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mercoledì 8 giugno 2016

Sgarbi e i bronzi di Riace

Quante cazzate galleggiano allegramente nella fanghiglia del web? Troppi, e troppissimi (non si dice) sono i cretini che fomentano le provocazioni sterili e infruttuose. Andiamo al punto:
sgarbi e occhiuto

Vittorio Sgarbi già si sente con le chiappe sulla poltrona di assessore nel comune di Cosenza (legittimamente, dopo la mano data) Sgarbi, nei progetti di Occhiuto, si occuperà della valorizzazione del centro storico cosentino.

Ma quanti sventolano le parole provocatorie del critico d'arte si sono chiesti come può trasferire d'impeto degli oggetti storici dichiarati inamovibili?
Sgarbi aveva tentato con l'expo di Milano. Nella sua intenzione c'era di esporre là le due statue bronzee di fattura greca custodite con ogni cautela nel museo di Reggio Calabria.
Si parla dei bronzi di Riace con eccessiva superficialità!


La sovrintendenza e gli organi istituzionali, nazionali e regionali, preposti hanno valutato le probabilità di rischio che i due guerrieri potrebbero incontrare se imballati e spostati dalla stanza, una sala dotata di un particolare sistema di controllo del clima, per scongiurare fenomeni di corrosione. E poggiano, pergiunta, su basi antisismiche realizzate dall’Enea in occasione del rientro dei due guerrieri di bronzo a Palazzo Piacentini (spostati durante la ristrutturazione nella sede del Consiglio regionale) e che per poterli visitare è necessario attraversare due stanze di decontaminazione.

Pur ammettendo che riuscisse nell'impresa, cosa assai improbabile, Sgarbi, al netto delle provocazioni dovrebbe esporre un piano tecnico-scientifico convincente.
Lui, immaginato da Occhiuto, gran maestro di cerimonia per il centro storico, avrebbe la possibilità di tutelare le statue alla stessa maniera?
Il comune di Cosenza possiede qualche locale con le stesse peculiarità del museo di Reggio in cui allocare i due guerrieri assediati dalle polemiche?  

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