdì 19 aprile 2013

RODOTA' PRESIDENTE! E BASTA TATTICISMI

C'è ancora un senso parlare delle caste e della politica che venera se stessa?

Dalle recentissime eloquenti immagini si è visto con occhi quanto i cittadini hanno sempre saputo e contestato.

I tatticismi della politica sono lontani anni luce dalle esigenze di chi soffre per la perdita del lavoro insieme alla famiglia gli stenti derivanti dalla povertà.

Gli omicidi della politica, questo il vero termine da adottare quando qualcuno si uccide per vergogna o perché è allo stremo, si susseguono e mentre la disperazione avanza nel paese i partiti politici non riescono a eleggere il Presidente della Repubblica.

Eppure, dalla rete sono usciti nomi di tutto rispetto. La gente comune ha espresso preferenze che fanno la differenza tra quanto accade nelle stanze dei poteri e le esigenze vere dei cittadini.

Gabanelli, Strada, Rodotà! Ma anche Prodi e molti altri che non godono di fama riflessa dai mass media fanno la differenza qualitativa nei confronti di una classe politica allevata a strategia e inciuci.

Non è più tempo di machiavellici compromessi! 
chist' è ammico amme! (questo è amico mio)

giovedì 18 aprile 2013

a nostra insaputa, ci HANNO COPIATO!

Per tutti i copioni, siate più oculati e rispettosi del lavoro altrui

Da qualche giorno si è notato un calo di visite.

Ecco svelato l'arcano: digitando svogliatamente su Google aore12, con sorpresa, trovo dei link che portano a siti diversi dal mio blog ma con le stesse notizie e opinioni dei post pubblicati su aore12.

È chiaro che come amministratore del blog sono lusingato, però c'è un però.

A parte che non c'è nessun indirizzo mail dove poter scrivere le proprie rimostranze in merito, ed è per questo motivo che scrivo ai signori di cocomind sul mio blog per dire loro di non farlo più nei termini fin ora adoperati.

Ripeto, sono onorato, anzi onorati visto che si scrive a più mani, ciò non toglie che una cosa è estrapolarne un pezzetto, citare chi lo ha scritto e allegare un link di rimando alla fonte. Anche perché, spulciando nel sito ho avuto la sensazione che loro ci guadagnino qualcosa sul lavoro degli altri. Mentre chi ha realizzato il pezzo non riceve nessun beneficio o gratificazione giacché nulla rimane sul blog a testimonianza del copia e incolla fatto da cocomind in totale elusione dei principi di salvaguardia del copyright 

Garzie a coco & mind per "la mirata lusinghiera" attenzione prestata al nostro blog che senz'altro eviterà di riproporre ai suoi lettori un vergognoso copia e incolla all'insaputa dei diretti interessati e rispetterà il lavoro intellettuale altrui! 

Sia ben chiaro: il web è libertà, ma un conto è essere liberi di scrivere le proprie idee e un altro “rubare” e prendere in prestito all'insaputa degli autori.


mercoledì 17 aprile 2013

Arte Contemporanea, Saatchi sponsorizza Mueck

QUANDO CHARLES SAATCHI FA LA DIFFERENZA.


ron mueck


È risaputo. Il mondo dell'arte e il suo sottobosco è strapieno di gente che gioca con la creatività ma solo pochissimi emergono e quei pochi che ci riescono, oltre agli inopinabili meriti personali, devono ringraziare qualcuno che ha creduto in loro, li ha affiancati e portato per mano nei circuiti consacrati all'Arte.
Personalmente non credo ai colpi di fortuna. Credo, piuttosto, alle strategie messe in campo dai cerimonieri culturali. Alla benevolenza dei mass media e alla loro forza persuasiva.
Da sempre, nonostante le chiarissime teorie di Emile Zola in merito alla valenza di un'opera, in pittura e nelle arti in genere, il profano è mischiato al sacro, lo contamina fino a fagocitarlo.

È come nelle comuni attività sociali: chi sa vendere bene la propria merce fa progressi nell'immediato e chi investe patrimoni vuole vederli crescere, a prescindere dal valore reale. In seguito, forse, il tempo e l'emancipazione riusciranno a fare luce.

Non sta a me dire cosa è o determina un prodotto culturale e cosa lo fa assurgere ad opera d'arte.
Ci sono trattati curati e ragionati da perfetti luminari e chi ancora non ne ha consultato almeno uno è sempre in tempo per farlo.


