venerdì 1 marzo 2013

Casaleggio dice no, Napolitano a Berlino: Europa equa

aore12
Giorgio Napolitano in una storica foto, sul palco
in piazza prefettura
 a Catanzaro insieme a Franco Politano
Più chiaro di così:

Il Movimento 5 Stelle non prenderà parte in alcun modo al processo di formazione di un governo. L'ha detto oggi in un’intervista al quotidiano britannico “The Guardian”, Gianroberto Casaleggio, cofondatore del M5S.
Non appoggerà in modo stabile nessun governo e non darà la fiducia al buio!
“Il presidente della Repubblica deciderà a chi dare il mandato”, ha detto. Lui “deciderà se ci sono le condizioni per formare un governo e se un tale governo abbia ottenuto la fiducia della Camera e del Senato. Noi non vogliamo entrare in quel processo. Se un governo sarà messo insieme, formato da altri partiti, il Movimento 5 Stelle voterà per tutto ciò che formi parte integrale del suo programma”

Il Presidente della Repubblica Napolitano è in Germania, all'università Humboldt, in Berlino, la sua lectio Magistralis sull'Europa ricorda Monnet, Adenauer, De Gasperi, Brandt e tutti i padri della costruzione europea. E rileva che "non c'è da meravigliarsi se sia riaperto il discorso sull'unione politica come sbocco del processo di integrazione avviato nel 1950. La politica è l'agire nella società di moltitudini di uomini e donne secondo regole di solidarietà, è costituire istituzioni e governarle, è coltivare relazioni tra popoli e stati. Perciò la costruzione europea è stata e rimane un processo politico che esige guida e leadership politica!".

Napolitano ha anche denunciato le responsabilità "dell'inaridimento di leadership che ha portato al disincanto delle giovani generazioni verso l'Europa". Non parla esplicitamente di qualcuno ma rileva che la "questione su cui interrogarci è quella delle motivazioni per stare insieme. Quanto hanno prevalso motivazioni nazionali ristrette? Quanto si è perso l'orizzonte più ampio dell'Europa?".
Beh, che dire? Da un Presidente simile, che bacchetta e chiarisce con estrema energia e onestà chiunque si trovi a cavalcare malcostumi, ci si può aspettare solo un ulteriore azione di responsabilità per un incarico mirato del Governo italiano dopo aver consultato i leader delle nuove formazioni politiche, espressione dei cittadini votanti.

Il resto è solo crusca di giornalai.



basta caste, Italia, Repubblica dei cittadini

courtesy archivio M. Iannino "la mia Calabria" 1998
In un post precedente, quando ancora non si era alzato il polverone di chi deve salire al colle, dato l'esito elettorale, avevo suggerito di formulare una proposta e far salire un esponente del m5s dal Presidente Napolitano (perché Grillo, per poter salire dovrebbe essere investito direttamente dal Presidente in quanto non candidato eletto dal popolo ma leader e ispiratore del movimento 5 stelle). Non per amor di primogenitura, ma adesso tutto 'sto casino inizia a fomentare liti e lascia liberi tutti di dire cose intelligenti ma, visto che piuttosto che su queste cose la piazza del villaggio globale ama indugiare sulle cazzate!, ritorno sull'idea del governo a 5 Stelle.
Puntuale, lo schiaffo in faccia a mo' di sberleffo di Grillo, ancora una volta spiazza tutti. E allora tutti giù a ricamar sopra.

Sul web, commenti e polemiche figliano come le cagne dopo essere state fecondate nel periodo del calore ma la base è con Grillo che dice ai vecchi colonizzatori della politica e della società: date la fiducia a noi oppure continua il governo Monti!

Impensabile fare pastelle con PD e PdL! Senza entrare nel merito di entrambi, tanto per ricordare le grandi coalizioni, e neanche in quelle dell'UdC con Casini e Cesa. Questo è il tempo giusto! Basta caste e basta privilegi. Se c'è da lavorare e sudare facciamolo tutti, insieme, ognuno per la propria parte, per quello che gli compete. Senza tirare la coperta da una parteall'altra e lasciare i deboli allo scoperto. Lo abbiamo visto con lalegge sulla riduzione degli stipendi degli alti funzionari dellapubblica amministrazione.

E per ultimo, non che la cosa mi faccia chissà quale dispiacere, la forza del nemico, perché di nemico dobbiamo parlare visti gli esiti dei governi regressi, è enorme. Ne sanno qualcosa i trombati Fini, Bocchino e compagni. Ma ne sappiamo qualcosa tutti noi, destra sinistra centro e aree limitrofe che siamo rappresentati nelle sfere alte della Repubblica da graziati e “premiati” per l'infimo servilismo.

giovedì 28 febbraio 2013

rimborsi elettorali M5S rinuncia a 42,7mln€ e gli altri?

