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martedì 3 marzo 2015

Decisioni forti. Oliverio incontra i lavoratori

vibo valentia, manifestazione per il lavoro

Su questa vicenda sono disposto ad andare davanti all' Aia, (corte internazionale di giustizia) dice Mario Oliverio a Vibo Valentia. Me ne assumo la responsabilità!


Così si esprime il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, nel corso dell'incontro con i lavoratori dell'ente intermedio, l'ex amm.ne provinciale, alla presenza dell'assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione e del prefetto di Vibo Giovanni Bruno.
Sono in tutto 380 i dipendenti che da giorni stanno attuando un forte protesta per chiedere il pagamento delle quattro spettanze arretrate e che, insieme ai lavoratori delle aziende Gam, Marenostro, Infocontact e Italcementi, hanno installato dei tendoni in piazza municipio a simboleggiare la grave situazione occupazionale in atto nel Vibonese. , e sono lo specchio della Calabria.

Sblocca il turn over negli ospedali di Reggio, Cosenza e Catanzaro per 100 addetti alla sanità per dare ossigeno ai gravi problemi che si sono accumulati e apre il cantiere dell'ospedale di Vibo Valentia per ammodernarlo secondo i criteri voluti dalle recenti disposizioni.

Mario Oliverio commuove per la veemenza che mette nell'esternare i sentimenti suoi e di quanti hanno a cuore le sorti della Calabria. La sua forza sta nel dire con fermezza quello che pensa e cosa può fare per togliere dagli affanni l'ente regione. È deciso! Non intende sottostare alle logiche fallimentari fin qui adoperate che hanno provocato voragini inimmaginabili nel bilancio regionale.
Fa bene a non accettare le decisioni calate da Roma, quindi Renzi o chi per lui. Basta con le nomine ministeriali di emeriti conosciuti che hanno fatto del male alla nazione e alla Calabria.

Lui dice “ci metto la faccia. Se sbaglio, sbaglio io. Voglio essere io a prendere le decisioni per una terra che conosco e scommettere sul futuro di chi governo...”.

Le sfide che deve affrontare sono molte e dai mille volti. Deve fare attenzione. Ma anche se dovesse sbagliare, il posto e il compito dei calabresi onesti è di stare al suo fianco, sorreggerlo moralmente perché se passa inutilmente anche questo momento, per la Calabria non ci sarà futuro.

Vai presidente! Fatti sentire e rendici partecipi delle sfide che incontri. Noi saremo al tuo fianco.

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