UNA QUESTIONE DI LANA CAPRINA.
Dopo tanto girovagare attorno agli alti
idelai della sinistra alcuni dirigenti del pd si sono accorti che
Matteo Renzi governa il partito in modo personalistico non in linea
coi criteri socialisti che dovrebbero ispirare ogni azione
dell'enorme macchina politica rinata ciclicamente dalle ceneri
marxiste che di volta in volta venivano sparse dai palchi sulle teste
degli idealisti creduloni.
C'è un'enorme platea che ancora crede
nei valori della sinistra! Valori solidi più della roccia che sono
sinonimi di uguaglianza e solidarietà tra le persone. E forse solo a
questa gente interessa conoscere l'esito dell'attuale guerriglia
interna al partito.
Tra saltimbanchi e mimi, giocolieri e
illusionisti, si è aperto il sipario.
Renzi è partito alla volta
dell'America. È andato nella Silicon Valley per carpire
qualche segreto. Capire e portare in Italia idee innovative che hanno
fatto di questa regione sperduta la capitale del web.
Renzi fisicamente non è al
dibattito. Bersani non si capisce che vuole fare, anzi no!, non rinnova la tessera e
afferma che se la sinistra soccombe va a prendere personalmente uno
per uno i colpevoli del fallimento.
D'alema si è detto fuori.
Prodi è allarmato. Emiliano si candida perché vuole
contare e muovere dall'interno le sue battaglie. Cuperlo e gli
altri fanno l'occhiolino e sbirciano nel “campo” a sinistra di
Pisapia.
Mentre Napolitano esprime un
concetto chiaro: l'importante che non si tocchi il governo!
Gentiloni deve continuare
l'azione programmata affinché l'Italia abbia credibilità nei
mercati.
Il vaso di Pandora sta per rompersi.
Cosa apparirà agli occhi dei miseri mortali?
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