"come pietre" gent.le conc.ne M. Iannino |
Parole come pietre. Tra stracci che volano, ruberie e denunce si corre per l'Europa. Sono queste le persone giuste? Si sacrificano per noi o c'è dell'altro?
È difficile, se non impossibile,
lasciarsi prendere dal clima elettorale e parteggiare. Il clima è
incandescente e i leader delle tre forze maggiori, pd, pdl e m5s,
si lanciano accuse al vetriolo. Volano stracci sporchi, molto
sporchi! E non è necessario avere la puzza sotto il naso per
dissentire da certe affermazioni velenose e cattive.
Ma cerchiamo di stare ai fatti!
Ieri sera, con molta professionalità
la giornalista Milena Gabanelli, insieme al suo team, ha fatto
il punto della situazione sull'eredità immobiliare della DC.
Tra intrallazzi e giri di parole è venuto fuori un quadro
allarmante. Da nord a sud sembra che tutti abbiano escogitato qualche
stratagemma per appropriarsi delle sedi dell'ex partito
democristiano.
Qualcuno degli ex dirigenti è sembrato
cadere dalle nuvole e qualcun altro ha parlato di “sacrificio”
personale nell'intestarsi l'immobile che un tempo era sede di partito
comprata e manutenuta coi soldi dei tesserati e dello Stato vedi alla voce finanziamento pubblico ai partiti.
La tresca, come ha affermato uno dei
dirigenti intervistati, è stata necessaria per non pagare i
creditori. NON PAGARE I CREDITORI?!
La Gabanelli, ha sì aperto una
scatola con tantissimi doppifondi. Una di quelle scatole cinesi che
lasciano intendere, a chi vuole intendere, di che stoffa sono fatti i
vari dirigenti politici italiani e quindi il naturale,
conseguenziale, epilogo a cui è destinata la Nazione diretta da simili
soggetti.
Cioè, qua, comunque la si possa
pensare, il giornalismo è notizia, apertura mentale che fa crescere!
Altra cosa sono i talk show
giornalistici che non intendono guastarsela con l'ospite allorché è
un leader pesante e gli si affiancano, a latere, seduti, per via
della spending review(così dice Myrta), su due
poltrone rosse e scomode, dei giornalisti timorosi.
Come altro definire dei giornalisti
loquaci e critici, agguerriti e determinati nei confronti di Grillo
o Renzi ma muti e ossequiosi al cospetto del Nonno che
racconta le prodezze del nipotino seduttore?
Però, in un impeto di giornalismo
puro, qualcuno ha osato ricordare i lunghi anni di governo e le
delusioni per le promesse non mantenute agli elettori ma non le
cazzate fatte ad personam.
Questo secondo modo d'intendere il confronto politico potrebbe essere nell'ordine
delle cose se fossimo nel bar del quartiere a discutere di calcio e
politica....
A proposito, chi consiglia Berlusconi
di portarsi dietro quei fogli bianchi e sventolarli in faccia a
chicchessia? È forse una nuova strategia mediatica gestuale?
Nel frattempo, mentre i ciuchi litigano
le otri si squassano
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