È nato un bambino. Poverino!, ha già
un debito di 35milioni di lire... Questo di diceva nella prima
repubblica. Però, in compenso il nuovo nato poteva sperare nella
scalata sociale. Sì, perché lo Stato ancora garantiva alcuni punti
fermi sanciti nella Carta della Repubblica Italiana.
Il diritto allo studio per i meno
abbienti e la possibilità di salire qualche gradino della scala
sociale grazie alla preparazione e alle attitudini dei singoli
cittadini.
Insomma, quello che adesso è sotto la
voce “meritocrazia”, altra parolaccia coniata dal politichese ma
che difficilmente è attuata davvero.
"In Europa" |
E oggi?
Oggi ci sono altre regole da
rispettare!
Il diritto allo studio è solo sulla
carta. E i mestieri non sono spendibili sul mercato se appresi nelle
botteghe dei “mastri” maestri artigiani. Serve una qualifica, un
attestato rilasciato da uno dei tantissimi corsi professionali
istituzionalizzati dai sistemi e dagli organismi locai regionali e
statali.
E i nuovi nati? Trovano ancora il
debito pubblico ad attenderli ma non la fiducia del futuro. Le nuove
mansioni richieste dal mercato del lavoro vedono i lavoratori ridotti
a semplici numeri sottopagati e per niente tutelati. In compenso, se
sono davvero poveri, vivono da soli con un reddito ISEE da fame,
insomma al limite dell'indigenza, raggiunta la maggiore età possono
provare ad accedere al reddito di cittadinanza. ...
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