giovedì 14 febbraio 2013

Sanremo 2013 seconda serata peggio della prima

meglio Carosello!
OPINIONI SUL FESTIVAL DELLA MUSICA ITALIANA 2013.
Avviso ai naviganti: se vi piace Sanremo di Fazio & C. non leggete questo post! se continuate a leggerlo è a vostro rischio!

Al buio anche una lucciola può sentirsi un faro luminoso. Guardarsi allo specchio e gongolare per il fulgore vivido che pensa o vuol fare credere di emanare.
È ciò che succede in RAI. Creano il buio attorno o la massimo programmano spettacoli poco seguiti, come tribune politiche, documentari, vecchi film, soap e lasciano invariato “chi l'ha visto” nei palinsesti.
È così che un flop come il festival di Sanremo di quest'anno si auto esalta e mostra numeri entusiasmanti di ascolti.
Eppure, altri bravi conduttori sono stati irremovibili quando si sono accorti che il prodotto non andava bene e con serena umiltà hanno passato il testimone ad altri. Ora è chiaro che dopo aver fatto le scelte “discografiche” il direttore artistico del festival nonché conduttore non può dimettersi. Ma sarebbe apprezzabile se riconoscesse che il palco sanremese non è lo stesso di “chetempochefa”, che ha ritmi diversi e che servono maestri di cerimonia validi. Che abbiano delicatezza e cultura, principalmente, umana e poi, musicale. E non trattare ogni cosa che si muove sul palco con rozzezza accompagnata da frasi a doppio senso.
Ma di una cosa devo ringraziare i vertici RAI poiché non ho altri abbonamenti, dopo avere resistito e fatto zapping, ho dovuto desistere. Ho spento la tv. Ho preso un libro e buona notte ai suonatori!

Comunque, ciò non toglie che, da persona civile, dopo ogni opinione che si rispetta e forte del fatto di avere pagato l'abbonamento entro i termini di legge, mi corre l'obbligo di ringraziare quanti si sono adoperati per realizzare questo insulso carrozzone.
Grazie Fabio, Grazie Lucianina (sei simpatica, ti voglio pure bene ma qui ti vedo fuori posto, quasi come una caccola che penzola, che va su e giù e non si decide mai di cadere). Un grazie particolare agli autori che stanno a guardare dietro le quinte.

mercoledì 13 febbraio 2013

UE, Bce sfianca, Germania e imprenditori ringraziano

aore12
fate l'amore con il sapere
Perché rendere anche in Italia il mercato del lavoro più flessibile e con minori tutele contrattuali?
Semplice!
Per attrarre investitori esteri e incentivare quelli nostrani, tipo la fiat e altri gruppi e famiglie che fin ora hanno goduto degli aiuti statali.

Basta osservare e riflettere su quanto sta accadendo in Grecia. Sì, è vero che là, gli indebitamenti sono imputabili per la maggior parte alla disonestà della classe dirigente che ha governato ma, ora che si è tutti nell'Europa Unita, perché continuare a subire i guasti degli imbroglioni?

Secondo quanto quanto riportato da Articolo tre, la Grecia è definitivamente crollata per i debiti contratti con la Bce.

Gli imprenditori agricoli si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni, come richiesto dall'Unione Europea per mantenere i prezzi ai livelli concordati.

Hanno caricato la frutta sui camion, sono andati nelle piazze e l’hanno regalata alla gente.

Una multinazionale tedesca si è impadronita per pochi spiccioli di decine di caseifici indebitati che producono il miglior yogurt del mondo. Gli ex proprietari hanno raccolto il prodotto settimanale, circa 40 mila vasetti e, invece di imbarcarli verso il mercato europeo della grande distribuzione, lo hanno regalato ai cittadini greci davanti a scuole ed ospedali.

In Grecia vige lo stato di polizia.
Chi è arrestato, in carcere, non gode di nessun diritto legale ed è massacrato di botte.
La tesi della colonizzazione imperante della Germania, della sua sporca guerra che vede alleati i premier che guardano allo spread al pil e alla tenuta dei mercati, miete vittime tra i poveri e le classi deboli di tutta Europa, sta tutta in queste poche righe:

Sempre secondo articolotre, il più importante economista tedesco (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, vice-presidente della quarta banca più importante del mondo, pare abbia presentato un rapporto urgente al Consiglio d’Europa, alla presidenza della BCE , all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.

Per vedere se la notizia è fondata basta aspettare un po'. Ma poi, per rimediare sarebbe problematico. Quindi che fare per evitare che in Italia succeda la stessa cosa?
Osservare criticamente le strategie elettorali delle “agende”. Vedere le potenziali formazioni del nuovo governo in Italia e valutare secondo coscienza a chi dare fiducia.

martedì 12 febbraio 2013

Sanremo prima, trionfa la pubblicità

crozza imita silvio bu
Opinione spassionata su Sanremo di chi ha già pagato il canone Rai. (come azionista di minoranza penso di poter esprimere il mio personale parere sulla trasmissione in onda sul primo canale della rai radio televisione italiana).