In momenti di crisi e con molte famiglia sul lastrico, con quasi 160 milioni di euro spesi per rimborsare i partiti, si potrebbe pensare di sfamare molte bocche e concorrere a cacciare dai guai un po' di contribuenti con l'acqua alla gola.
C'è da chiarire subito che, in linea coi suoi principi, il movimento cinque stelle pare abbia rinunciato ai suoi 42,7 mln che , secondo la legge in vigore, gli spetterebbero.
Più arduo pensare che anche il PD (45,8 mln€); Monti e liste collegate (15mln), PdL (38 mln€) e gli altri che sono riusciti a far eleggere almeno un rappresentante in lista per la corsa al senato o al parlamento, possano prendere la stessa decisione o destinare i “nostri” involontari contributi per lenire le reali sofferenze dello Stato Sociale.
Dunque, salvo ripensamenti alla Grillo, i partiti si spartiranno proporzionalmente in base ai voti ottenuti alla Camera e al Senato una cifra considerevole.
Senza contare le indennità astronomiche di fine rapporto dei parlamentari e le pensioncine da seimila e passa euro.
Populismo? No disuguaglianza sociale da abbattere! 

M5S sconvolge Parlamento e regole pro casta

Camere, fine dei privilegi, anche i comuni cittadini
possono salire in ascensore.
Ho letto una cosa che mi ha fatto veramente tornare il buon umore: pare che i Grillini stiano terrorizzando letteralmente il Transatlantico e che siano scomparse tutte le etichette che davano le priorità ai parlamentari rispetto agli altri. Sono scomparse le etichette dagli ascensori che intimavano l'altolà a chi non era onorevole perché destinati solo al trasporto degli onorevoli corpi dei parlamentari. Scomparsa la palestra con sauna e cyclette, rimodernata la buvette e resa più sobria, eliminato anche l'avviso all'ufficio postale interno che obbligava, in caso di file, a dare la precedenza agli onorevoli.

Non c'è più religione! Di questo passo vuoi vedere che al Politica sarà una vocazione fatta per passione da comuni cittadini?

Ma la cosa più azzardata che non consente sonni tranquilli a PD e PdL è quella che riguarda la presidenza degli organismi di garanzia che per prassi consolidata da legge, dal 1996 è appannaggio dell'opposizione. Quindi la presidenza delle giunte per le Autorizzazioni e delle Elezioni alla Camera; quella delle Elezioni-Immunità al Senato; la Vigilanza Rai; il Copasir.

Ma quello che mi fa impazzire di più, anzi fa uscire dai gangheri la casta è la nomina del sostituto di Dalema alla presidenza del Copasir, il Comitato di controllo sui Servizi segreti che per legge, dal 2007 è destinata a un rappresentante dell'opposizione.

Ve l'immaginate un rappresentante del M5S al controllo dei “segreti” della Repubblica?
Certo, siamo coscienti che su questioni delicate come sicurezza e politche internazionali non si può scherzare ma, forse, le molte stragi rimaste impunite in nome di un nonsochè o accordi contrari alla salvaguardia della persona, non li vedremo più. Speriamo!

Grazie a Wanda e Peppe, Scilipoti uno di noi

catanzaro, conferenza stampa degli eletti pdl 2013

Deboli di cuore? no autoironia? allora non leggete, rischio infarto!


Imbecilli imbecilli imbecilli e POPULISTI!!! che ne sappiamo noi delle potenzialità politiche di uno Scilipoti? Ch'è, ci vogliamo mettere alla pari dei dirigenti del PdL calabrese? Non sia mai detto!

Abbiamo sotto gli occhi le scelte che questa classe dirigente fa giorno dopo giorno tra immani fatiche per mantenere l'ordine (precostituito da loro) e garantire la pagnotta (a loro a parenti e amici). Ma questo non possiamo dirlo perché sennò diamo ragione ai politici col testone grande grande quando ci chiamano populisti qualunquisti e demagoghi (bella parola, demagoghi, vedi come suona bene, scivola come una supposta).

E se avessero ragione? Ce lo siamo mai chiesto? Pensiamo un po' alla favola del brutto anatroccolo (lo so è difficile pensare che uno scorfano possa tramutarsi in principe ma le favole servono a questo, no? A farci sognare e rendere la realtà meno amara).
Conoscete la storia del brutto anatroccolo? … beh, insomma, forse è meglio chiedere se conoscete quel detto napoletano che dice: ogni scarraffone e bello a mamma sojia! Solo così si può comprendere e forse accettare il regalo che la classe dirigente del pdl ha fatto alla Calabria tutta.

Piove sul bagnato! Ma ringraziamo ugualmente il presidente della provincia di Catanzaro e il presidente della regione Calabria per aver sfatato la diffidenza calabra nei confronti dello straniero. D'altronde, è storicamente riconosciuta l'ospitalità dei calabresi, o no?
Sarà la volta buona che sui media non si parlerà più di 'ndrangheta e malaffare e l'immaginario collettivo, in tutto il mondo, sarà implementato dalle gesta dell'oriundo siculo-calabro, Mimmo per gli amici alle prese con conferenze di agopunture e d'insetti succhiasangue. Impegno importante per chi ha il sangue dolce ed è molestato continuamente dalle zanzare.
Buon lavoro a tutti! Eppoi, Scilipoti è uno come noi: i suoi trisavoli erano calabresi...  

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