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giovedì 22 dicembre 2016

Globalizzazione Solidale? Perché no!

Un ministro può dire sciocchezze? Può, anche sull'onda emotiva e isterica della situazione generale che si è venuta a creare con la sindrome della globalizzazione, affermare che alcuni cervelli è meglio perderli che tenerseli in Italia?

Può, la globalizzazione, imporre stili di vita totalizzanti?

Certo che no!
mar jonio, golfo di Squillace
 veduta spiaggia di Copanello, Catanzaro, Calabria, Italia

Personalmente amo la mia terra. Sono legato alle mie origini. Non alle tradizioni ma all'affetto dei miei cari e all'aria che si respira in Calabria e al sud dove ancora le sensazioni si manifestano coi gesti oltre che con le parole; allo stato epidermico!, con sincerità e se una persona è buona dentro l'avverti. Lo capisci a pelle. Le vibrazioni che emana. Il sorriso degli occhi. Il tocco lieve o energico delle mani. Tutto il suo essere si fa garante dell'empatia profusa.

Ad alcuni può sembrare pura poesia. Ingenui deliri da sognatore.
Anche se...


Chi ci guarda dall'esterno, a primo acchito, ha la sensazione di trovarsi davanti a scogli impervi e scivolosi ma col tempo, conoscendoci, si ravvede.
L'ospite ha certezza di poter contare sul nostro buon cuore. E la spontanea propensione alla solidarietà nei confronti degli ospiti non dipende dallo stato sociale o dal “posto” occupato in società.

Oddio c'è una certa fetta di personaggi che si è lasciata contaminare dalla materia e prima di portare sollievo con una parola o un gesto a chi ne ha bisogno va a guardare le origini e l'ipotetico vantaggio futuro delle proprie azioni. Ma, ripeto, l'indole meridionale è solare.

Che ben venga la globalizzazione!
Una globalizzazione solidale che annulla barriere territoriali e mentali. Che abbatte gli egoismi e le guerre che ne conseguono.

Stamane ho letto un post di un docente, laureato alla cattolica. Il dott. Sostiene che l'emigrazione maggiore è quella dei giovani che dal sud vanno al nord Italia e che nei prossimi decenni al sud rimarranno i disoccupati e gli anziani.
Fin ora tecnici, studiosi e manichei, moderne Cassandre, hanno tentato di leggere nel futuro basando le loro analisi sulle tendenze e sugli ipotetici profitti dei mercati sorvolando con superficialità sulle ricchezze che la natura ha generosamente elargito.

Che il nuovo anno sia foriero di pace feconda e creativa.

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