300.000 € per dire scurrilità e fare il gesto dell'ombrello mi sembrano troppi. Se fossi amica di Fazio e avessi la possibilità di fare squadra con lui, giuro che per la metà, per 150mila euro, visto che si è simpatici sparando cazzate e parole forti, potrei anche esibirmi in sonori rutti. Potrei anche tenere il tempo a scorreggini profumati. Tra una canzone e l'altra, pardon, tra una pubblicità e l'altra. Perché fino a mò sono stati più i passaggi pubblicitari che le canzoni a far da padroni sul palco di Sanremo.

Lucianina ha la grazia di una allegra campagnola. È sconcertante! Sembra di essere davanti a Zeling.

Comunque, una nota positiva c'è! Sono i cantanti e le canzoni. anche se sommersi da spot pubblicitari. Se Fabio e Lucianina si concentrassero di più sul festival canoro e la smettessero con i siparietti da cabaret.

Crozza delude con l'imitazione di Silvio Berlusconi. La platea lo contesta. Fabio entra in suo aiuto, è un autogol! Peccato. Maurizio Crozza è un bravo cabarettista, fa della buona satira ma non ha saputo prevenire la claque in attesa tra il pubblico.
per la par condico, Crozza imita anche Bersani ed è più simpatico và. con Ingroia raggiunge il massimo.

Papa Benedetto XVI abdica!

IL SACRIFICIO DI PAPA BENEDETTO XVI


Avvince ma non convince, la vicenda che occupa gli spazi della comunicazione di massa. Le televisioni e i giornali non fanno altro che parlare delle dimissioni del Papa. Persino Vespa è tornato in prima serata con porta a porta, rubando lo spazio ad una simpatica soap popolare dalla trama consolidata tra il bene e il male, l'amore per l'arte, in questo caso la musica, e i biechi interessi dei mafiosi che gestiscono il potere nella cittadina dove sorge il conservatorio che è teatro di umane vicende. Chissà se Vespa ha fatto un plastico della futura residenza del Papa dimissionario, un monastero di clausura all'interno dei giardini del Vaticano. Un luogo super sicuro e lontano da occhi e orecchi indiscreti che ospita suore di clausura, separate, però, da una robusta inferriata.

È una notizia clamorosa e occupa gli spazi della comunicazione in televisione, internet, sui giornali e per le strade . Il Pastore di anime che si dice non adeguato ai tempi per via dell'età e degli acciacchi dovuti alla vecchiaia e quindi si mette in pensione. Eppure Ratzinger è un fine teologo e sa bene che per predicare e far mettere in pratica il vangelo non c'è bisogno di un fisico bestiale.
Qualcosa non torna! La storia non convince.

E se, invece, fosse l'amara, estrema, decisione di Papa Benedetto XVI? Una decisione che lo induce ad andare via?

Va via lui perché sconfitto da un apparato ritenuto troppo incrostato di potere autoreferenziale per poter essere riformato?, una Curia avvolta nei misteri sulla quale pesano fatti conosciuti, scandali, pedofilia e fughe di notizie diramate dalle correnti di pensiero e dai tradimenti interni, si ha la sensazione che Benedetto XVI abbia cercato di emancipare il papato e la Chiesa cattolica da una sorta di vecchiume ideologico fondato sul potere e invece è rimasto vittima.

È difficile non percepire la sua scelta come l'esito di una lunga riflessione condizionata anche dalla stanchezza. Definirlo un gesto istintivo o accettarne la motivazione “per raggiunti limiti di età” significherebbe fare torto a una figura destinata e entrare nella storia più per le sue dimissioni che per come ha tentato di riformare il cattolicesimo, purtroppo, senza riuscirci.

lunedì 11 febbraio 2013

bufale e pubblicità attorno alle grandi firme dell'arte


E' il 1866 quando Gustave Courbet realizza un espressivo quanto realistico primo piano della parte clou del corpo femminile, (opera conosciuta col titolo “L'origine del mondo”)  giacché tre anni prima  scandalizza la Francia dipingendo dei curati mezzi ubriachi, perciò distrutta, questa volta, per evitare problemi di censura per la modella e a lui stesso, omette il volto e la firma.

Si dice che “l'origine del mondo” sia stato dipinto probabilmente su commissione del diplomatico ottomano e grand viveur Khalil-Bey ad ornamento della sua sala da bagno. 
Nel 1868, Khalil-Bey rientra a Istanbul e il dipinto attribuito a Courbet sembra rimasto per lungo tempo custodito nella galleria di Alexandre Bernheim sotto chiave e nascosto dietro un altro quadro del maestro del realismo francese.
Nel 1913 il barone ebreo ungherese François de Hatvany lo porta a Budapest, ma le disavventure non finiscono perché è trafugato dall’Armata rossa e Hatvany lo ricompra da un funzionario corrotto per poi rivenderlo, nel 1954, a Jacques Lacan, ultimo proprietario privato. Dal 1995 «L’origine del mondo» è esposto al museo d’Orsay

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