Mentre passo in macchina, direzione
Marina di Catanzaro, vedo sul pavimento della pensilina tre persone
stese a terra chiusi nei sacchi nonostante siano le 10 del mattino,
mentre un'altra conserva il materasso incastrandolo tra le assi del
tetto. Qualcun altro raccoglie le sue povere cose e li stiva nello
zaino.
Sono tutti di colore!
E mentre cammino lentamente penso alla
Gran Bretagna che dopo l'uscita dall'Unione Europea decide di gettare
un casino di sterline per impedire ai profughi di entrare nel suo
territorio frapponendo tra sé e loro un muro alto 4metri e lungo
quel tanto che basta affinché nessuno entri senza permesso.
La gran bretagna che di grande, a
questo punto, ha solo l'egoismo, costruisce la grande muraglia a
Calais, sul territorio francese e costerà oltre 2,7 milioni di euro
ai contrubuenti inglesi.
E i francesi? Beh loro danno il
consenso!
Tornando a noi italiani che siamo
pronti a incazzarci se qualcuno tratta male gli animali, prontissimi
a giudicare e condannare alla stessa punizione chi la infligge, verso
il dramma esistenziale dei popoli africani costretti a migrare in
terre inospitali rimaniamo indifferenti.
Paura del diverso? Ignoranza? o misero tentativo di mantenere i piccoli privileggi rimasti? (sempreché si considerino tali)
E a Catanzaro, terra che per la prima
volta ha davanti un simile problema, come reagiamo?
Dopo l'episodio, traumatico per
l'intera comunità, in cui si è saputo dell'aggressione dei due
vigili urbani vittime della squadriglia punitiva composta dai
parcheggiatori abusivi che stazionano nei pressi dell'ospedale civile
del capoluogo, l'insofferenza nei confronti degli estranei è alta.
Specialmente se hanno la pelle di colore.
Intanto l'accampamento provvisorio è stato ripulito. I neri non ci sono più, tornano nell'anonimato sparpagliandosi in città, nel frattempo, le puttane si siedono sul muretto davanti alla stazione ferroviaria di Catanzaro Lido e aspettano...
Intanto l'accampamento provvisorio è stato ripulito. I neri non ci sono più, tornano nell'anonimato sparpagliandosi in città, nel frattempo, le puttane si siedono sul muretto davanti alla stazione ferroviaria di Catanzaro Lido e aspettano...
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