Primizie di stagione: i fichi.
Molte cose nel tempo hanno acquisito
valori e collocazioni differenti rispetto a qualche decennio
addietro. I fichi sono una di queste cose. E lo sa bene chi ha subito
la fame del dopoguerra, quando ancora si lavorava la terra con la
sola forza delle braccia. Quando per sfamarsi si mangiavano patate,
fichi secchi e ben che andava marmellata di fichi, pesche, more
selvatiche e ogni altro frutto della natura che la massaia riusciva a
convertire. E quelle che non riusciva a convertire li manteneva tali
e quali nel solaio/dispensa per i tempi di magra o per arricchire la
tavole nei giorni di festa.

I fichi, dottato e troiano, sono morbidi e l'albero ha tronco e rami lignei dotati di larghe foglie palmate.
I fichi d'india, invece, sono piante
grasse dall'aspetto carnoso protette da spine e le foglie hanno un
aspetto simile alle racchette da ping pong che in dialetto locale
chiamiamo “palette” producono frutti grandi quanto un pugno
anch'essi corredati da numerose spine, più sottili rispetto a quelle
cosparse sulla pianta ma sempre pericolose. Col tempo, l'uomo è
riuscito ha produrre, mediante pazienti innesti, una qualità di
fichi d'india senza spine e con pochi semi.
altro suggerimento per i golosi, sappiate che: i fichi, mangiati al mattino o a digiuno, sono lassativi, mentre i fichi d'india, all'opposto, "tappano". quindi attenzione agli stitici e ai diarroici. mangiate con parsimonia! e nutritevi intelligentemente perché tra le altre qualità i fichi sono un ottimo rimedio contro l'astenia mentre i fichi d'india combattono il colesterolo cattivo.