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sabato 17 dicembre 2022

L'amore per il lavoro guida le grandi anime

 

La semplicità guida i cuori.



Mi ha sempre affascinato l'immagine del buon pastore che lascia il gregge per andare a cercare la pecorella smarrita.

La vedo in mezzo al mare. Sui barconi dei mercanti di esseri umani tra i bambini e le donne abusate caricati come vuoti a perdere. Sballottati gli uni contro gli altri. Bagnati. Affamati. Terrorizzati! tra i lavoratori precari, sfruttati e sfiduciati dal sistema governato dalle lobby.

Pecorelle smarrite, i nativi che sopravvivono ai margini delle società opulente. Persone smarrite tra le scorie del consumismo. Senza tetto, senza lavoro, senza niente se non la pietà dettata dall'amore di pochi.

Sembrano essere tramontate le grandi lotte per l'emancipazione del proletariato.

Emarginati. Privati della dignità di esseri umani. Declassati a cittadini di infima serie. Gente impaurita o forse indurita dagli eventi. Gente rabbiosa! Che urla e rivolge la rabbia accumulata contro chi sta un po' meglio.

L'indifferenza ha preso il sopravvento. Ognuno pensa a curare e tutelare i pochi beni. La diffidenza è una costante. Lo si capisce dagli sguardi. E le azioni d'amore gratuiti sembrano essere condizionati da interessi.

La solidarietà è insozzata dai mercanti mimetizzati e infiltrati nelle organizzazioni umanitarie.

Non c'è più una organizzazione politica impegnata nel sociale a difesa dei deboli. I fatti di cronaca espongono crudi resoconti. News allarmanti quantificano capitali e contanti depositati in valigie e sacchi di cui non si conosce la provenienza ma che inchiodano, e questo è doloroso per chi crede ancora nella bontà degli esponenti politici, dirigenti che hanno fatto della miseria altrui la propria fortuna.

La guerra tra il bene e il male non da tregua. E in questa situazione chiunque può rimanere vittima o ergersi a cinico carnefice.

Occhio! Si deve essere vigili! Sempre... non lasciamoci ipnotizzare dalle belle parole, guardiamo ai fatti concreti. Chi vuole servire il prossimo non si fa vedere in preghiera. Prega in silenzio nella propria intimità. E se produce buone azioni non le pubblica ai quattro venti perché non cerca gratificazioni effimere dettate dall'emotività riflessa nei salotti mediatici.

Chi ama davvero il prossimo si muove al buio dei riflettori. Si commuove e soffre per le altrui pene e se può aiuta in silenzio chi è in affanno.

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