venerdì 4 maggio 2012

gli abusi della grande distribuzione alimentare

A proposito dei ticket pasto aziendali. (che tra le altre cose è stato decurtato dalle manovre di Monti)


È commovente sapere di essere nei pensieri dei capitani delle grandi distribuzioni. Certo, la consapevolezza di essere osservati e catalogati, inorgoglisce!, esalta sapere che loro pensano a noi e studiano notte e giorno per tutelare i diritti dei consumatori. Come ad esempio prevenire il furto della card o del blocchetto dei buoni pasto. E quindi esibire i documenti personali come alla frontiera per la modica cifra di un ticket pasto.
Come spiegare altrimenti il geniale modulo donato dalla cassiera insieme allo scontrino?
Nel modulo si richiedono: generalità complete del titolare e di chi ne fa le veci ed eventuale delega a corredo dei buoni pasto usati per fare la spesa nel supermercato!
Poi c'è, invece, il supermercato che non accetta i buoni a copertura dell'intera spesa ma solo al 50% dell'ammontare totale dello scontrino oppure chi ne incassa uno solamente a prescindere.

Insomma, chi ancora ha la fortuna di lavorare e matura il buono pasto (tassato a tutti gli effetti perché fa reddito) si trova a dover affrontare una giungla di piccoli ma spiacevoli contrattempi imposti dalle varie direzioni dei supermercati (sidis, conad, despar, interspesa).
Ora, è bene specificare che:
Il buono pasto, come accennato, è un diritto contrattuale erogato dall'azienda e serve al prestatore d'opera per consumare il pranzo nella mensa aziendale oppure, a discrezione del lavoratore, nei locali affiliati.
Le affiliazioni sono concesse a ristoratori e negozianti che istruiscono una richiesta specifica alle aziende che utilizzano questa forma contrattuale.

Concludendo, a quale proposito gli uffici amministrativi dei supermercati operano le discriminazioni accennate? E perché si deve compilare e consegnare con faciloneria una “scheda con i dati personali” pena la mancata accettazione dei ticket nelle casse sidis catanzaresi?

giovedì 3 maggio 2012

l'urlo di Munch a New York batte tutti

New York;  Sotheby's asta record: L'URLO di Munch a 119,92mln$
L'ossessione di Munch raggiunge quota 119,92milioni di dollari in soli dodici minuti!, il battitore concede “l'urlo”, uno dei quattro della serie dipinta da Edvard Munch, ad un ignoto collezionista intervenuto telefonicamente all'asta newyorchese, da Sotheby's. Qualcuno pensa si tratti della figlia dello sceicco del Qatar, reginetta internazionale dei collezionisti d'arte.

Starno epilogo per un artista della caratura di Munch con la fama di misogino.
Malgrado il suo fascino, Munch, ebbe un rapporto difficile con le donne e “il Bacio” del 1895, una puntasecca di 119,5x118,5 cm custodita nel Nasjonalgalleriet di Oslo, testimonia la sua visione del rapporto tra maschio e femmina; qui, la donna, sembra assorbire, attraverso il bacio-amplesso, l'energia dell'uomo, attimo pericoloso per l'identità maschile.
Ma non per questo Edvard evitò di formare una famiglia.
All'età di cinque anni vide morire la madre di tubercolosi e da lì a poco perse anche la sorella maggiore nello stesso modo. Suo padre, medico, ossessionato dalla religione, morì quando Munch aveva diciotto anni. Edvard Munch non volle sposarsi per non trasmettere ai figli la tendenza genetica della malattia fisica e mentale. “Malattia e pazzia furono gli angeli custodi della mia culla”, dichiarò a proposito della sua infanzia. Il suo stile di vita, fatto di vagabondaggio e notti insonni, alcool e super lavoro, nel 1908, gli provocò una crisi nervosa che determinò il suo ritorno a Oslo dove visse fino alla sua morte.

Perfezionista, tormentato dalla costante incapacità di optare scelte definitive, ha realizzato diverse variazioni dello stesso tema con tecniche differenti: olio, tempera, xilografia, acquerello. Perciò esistono quattro copie de “l'urlo”; una, eseguita a tempera e pastello su cartone 91x73,5cm, si trova nella Nasjonalgalleriet di Oslo. Pare che il devoluto della vendita serva per la costruzione di un museo in Norvegia dedicato a Munch, anche se esiste dal 1963 il “Munch Museet”, imponente contenitore di migliaia di quadri, grafiche e sculture lasciate alla città di Oslo dall'autore.


mercoledì 2 maggio 2012

balli e canti per esorcizzare le paure del futuro

Feste Sinistre


Dal dito medio in marmo di Cattelan a quello sintetico di Caparezza cambia qualcosa, dal punto di vista allegorico?

Roma, piazza S.Giovanni,festa dei lavoratori. Caparezza e il dito medio di Galileo
A parte i luoghi dell'esposizione, quello di Cattelan, statico, in piazza affari a Milano e quello di Caparezza, ballerino, sul palco della festa del primo maggio nella piazza di San Giovanni a Roma, il significato rimane tutto intero!
La semplice metafora racchiusa nel gesto sembra rafforzarsi in questi giorni di grama per il lavoro e i lavoratori. Eppure, nonostante il lavoro non esista più e con esso i salari le pensioni e la dignità dei lavoratori che hanno perso, o mai trovato, un impiego remunerato ancora si fa festa.
Si balla e si canta. Forse per assecondare la saggezza antica di chi sosteneva che “core allegro Dio l'aiuta!”.

Anche Catanzaro ha la sua piccola festa il 3 maggio nel quartiere Corvo, precisamente nel piazzale del palazzetto dello sport: il candidato sindaco Salvatore Scalzo incontra i cittadini in vero stile “festa dell'unità” con cena sociale e tarantellate.

