martedì 8 novembre 2011

Silvio sfascia tutto

Pare che il cavaliere abbia detto ai suoi fidi: non mi dimetto! Nessun passo indietro! Voglio guardare in faccia i nominati mentre si fa la chiama per il voto di fiducia alla camera! Voglio vedere chi avrà il coraggio di tradirmi! … dopo tutto quello che ho dovuto fare per loro, e anche un pochino per me, sarebbe il colmo se non riuscissimo a portare a casa quest'altro gettone. Non sono mica bruscolini, è pur sempre un vitalizio di circa 4000€! voglio proprio vedere chi ci sputa sopra a 4000€!

povero cavaliere, tradito dal suo stesso esercito non per nobili principi come salvare la Patria, di quella se ne fottono visti i precedenti e gli attuali provvedimenti adottati, è abbandonato miseramente perché non garantisce più le vittorie e come ogni generale caduto in disgrazia è messo da parte. Peccato! Tutto sommato non è un cattivo soggetto, se si tralascia di ricordare l'utilizzo improprio dei poteri dello Stato e la mancanza di eleganza istituzionale anche dei suoi ministri sarebbe un ottimo cabarettista.

Giustamente è risentito, povero Silvio! Dopo tutto quello che ha fatto (per i suoi amici) essere trattato a pesci in faccia non è piacevole. D'altronde ha persino dimenticato che stava al governo per tutelare una Nazione intera e non per un pugno di accoliti pronti a fare quadrato attorno a lui dietro lauta ricompensa. Ora se lascia solo per il gusto di vendicarsi nessuno può biasimarlo, tanto a lui 4000€ in più non cambiano la vita. 
Forza Silvio sfascia tutto!

lunedì 7 novembre 2011

Berlusconi i peones o un parlamento pulito?

C'è un paese in ginocchio; martoriato dal maltempo e oltragiato da quelli che dovrebbero essere i servi del popolo. Va bene! La poraola servi non è elegante, ma da questo a sentirsi padroni delle vite altrui ce ne vuole. Ci vuole anzitutto una bella faccia tosta. Ci vuole gente col pelo sullo stomaco se nonostante i problemi noti anzicchè pensare a risolverli, i deputati, si cimentano a giocare al mercante in fiera a compare vacche, scambiare galline e assegnare posti nel futuro assetto parlamentare.

sabato 5 novembre 2011

in Italia si sta bene! parola di Silvio

così titola un noto quotidiano nazionale

Questa è la prova schiacciante che ci sono due italie. Una opulenta assediata da pochi; l'altra che tira la giornata a fatica e arriva a sera tra incertezze e stenti!

È ora di pranzo, il Cavaliere è a Cannes e afferma che in Italia «non si sente qualcosa che possa assomigliare a una grande crisi». Per Berlusconi la causa dell'impoverimento delle famiglie italiane risale «al cambio lira-euro». Mentre l'attacco in corso al debito italiano «è una moda passeggera». Insomma, a detta del Cavaliere, non c'è tanto da preoccuparsi: «Mi sembra che in Italia non si avverta una forte crisi - sono le sue parole -. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante. I consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto». Qualcuno torna a chiedergli se intende farsi da parte. E lui esclama: «Nessuno può fare a meno di me». Ci sarà allora da preoccuparsi per la fuga dei parlamentari del Pdl? No, Berlusconi replica secco: «Sono certo che gli scontenti torneranno sulle loro posizioni».”

Non è questo che i cittadini chiedono, caro Silvio! È ora che tu e il tuo seguito la smettiate di sorridere e dire scemenze.
Pensate piuttosto al bene dell'Italia! Quell'Italia che sta male e aveva risposto in te la speranza del cambiamento. Non si può vivere perennemente tra slogan e frasi fatte. Per te sarà semplice, tanto non hai problemi e neanche quelli del tuo partito ne hanno. Se questo ti sta bene continua pure, tanto una volta sola si fotte la vecchia.

giovedì 3 novembre 2011

Italia in svendita?

Siamo nel bel mezzo della tempesta e ancora non si conoscono le misure che il governo intende adottare per fare uscire l'Italia dal guado.

I tatticismi si sprecano negli schieramenti politici di destra centro e sinistra mentre assistiamo inermi ad una serie di notizie che si smentiscono minuto dopo minuto l'una con l'altra a seconda della testata che la manda in giro.

Da alcune notizie apparse su Libero pare che le misure siano nuovamente gettate sulle spalle dei cittadini come un prelievo forzoso tipo quello imposto da Amato nel '92 con il 6/°° sui depositi bancari salvaguardando così i grandi capitali e i veri evasori che tanto contribuiscono alle miserie dei cittadini. Altri capitoli vertono sulle dismissioni del patrimonio pubblico, abolizioni delle agevolazioni fiscali e la tanto sbandierata “semplificazione delle normative”.

Nel frattempo il Presidente Napolitano chiede responsabilità al Parlamento e alle forze politiche affinché si esca dalla crisi e si diano risposte concrete agli Italiani e all'Europa. Ma pare che la maggioranza sia sorda da quest'orecchio e voglia fare tutto da sola, quindi non c'è da preoccuparsi o indignarsi in seguito se i nostri figli non avranno in eredità il patrimonio dello Stato che se ben gestito può da solo fruttare una finanziaria. il braccio di ferro non è mai servito a niente! Questo governo se ama davvero il nostro paese deve coinvolgere le menti sane e programmare manovre eque per tutti.
Buon lavoro!

martedì 1 novembre 2011

scassare la casta, e poi?

aore12blog
tema della prima puntata di Santoro
Siamo nel bel mezzo della tempesta e ancora non si conoscono le misure che il governo intende adottare per fare uscire l'Italia dal guado. I tatticismi si sprecano negli schieramenti politici di destra centro e sinistra mentre assistiamo inermi ad una serie di notizie che si smentiscono minuto dopo minuto l'una con l'altra a seconda della testata che la manda in giro. Da alcune notizie apparse su Libero pare che le misure siano nuovamente gettate sulle spalle dei cittadini come un prelievo forzoso tipo quello imposto da Amato nel '92 con il 6/°° sui depositi bancari salvaguardando così i grandi capitali e i veri evasori che tanto contribuiscono alle miserie dei cittadini. Altri capitoli vertono sulle dismissioni del patrimonio pubblico, abolizioni delle agevolazioni fiscali e la tanto sbandierata “semplificazione delle normative”.
Nel frattempo il Presidente Napolitano chiede responsabilità al Parlamento e alle forze politiche affinché si esca dalla crisi e si diano risposte concrete agli Italiani e all'Europa. Ma pare che la maggioranza sia sorda da quest'orecchio e voglia fare tutto da sola, quindi non c'è da preoccuparsi o indignarsi in seguito se i nostri figli non avranno in eredità il patrimonio dello Stato che se ben gestito può da solo fruttare una finanziaria. il braccio di ferro non è mai servito a niente! Questo governo se ama davvero il nostro paese deve coinvolgere le menti sane e programmare manovre eque per tutti.
Buon lavoro!

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