giovedì 22 ottobre 2020

Calabria, terra mia

Emozionante!


Ho guardato il corto di Muccino forse un po' prevenuto per le critiche negative che mi sono giunte e invece mi sono commosso.


È commovente “spiare” una storia d'amore:

vedere in primo piano l'attualità del presente rappresentata dai giovani innamorati Raoul e Rocio che tornano nei luoghi del vissuto antico. Luoghi saturi di arcaicità ricca di gesti, colture e culture contadine. Vite passate dignitosamente con la coppola e a dorso di mulo a significare quello che fu.

Mi ha suggerito spaccati del vissuto di

Gente che ha sofferto le carestie. Donne e uomini che non possedevano altro che le braccia per lavorare la terra e che a sera si concedevano qualche bicchiere di vino in compagnia.


Contadini, agricoltori che nel piantare un albero proiettavano amore per la progenie. E nel preparare i solchi pregavano affinché il raccolto fosse abbondante. Gente di cuore che seminava tre chicchi di legumi recitando mentalmente: uno per me, uno per il prossimo raccolto e uno per gli uccelli.

Gente ospitale! Con un cuore enorme. che vive una terra magica quanto generosa





Se fossi stato io il regista del corto avrei preferito anziani con la coppola consunta, sporca di terra e sudore. Magari con le toppe ai pantaloni e le camicie sporche di fatica consumate dalle troppe eccessive calzate. Alla maniera neorealista per intenderci. Ma non sono stato invitato io a progettarlo. Perciò va bene così. L'artista, in questo caso è lui, Muccino! E lui ha visto la Calabria così.

E di Calabria e calabresità ce n'è a iosa.

martedì 20 ottobre 2020

Sapranno aspettare?

Giunta Spirlì, che tempismo!


Passato il momento della commozione generale e dopo gli elogi di rito la giunta si riunisce per la prima volta sotto la guida del vice della compianta Jole Santelli.

Da qui in poi fino alla disputa elettorale che vedrà nuovamente alle urne i calabresi la giunta e il presidente f.f. può solo deliberare “urgenze”. E tra le urgenze pare che intitolare la cittadella alla prima donna calabrese che ha guidato la giunta per soli 8 mesi sembra essere una di queste.




Lungi da me polemizzare sulla tempestività dettata dall'emotività del momento. Jole Santelli è stata una meteora! Che, approvazione o meno circa le decisioni e il lavoro svolto in questi pochissimi mesi, ha toccato le coscienze di tutti data la sua giovane età.

Non è il momento, questo, delle polemiche. Ma penso che alla cara e amata Jole avrebbe fatto più piacere se la sua giunta e i suoi amici avessero fatto la prima riunione per questioni più concrete. Non sta a me indicare quali. È compito della Politica individuarli e dare le priorità sempre in nome del bene comune.

Tra l'altro, secondo quanto recita l'art. 1188/1927 Non si può intitolare niente a nessuno se non dopo i 10 anni dalla morte del personaggio pubblico proposto e, comunque, deve essere una personalità che ha fatto qualcosa di eccelso per l'intera nazione.

Ma si può sempre perorare la causa e arrivare al fine ultimo solo dopo la deroga da parte del ministro dell'interno.


Anche se a onor del vero non dispiace il nome “Cittadella” Casa dei calabresi o, più semplicemente, uffici regionali della giunta. Anche perché senz'altro si farebbe un torto a personaggi che davvero hanno fatto la storia. O no?

venerdì 16 ottobre 2020

Raccolta solidale mirata con scarti

Raccolta solidale di vestiti, giocattoli, scarpe &...


Da diversi giorni giacciono a terra cumuli di vestiti, cuscini e giocattoli. Eppure gli addetti allo svuotamento del raccoglitore sono passati diverse volte. Nonostante ciò, i cuscini, che prima erano avvolti accuratamente in imballi dignitosi, rimangono alla mercé delle intemperie e degli animali e forse di qualche buontempone.



La raccolta differenziata, anzi, dedicata ai fini solidali per le persone che ne hanno bisogno sembra non tenere conto delle esigenze per la cura del sonno tanto pubblicizzata in tv ed enfatizzata tra le persone dabbene che si svegliano quasi tutte le mattine col torcicollo o altri dolorini causati dalla postura assunta nelle ore notturne o comunque dedicate al sacrosanto riposo rigenerante. Sarà, come dice quel vecchio detto: “chi dorme non piglia pesci!”, sarà per questo che i “distributori autorizzati” non raccolgono i cuscini? Tanto chi non ha da che vivere dignitosamente e non ha una dimora fissa che se ne fa di un guanciale morbido? A che gli serve se non ha neanche un giaciglio degno di questo termine?


Sarebbe importante sapere...  conoscere le organizzazioni della filiera degli indumenti usati... dove vengono stipati, esposti e donati da chi e a chi. ... vuoi vedere che sono troppo ingombranti? fanno volume negli scaffali e perciò non sono raccolti dagli addetti?

giovedì 15 ottobre 2020

Jole Santelli morta nella notte

Minchia! È proprio vero che le disgrazie non arrivano mai da sole.


Nella notte la Calabria si trova di colpo in lutto: Jole Santelli muore! Stroncata da un malore nella sua casa di Cosenza; trovata senza vita dalla sorella in mattinata.

 



Dispiace! Decisamente è una notizia che lascia senza parole tutti. Sbigottiti! A prescindere dagli schieramenti politici e dalle convinzioni strategiche elettorali, rimane un evento drammatico che, dispiaceri a parte, apre un capitolo inquietante per la Calabria: Nino Spirlì, uomo non eletto ma nominato dalla politica che lavora dietro le quinte, è il nuovo presidente della Calabria!?


I calabresi al risveglio, in questa giornata drammatica, fanno i conti col presente e col futuro. Certo, viste le uscite pubbliche del suddetto signore che assurge per grazia ricevuta ad occupare un incarico così delicato e difficile non si profila niente di buono all'orizzonte per la Calabria, sempre che la politica non abbia uno scatto d'orgoglio e...


Il pensiero va a Jole Santelli, al suo breve mandato, alle pochissime e discutibili azioni amministrative che forse non avranno seguito.

Riposa in pace! E che la terra ti sia lieve Jole, prima donna presidente della regione Calabria.

Noi continuiamo a vivere attenendoci al dpcm governativo sperando in un mondo migliore privo di estremismi partigiani strumentali. Qualcuno, forse, ballerà una tarantella non come esternazione vittoriosa dei propri convincimenti ma come semplice estensione delle tradizioni popolari che affondano nella notte dei tempi del popolo rurale brutio

lunedì 12 ottobre 2020

A proposito dell'obbligo di indossare la mascherina

La scimmia mascherata.


 

È un nuovo essere che si aggira da qualche mese per le strade. Da nord a sud, est e ovest questo strano ma simpatico animale sembra abbia attratto gli interessi del mondo scientifico e politico di ogni paese.

Somiglia vagamente all'homo erectus ma non sapiens un beneamato caxxo e si affida ai sapienti. A tutti quei sapientoni che gli impongono di scagliarsi contro chi non accetta per motivi intrinseci di indossare la mascherina. Alcuni non la possono indossare per lunghi periodi per motivi di salute e ora, dopo la corsa in spiaggia dell'unico essere vivente che stava lì a fare il pieno di iodio, sole e mare, tutti elementi indicati e suggeriti fortemente dai salutisti, ecco l'ultima imposizione; mascherina anche a casa!


Ridicolo!

Non si sta indicando un percorso serio e accettabile scientificamente dalle scimmie sapiens, che anche se primati un minimo di pensiero logico lo macinano, ma si spara a caso a chi terrorizza di più e meglio giovani e vecchi rincitrulliti che sentono il dovere di rimproverare i malcapitati che incontrano.


E che dire poi delle multe salate? I trasgressori saranno multati da 400 a 1000€ e poco interessa alle forze dell'ordine se sono sprovvisti perché lo stato di salute precario non consente l'uso della mascherina mentre passeggiano in luoghi semideserti.

La legge non ammette ignoranza! O porti appresso un certificato medico che giustifichi l'esonero ad indossare la mascherina oppure inizi una fase coercitiva alla libertà.


No! decisamente non è ammissibile! In uno Stato di diritto e dopo decenni di crescita sociale non si può imporre l'uso di uno strumento che chiamarlo placebo è riduttivo.


Mascherine di ogni forgia e fattura decorati coi simboli nazionali e o appartenenze sportive, personalizzate con nomi e disegni sono diventati di fatto un enorme business privo di ogni minimo riscontro scientifico serio.

Mascherine prive di filtri che lascino espellere l'anidride carbonica prodotta dal nostro organismo e che ossigenano i polmoni in modi approrpiati.

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