mercoledì 23 maggio 2012

quando i tecnici soppiantano i politici

E' corretto cooptare tecnici nei governi? 

E quanto queste decisioni rispettano il voto elettorale?

Si fa tanto un gran parlare di democrazia e inviolabilità dei diritti del cittadino, di pari opportunità e quote rosa, di sacralità del voto e del responso delle urne perché rappresenta la più alta espressione della volontà popolare, allora chiedo: se un numero imprecisato di cittadini gareggiano per diventare consiglieri comunali e quindi gregari di questo o quel aspirante sindaco è giusto che il neo sindaco formi una squadra e dia deleghe assessorili a personaggi validi, per carità, che non hanno calcato la scena e non si sono prodigati in estenuanti e appassionate battaglie?

Cioè. Si può comprendere e accettare la cooptazione di qualche esperto di comprovata abilità in un certo campo di studi. Si può anche concepire la sana pressione di un partito o parte di esso che mira ad avere peso nella gestione della cosa pubblica nel pieno rispetto del voto che la cittadinanza ha espresso liberamente, ma qui, convenevoli a parte e smentendo i partiti e le associazioni che plaudono per la quota rosa della neonata giunta Abramo, di fatto, con la proclamazione dei “nominati” ancora una volta si evince disprezzo per i cittadini e assenza di autonomia.
Non si possono cambiare i giocatori e le carte in tavola dopo la vittoria. Altrimenti che senso ha una gara che vede impegnate 700 persone, in lizza tra di loro, per ricoprire la carica di consigliere e forse di assessore? A questo punto sarebbe più logico votare direttamente il sindaco e sperare che scelga con oculatezza i componenti della squadra, una volta eletto.

quello che l'Italia (non) ha

Saviano 300.000€; Fazio 500.000€ per spiegare “quello che (non hanno)” in un programma televisivo andato in onda qualche giorno addietro sulla 7, emittente del gruppo telecom, in vendita, pare per i troppi debiti accumulati ai quali si aggiunge il flop dei due amici Saviano/Fazio.

A scanso di equivoci dico subito
Quello che non ho io:
di sicuro, l'accidia, la superbia e l'invidia. Magari un po' di lussuria ma non l'avarizia, anche se qualcuno forse confonde il rispetto per il denaro guadagnato e quindi la parsimonia nello spendere le finanze in cose inutili.
leggio, courtesy M. Iannino, 2012

So ragionare, discernere tra il bene e il male e tra i due scegliere senza tentennamenti! Differentemente da chi sa vendere bene parole e fumo al miglior offerente!
E forse proprio qua sta il male!
Ma come si fa a stare zitti davanti alle corbellerie madornali e all'insipienza di chi dovrebbe guidare la società?
Ormai siamo in una fase dove conta più il vestito che chi ci sta dentro! E basta scrivere o dire quattro cazzate credibili, ancora meglio se drammatiche, per diventare un simbolo popolare ed essere ricercati nei salotti televisivi e persino nelle liste dei partiti.
Stessa cosa vale nel campo della cultura!
In politica, poi, non ne parliamo! Sarà per questo motivo che gli schieramenti politici propongono ai personaggi pubblici con un certo seguito di candidarsi nelle liste piuttosto che cambiare strategia politica come chiedono gli iscritti e i simpatizzanti?
E cioè: un buon governo (che rispetti l'intelligenza dei cittadini).


Catanzaro, Abramo nomina Assessori Esperti

Dài adotta un politico!

E dopo Napolitano, che ha affidato completamente il governo nazionale a dei professori universitari, che a loro volta si sono avvalsi dell'esperienza dei dirigenti di alcuni ministeri per risanare l'Italia, la formula tecnicista è stata adottata anche nel municipio catanzarese dal nuovo sindaco Abramo.

Sergio Abramo come Giorgio Napolitano?
No! semplicemente perché, come spiega il neo sindaco, non ci sono soldi e quindi non potendo reclutare tecnici li mette direttamente a dirigere alcuni assessorati chiave al posto dei politici eletti nell'ultima sofferta tornata elettorale.
E pensare che qualcuno, secondo quanto emerge dal casino provocato in città e del quale si sono interessati la digos e la commissione elettorale guidata dal magistrato Domenico Commodaro, sperava in chissà quale poltroncina adagiare le terga.
Ma il sindaco ha aggirato strategicamente gli ostacoli! Ha tenuto per sé le deleghe importanti; ha invitato(?!) alcuni esperti d'indiscusso valore e dato la supplenza alla fascia di sindaco al dottor Esposito che siede al vertice della incasinatissima “fondazione Tommaso Campanella” assurta agli onori della cronaca dal reportage di Riccardo Jacona di qualche anno addietro.