A volte si cita l'iperrealismo, si parla di scultura, si enfatizzano misure e perfezionismi maniacali. Tutte cose che fanno “impressione” sul pubblico. Effetti speciali che lasciano a bocca aperta quanti non conoscono le tecniche di costruzione dei giganti costruiti per i racconti di celluloide.

Mueck è definito dalla critica ufficiale artista iperrealista.

Esordisce come artista nel '97. Realizza, con silicone crudo, un manichino che emula un uomo morto al quale dà il titolo: “Dead Dad” “papà morto”.

I lavori di Ron Mueck raffigurano la forma umana e la ritrae nei momenti più intimi, isolati, decontestualizzati e, perciò, vulnerabili.
L'approccio, può inserirsi, se proprio si vuole dare valore all'azione, nel contesto dada piuttosto che iper o surrealista. Iper descrittivo di corporeità che non mancano di descrivere momenti quoridiani amplificati nelle proporzioni.
Corpi siliconici vestiti con i sentimenti dell'umano, smorfie di dolore o di paura, riprodotti in grandezze esagerate per esaltarne i particolari.

rivisitazione dgt di un libero pensatore (sensazioni)
Chi li osserva, superato un primo senso di meraviglia e stupore, probabilmente si sentirà un lillipuziano al cospetto di Gulliver. Tanti Gulliver immobili, ignari di essere osservati e indagati nei momenti più intimi. Qualcuno sarà anche assalito da melanconia, proverà imbarazzo o vergogna per aver invaso la privacy degli innocui giganti di silicone.

Mueck è uno degli artisti più richiesti nel panorama contemporaneo; apprezzatissimo soprattutto da quando le sue opere sono commissionate da Charles Saatchi (fondatore della Saatchi & Saatchi, la più importante agenzia pubblicitaria del mondo).

Democrazia Genuflessa

courtesy Mario Iannino©
tra spread e pil. -da Mueck, cit. digitale courtesy M. Iannino-




Prima ci hanno drogati con la pubblicità, ci hanno detto che potevamo comprare ogni cosa prodotta dall'industria immessa sul mercato. Ci hanno fatto credito. Hanno inventato le cambiali; i pagamenti a breve, media e lunga scadenza. Le carte di credito e i bancomat.

Ogni traguardo sembrava raggiungibile. Ci è sembrato possibile addirittura farci un'opinione e poterla esprimere.

Abbiamo lottato per i diritti Costituzionali. Abbiamo creduto nel diritto alla Vita!
Abbiamo lottato per la cultura!

Ma messi in standby non appena le caste hanno avvertito il brivido della folla trasformarsi e diventare rabbia con le marce su Roma. E nulla, oltre alle vuote parole di sempre, la classe dirigente, ha prodotto.

Niente spartizione solidale. Niente lavoro. Nessun sogno!

Si naviga a vista, con qualche residuo guizzo di autentica dignità, nel mare apatico della quotidiana telenovella resa soporifera dalle ignobili appendici del potere arroccato in difesa delle ricchezze tolte all'altro.

Questo stato di cose si chiama: democrazia genuflessa.

In barba ai fulgidi esempi delle persone illuminate, il popolo non è Sovrano! Il popolo (ignorante) è reso schiavo di sé stesso.

martedì 16 aprile 2013

Gabanelli Presidente, tutta colpa dei media?

aore12
la classifica delle quirinarie del M5S
Secondo il M5S gli iscritti del movimento che hanno votato via web alle quirinarie pare abbiano optato per la Gabanelli. E questo la dice lunga sull'attenzione che i grillini pongono a temi sociali così importanti, seri e delicati per la vita dell'Italia qual è la Presidenza della Repubblica.

Ottima e scrupolosa giornalista, Milena Gabanelli, diventata nota al grande pubblico grazie al programma d'inchiesta televisiva che ha l'ardire di sciorinare al sole i panni sporchi di quanti, dirigenti o politici, dovrebbero governare il Paese e invece gestiscono il potere e i soldi pubblici secondo criteri discutibilissimi.

Ovviamente, la giornalista, da persona colta , si dice “commossa e onorata” e quando sarà interpellata dirà la sua in merito alla candidatura al Colle. D'altronde, che attinenza ci può essere tra una brava professionista affiancata da una troupe di altrettanti validi giornalisti con le qualità richieste per coprire l'incarico più alto della Repubblica?

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