Il frastuono scialereccio, sinistramente coercitivo per la morte delle conquiste civili, ci sta spegnendo la scintilla dell'intelletto lentamente, mentre sorridiamo contenti, belando fiduciosi.

martedì 1 maggio 2012

Creatività, il gioco dei grandi

come inventare una storia osservando la realtà:

Malafemmina.

courtesy Mario Iannino, "il gioco dei grandi" part.
Coordinato intimo. Body... Totale cinquantamila e ottocento lire.
Se paga la merce possiamo chiudere un occhio, signora. Altrimenti siamo costretti a sporgere formale denuncia!
Il signore dietro la scrivania parla sommessamente. Ancora non ha fatto il callo.
E nonostante la lunga esperienza maturata nel campo della sicurezza aziendale ogni qualvolta becca un ladruncolo cerca di recuperare il giusto dovuto.
Non ho una lira! Che vi pare che mi piace rubare la biancheria intima nei supermercati? La colpa è di quel miserabile di mio marito che non mi dà una lira! -risponde piagnucolando la donna-
vedete, -continua tra le lacrime- non posso fare neanche la ceretta all'inguine!
Che vi posso dare? Sono una mamma disperata che non ha niente se non se stessa... posso offrirvi..
Ma che dice Signora! La smetta! Tiri giù la gonna e si copra!
Però... -sussurra il collega- la roba l'abbiamo recuperata. Poverina. Non vedi come trema. Evitiamole la vergogna... magari... 'na bottarella...
Grazie agente, perdonatemi non accadrà mai più vi prego qualsiasi cosa ma non denunciatemi...
Che dici sei pazzo!- risponde l'anziano vigilante- vada signora vada ed eviti altre fesserie.

Anto' ma hai visto che pezzo di gnocca? E quando ti capita più una come questa? Tu fai quello che vuoi, io... Ma non dire stronzate! Vai a lavorare! Oh Anto' si è offerta lei pare che gliela consumiamo! Ancora? Vai a fare il tuo dovere!
Il giovane esce sbattendo la porta e osserva oltre le vetrine. La donna dai capelli corvini è ancora là. Fa un giro e le si avvicina.
Ancora qua? Sì s' no no è che devo temporeggiare. Aspetto che mio marito esca dal lavoro ma se volete me ne vado! No può stare ma mi raccomando... mi tolga una curiosità: davvero lei prima...
Il vigilantes conclude la frase con una mimica abbastanza eloquente.
Beh, a mali estremi... Ma lei è una bella donna, perchè si butta giù così?
Eh, che ne potete sapere voi! La mia vita è un calvario.
Io mi chiamo Luciano e tu? Rosita.
Senti Rosita che ne dici se ci vediamo fuori, stasera dopo la chiusura? Nooo e che gli dico a mio marito? Che scusa gli caccio?
Allora domani? Alle 10, ti và? Nnn non loso... non è che dopo quello che è successo pensate che io sono una donna facile.
Nooo per carità. È che vorrei conoscerti meglio. Che so, magari diventare amici, aiutarti.
Sì sì lo so come voi uomini volete aiutarmi. Ma se è solo quello che vuoi... comprami quel coordinato e... ci vediamo domani alle dieci!

fine prima parte.


meno parole e più fatti!

Nell'aprire i quotidiani le sorprese non mancano! Ci si accorge che chi ha suggerito ai vari ministri economici le leggi sta lì da oltre 15 anni e che lascia l'incarico di tecnico per coprire quello di sottosegretario del tesoro. Parliamo di Piero Giarda!

“Piero Giarda, secondo alcuni, è il miglior esperto italiano di finanza pubblica: per 15 anni ha presieduto la Commissione tecnica per la spesa pubblica, e l'ha abbandonata solo per fare il sottosegretario al Tesoro, negli anni cruciali della corsa all'euro (dal 1996 al 2001): prima col Governo Dini, poi col primo Governo Prodi, col primo e secondo Governo D'Alema e infine col Governo Amato. Gran sacerdote di tante leggi di bilancio, si è guadagnato il rispetto bipartisan dei parlamentari presso i quali era delegato a difendere e discutere la Finanziaria di turno. Se c'è qualcuno che conosce ogni vite e ogni bullone della spesa pubblica italiana, compresi i barocchi passaggi fra competenza e cassa, le matasse ingarbugliate della Tesoreria e i labirintici sentieri delle finanze comunali, provinciali e regionali (responsabili per più della metà della spesa), è lui. Questa spending review, per quel che riguarda l'analisi, è semplicemente un aggiornamento delle consorelle del passato: studi pregevoli che ci ripetono tante "storie dell'orrore". Il costo annuo per abitante della prefettura è di 40 euro a Isernia e di 3,90 euro a Milano, in Sicilia c'è un carcere con 32 secondini e 24 detenuti, (...)

Cosa si può dire a Giarda e&C? Meglio non commentare!

Nell'universo blasfemo degli uomini altri luoghi comuni ci ricordano quanta materia ricopre la pelle e lo spirito.
Una materia inspessita dalle parole e non dai fatti. Dal dileggio e non dai meriti.
Nel caos mediatico la cosa che lascia maggiormente sbalorditi è la pubblicità. Il mercato delle idee che invoglia a fagocitare qualsiasi prodotto; dalla carta igienica al lassativo,che spiazza quanti legano l'immagine dell'uomo Ratzinger, riprodotta sulla testata giornalistica per pubblicizzare gli studi del teologo, alla figura di guida spirituale della santa romana chiesa.
Joseph Ratzinger come Vito Mancuso?

Post suggerito

Un salto in Calabria

  La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto