domenica 13 marzo 2011

le leggi dello stato, in mezz'ora


aore12
courtesy mario iannino
Finalmente ho avuto il piacere di assistere ad un dibattito civile. Una giornalista che fa le domande e un ministro che risponde, se pur con veemenza per difendere il proprio operato ma comunque con onestà intellettuale. Parlo di Angelino Alfano ospite di Lucia Annunziata nella trasmissione di “in mezz'ora” in onda su rai3 di oggi.
Devo dire che mi ha convinto, non che non lo fossi prima, ma effettivamente ritengo giusto che se un magistrato sbaglia debba pagare. Dico questo perché, tra le encomiabili indagini e relativi rinvii a giudizio di corrotti e corruttori, ricordo anche molti errori giudiziari e il più eclatante è stato quello perpetrato nei confronti di Enzo Tortora. Il caso venne fuori clamorosamente grazie alla popolarità di Enzo Tortora; ma quanti altri errori giudiziari sono rimasti nell'oblìo? Parecchi! E alcuni hanno determinato irrimediabilmente sfaceli psichici in chi li ha subiti.
È ovvio che il castigo non elimina gli errori ma quantomeno li attenua. Non che i magistrati siano dei faciloni. Sappiamo bene i sacrifici che devono affrontare per combattere le mafie. Però, non capisco perché il magistrato debba dipendere dal ministro della giustizia e debba essere il ministro a decidere le priorità delle indagini. Visto che siamo in tema di ricordi, ricordiamoci pure di tangentopoli e delle altre azioni poco consone che si sono macchiati i politici; vuoi per caldeggiare questo o quell'amico negli appalti pubblici; vuoi per spirito di servizio nei confronti del partito...
a proposito, perché hanno abbassato col “mille proroghe” le multe per i manifesti elettorali selvaggi?
Potrebbe un pm indagare su simili arbitri? No! È legge dello Stato.

l'uomo è fatto della stessa materia dei propri sogni

Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni, (cit.)

aore12

incidenti nucleari: fatalità o dramma delle imposizioni politiche e economiche



(ANSA) - TOKYO, 13 MAR - Un tecnico e' morto e altri undici persone sono rimaste ferite negli incidenti di ieri nelle due centrali nucleari di Fukushima, dopo il sisma di venerdi'.
E' il bilancio dell'Aiea, l'agenzia internazionale per il nucleare dell'Onu, che ha citato informazioni delle autorita' nipponiche. A Fukushima n.2 un incidente a una gru ha causato la morte di un tecnico e il ferimento di 4 persone.
Nell'esplosione nel sito gemello, Fukushima n.1, feriti 7 tecnici. Evacuati 140.000 residenti nell'area.

aore12
courtesy, ©mario iannino,  "Attesa"particolare
Catanzaro, Italia, 13 marzo:
La notizia si commenta da sola. Oltre che essere vicini spiritualmente a quanti soffrono, ben poco rimane da fare a noi cittadini comuni. Per i governi delle grandi potenze come America e gli Stati europei è diverso, loro, si sono mobilitati per portare aiuti umanitari e logistici al Giappone.

Parlare adesso dei problemi connessi all’energia ricavata dal nucleare può sembrare pretestuosa per chi la difende e, come successo in Italia, Cicchetto che è uno dei promotori del nucleare, tant’è che dovrebbero sorgere un bel po’ di centrali atomiche disseminate lungo lo stivale, ribadisce che non si può fare marcia indietro e che il governo Berlusconi ha deliberato questo tipo di piano energetico e si attuerà come da programma.
Stessa cosa dicasi per il ponte sullo stretto di Messina, nonostante gli innumerevoli studi geologici sulla drammatica realtà siciliana e calabrese per quanto attiene a terremoti e maremoti che, tra l’altro, hanno già mietuto innumerevoli vittime e causato danni materiali alle città interessate dall’area “ponte sullo stretto”, gli incarichi e i proclami governativi continuano a cadere come fiocchi di neve sulla testa dei cittadini.

sabato 12 marzo 2011

attesa strategica in libia, condizionata in Giappone


Pending 保留中 ريثما

A volte è la diplomazia a suggerire prudenza, invita ad attendere momenti opportuni per compiere interventi decisivi, altre volte sono fattori contingenti a determinare tempi e modalità.

Durante l'attesa gli stati d'animo si susseguono e ognuno, in ossequio al proprio modello mentale, medita sulle possibilità d'intervento.
L'attesa, per gli umani presenta molteplici sfaccettature.
C'è chi aspetta l'amore e chi tempi migliori. C'è chi, durante l'attesa, tesse nuove amicizie; cerca nuovi soci, nuove opportunità per risolvere problemi che stanno a cuore, chi compra o vende sesso e chi acquista nuovi alleati. C'è chi si butta veemente per modificare il corso degli eventi e chi ASPETTA!
Aspetta che passi la notte della follia dei dittatori e c'è chi lotta perché cessi prima che l'attesa si trasformi in indifferenza o che l'oppressore trovi accoliti che per trenta denari vendono l'anima.
E c'è chi aspetta perché la situazione contingente lo impone! Fermo, però, nelle intenzioni di ripartire, rimettere in piedi quanto ha perduto e lavorare per sé e gli altri affinché la democrazia consolidi il sentimento di fratellanza tra i popoli e la consegni alla storia dell'umanità globalizzata su principi fondativi dell'amore universale e non sui profitti delle lobby finanziarie, delle banche e di quanti spingono a installare centrali nucleari perché convenienti.
In Giappone lo tsunami ha provocato danni tutto sommato prevedibili, compresi quelli alla centrale elettrica nucleare che, dopo Cernobyl, si credeva non dovessero più accadere e invece gli effetti devastanti si sono ripresentati grazie ai politici favorevoli che le impongono sul territorio abbagliati dal costo inferiore del Kw, secondo le loro tesi, rispetto alle tecnologie alternative sicure.

relatività: inizio e fine degli eventi terreni


Tsunami nell'oceano pacifico. Guerre sulle coste del mediterraneo. Allarme nelle diplomazie.

Poche intense immagini trasmettono emotività e analisi, denunciano follie umane dispensatrici di morte, ma anche saggezza, laddove esiste.

Inizio e fine di cicli vitali causati da eventi catastrofici prevedibili ma contro i quali non c'è nessuna via di scampo se non quella di scappare altrove. e i giapponesi lo sanno perciò non inveiscono contro terremoti o tsunami.
Nel paese del sol levante la terra è rubata al mare per dare opportunità di vita al popolo nipponico e costruire case antisismiche che nulla possono contro le onde marine alte decine di metri.

Immagini che servono per ricordare lo scippo, l'oltraggio fatto alla natura.
una volta impossessatosi della terra, l'uomo, cerca di proteggerla con dighe e per migliorare la qualità della vita negli spazi razziati si è avvale di tecnologie avanzate per costruire centrali nucleari, creare nuove forme di sostentamento, coltivare piante transgeniche, sviluppare la robotica.

mentre qualcun altro esporta morte, armi, droghe; assale popoli; distrugge pozzi di petrolio; avvelena sorgenti d'acqua.

Entrambi gli stili di pensiero fagocitano energie, avviano cicli vitali dagli epiloghi differenti.

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