Che altro dire? Speriamo bene! E nel frattempo, adottiamo un politico senza poltrona. È un segno di alta civiltà che serve a smentire le accuse mosse dai politici ai cittadini arroganti, contagiati dai leader dell'antipolitica e, quindi, qualunquisti.

martedì 22 maggio 2012

Giunta Abramo, 50% donne e qualche tecnico

CATANZARO, VARATA LA GIUNTA ABRAMO.

9 assessori, per metà donne e tra queste alcune figure tecniche vicine al PdL.


Questa la giunta di Sergio Abramo:
vicesindaco con delega alla Cultura, Baldo Esposito.
Assessore al Bilancio, Filippo Mancuso.
Vincenzo Belmonte, ex dirigente comunale, guiderà il settore Lavori pubblici;
Stefania Logiudice all’Urbanistica;
Massimo Lomonaco, assessore al Traffico e al Personale.
Patrizia Carrozza, componente dell'ufficio di gabinetto del ministero della pubblica istruzione Mariastella Gelmini, assessore tecnico dell'Istruzione.
Alle Politiche sociali, Caterina Salerno;
Domenico Concolino, delega a Turismo e sport.
Rosanna Rizzuto, dirigente ASP, assessore a Servizi anagrafici e politiche sanitarie.
Abramo ha tenuto per sé alcune deleghe, tra cui quelle al Coordinamento delle partecipate, all’Ambiente, ai Rapporti con l’università, alla Polizia municipale, alla Protezione civile e alla Comunicazione istituzionale.
E' una giunta - ha detto Abramo, durante un'improvvisata conferenza stampa - con molti tecnici ed il 50% di donne. Ho voluto accelerare i tempi - ha spiegato - perché' avevo bisogno di una squadra che mi aiutasse ad affrontare i tanti problemi della città"

Buon lavoro alla neo giunta Abramo!

sabato 19 maggio 2012

a Melissa Bassi, alle vittime della pazzia umana

L'indignazione corre sul web. I social net sono pieni di rabbia per l'esplosione avvenuta stamattina difronte alla scuola brindisina dove ha perso la vita una ragazzina di sedici anni e ferito l'intera nazione. Una bambina, tutto sommato, che aveva ancora chissà quanti traguardi da raggiungere.
Il suo profilo si fb mostra la foto di un angelo dalla dolcezza infinita e dal volto pulito, sereno, illuminato dal sorriso che è un inno alla vita!
La vita di Melissa, purtroppo, interrotta bruscamente in una normale mattina, mentre aspettava con le amiche il suono della campanella per entrare a scuola, sedersi al solito banco, sorridere, combinare qualche marachella e iniziare le lezioni come sempre, fino al giorno prima, nell'attesa del tempo per le cose da grandi: un lavoro, la famiglia e le preoccupazione per le insicurezze dei figli che sono state anche sue molti anni prima.

Qualcuno ha deciso di troncare, recidere di netto le aspettative e i sogni di chissà quante ragazze.

Chi e perché ha costruito la rudimentale bomba?

Alcune fonti, per le modalità, escludono la matrice mafiosa nonostante la deflagrazione sia avvenuto nei pressi del tribunale e una scuola intestata alla moglie di Giovanni Falcone.
È forse frutto di qualche pazzo?
Se è così, avremmo a che fare con un pazzo lucido che ha nozioni tali da permettergli di costruire una bomba rudimentale e farla esplodere in un'ora prestabilita, quando, appunto sarebbero arrivati i pullman con gli studenti dai paesi della provincia di Brindisi. Insomma una testa di cazzo che voleva avere il suo momento di gloria come quel tale norvegese Anders Behring Brevik che ammazzò a colpi di mitra i giovani socialisti riuniti per la scuola estiva sull’isola di Utoya?

Se è così, allora dobbiamo interrogarci tutti, capire dove abbiamo sbagliato e cercare di rimediare ripensando insieme la vita.  

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