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giovedì 12 dicembre 2013

Letta, fiducia e bon ton

Il Governo Letta ha ottenuto la fiducia dalle Camere. Quindi può portare avanti la sua politica. Le opposizioni devono contestare e proporre correttivi in sintonia con i regolamenti democratici e i giornalisti devono dare notizie degne di essere divulgate e commentate.

Poi, ci sono le immagini eloquenti, che parlano e raccontano quanto si cela dietro la notizia stessa.

E quando si è davanti a certe notizie inevitabilmente gli interrogativi montano.

Il primo interrogativo potrebbe essere:
Può un Premier liquidare i problemi ritenuti marginali perché rivendicati da una minoranza del Paese e bacchettare chi si oppone malamente?

Non dico di essere d'accordo con la strategia violenta dei “movimenti dei forconi” e neanche con l'opposizione fuorviante che c'è in Paese.
Ritengo che in una società democratica ognuno è libero di manifestare in piazza, urlare, starsene a casa o andare ad aprire l'attività commerciale nel rispetto delle libertà altrui.

Ritengo, altresì, che il compito di un capo del Governo debba essere teso al benessere e alla tutela dei cittadini tutti. Che debba risposte argomentate ai facinorosi così da sedare gli animi. Lavorare per far attuare le riforme che da tempo sono spiattellati sui media. Semplificare le modalità di contribuzione economica dei cittadini al buon funzionamento dello Stato.