Pagine

martedì 18 marzo 2025

Orgoglio, Appartenenza: essenza

 Calabresità. 



Non è una nuova forma di malattia pandemica pericolosa. 
La Calabresità! 
È piuttosto una forma atavica d’appartenenza. Irrimediabilmente contagiosa. Necessaria e coinvolgente per i nativi. ed anche per quanti si trovano a fare e sperienze in questo magnifico lembo di terra, bellissimo, grandissimo e apprezzatissimo dono della natura.


Assaporare le tradizioni come se fossimo seduti davanti ad un gustosissimo piatto realizzato dal più famoso chef al servizio del Padreterno è:

Sentirsi tutt’uno con la natura dei luoghi calabresi conosciuti senza estremismi. Gli estimatori della Calabresità sono vocati naturalmente ad essere possibilisti in tutti i sensi; fiduciosi dei potenziali sviluppi dei tesori del territorio ricco di storia e bellezza naturalistica, sognano protagonismi duraturi ispirati dalla bellezza.

La bellezza è una vertigine perenne che fa stare in equilibrio tra cielo, mare e terra. È un modo d’essere. Essere non una testa dura qualunque e vuota a sognare Bellezza!, ma essere è vivere uno stato mentale altro, indefinibile a parole. Che si  riassume semplicemente con e nel verbo: ESSERE! 

Essere Fiduciosi e non fatalisti!

Amanti della verità che svela bellezza. 

Essere Creativi. Parsimoniosi. Iracondi, a volte, ma giusto il tempo necessario per sbollire cattiverie ricevute e poter riabbracciare i fratelli ritrovati.

Calabresità è perdono. Non dimenticanza. 


Calabresità è il tempo fruttuoso; un battito d'ali, caparbia risolutezza, abnegazione



Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.