giovedì 1 aprile 2010
passione politica e socialità
Non è vero che la gente è disattenta alle questioni della politica! Lo dimostrano le visite sul blog: oltre 1000 in un giorno. Tutti interessati a conoscere nomi e suffragi in elenco che indicano persone e coalizioni pronti a gestire la Calabria per i prossimi cinque anni.
Partiti e uomini alla linea di partenza, dunque, promotori di campagne politiche salvifiche, durante la chermesse elettorale, e ora attenti guardiani nelle assegnazioni delle deleghe che saranno attribuite, secondo una logica consolidata, in relazione al peso politico ed elettorale territoriale del personaggio in lizza.
Conoscendo le caratteristiche dei personaggi, esperienza politica e professionale, radicamento sul territorio, cultura e sensibilità, si potrebbe tentare un azzardo e valutare, secondo i parametri spartitori della politica e con un occhio rivolto al territorio, l’assegnazione delle deleghe ma senz’altro sarebbe un azzardo davvero! Spesso i criteri politici non collimano con il senso comune popolare tant’è che i mali atavici della Calabria e dell’Italia intera non sono stati ancora debellati e neanche attenuati. Anzi, tutt’altro! Il malumore popolare cresce ogni giorno di più. Aumenta a vari livelli; negli occupati e nei disoccupati, nei giovani e nei genitori. È una condizione esistenziale concreta, un’inquietudine generalizzata alla quale sono chiamati a dare soluzioni gli eletti dal popolo!
Le sensibilità ci sono nel consiglio regionale calabrese.
Auguriamo loro buon lavoro e speriamo bene!
mercoledì 31 marzo 2010
amore e creatività
Amore come creazione
La creazione è strettamente correlata alla nascita di qualcosa di nuovo; qualcosa che prima non esisteva; qualcosa che migliora la vita dal punto di vista emotivo e qualitativo.
La figura creativa per antonomasia è la donna fertile che, come madre terra, dà vita a un nuovo essere, lo fa germogliare e lo segue sempre finché ha forza e vita per prendersene cura. Fino a quando non dovrà, lui stesso, il nuovo, essere fruttifico per gli altri. Ma spesso si dimentica il vero senso della vita e qualcuno crea falsi miti, false ideologie e false operazioni culturali che sortiscono in politiche dannose per la crescita intellettuale della comunità.
Infatti, non arrivano buoni esempi dalla società che si riflette nei mass media. Le notizie, ma anche gli spettacolini leggeri evidenziano un solo punto: la supremazia individuale dell’uomo amplificata da chi gestisce il palinsesto. Persino i risultati delle recenti competizioni politiche sono sbandierate ad uso e consumo delle parti: hanno vinto tutti! Tutti hanno ragione!
Il dato reale consiste nell’implosione della politica, del pensiero politico svincolato dalla morale comune e dalla visione ideologica della politica stessa. Una politica che sappia gestire i cambiamenti sociali, le implementazioni tecniche/scientifiche, insomma una classe politica intellettualmente pura al servizio della gente.
martedì 30 marzo 2010
consiglieri eletti regione Calabria 2010
Ecco come si compone l’assise regionale della Calabria dopo le elezioni del 28 e 29 marzo 2010 che hanno decretato la vittoria di Giuseppe Scopelliti, candidato del centrodestra alla carica di presidente.
Il Consiglio regionale della Calabria, è composto di cinquanta seggi, secondo le ultime modifche che regolamentano le leggi di voto regionale, da suddividere tra le coalizioni.
Secondo il sito ufficiale della Regione, che ha gestito direttamente la raccolta dei dati, gli eletti sono:
per Italia dei valori, che sosteneva la candidatura di Pippo Callipo, risultano eletti Emilio De Masi (1.673 voti); Domenico Talarico (4.669) e Giuseppe Giordano (2.279).
Per la coalizione di centrosinistra:
Rifondazione comunista e Comunisti italiani Antonino De Gaetano (8.765) e Ferdinando Aiello (3.958);
Autonomia e diritti: Loiero presidente uscente, Francesco Curcio (2.578), Antonio Vincenzo Ciconte (6.428), Antonio Francesco Rosario Mirabelli (4.374) e Mario Franchino (3.220);
Partito democratico: Bruno Censore (8.164), Francesco Sulla (4.420), Antonio Scalzo (11.109), Peppino Vallone (4.198), Demetrio Battaglia (9.710), Giuseppe Bova (8.770), Nicola Adamo (8.951), Sandro Principe (8.763), Carlo Guccione (7.527), Mario Maiolo (6.320).
Per la maggioranza di centrodestra sono stati eletti:
lista Insieme per la Calabria Giulio Serra (5.878) e Antonio Rappoccio (3.726);
Udc: Alfonso Dattolo (3.484), Francesco Talarico (8.473), Francescantonio Stillitani (3.747), Pasquale Maria Tripodi (10.393), Michele Trematerra (10.729), Gianluca Gallo (5.494);
lista civica Scopelliti presidente: Francesco Pugliano (6.904), Giovanni Emanuele Bilardi (8.123), Claudio Parente (3.946), Candeloro Imbalzano (4.780), Salvatore Magaro' (4.948), Piercarlo Chiappetta (4.072);
Popolo della libertà: Nazzareno Salerno (6.224), Pietro Aiello (10.405), Domenico Tallini (8.773), Salvatore Pacenza (3.399), Giuseppe Gentile (14.310), Antonio Stefano Caridi (11.215), Santi Zappala' (11.078), Francesco Morelli (13.211), Giuseppe Caputo (10.430), Alessandro Nicolo' (8.082), Giovanni Nucera (7.717), Luigi Fedele (7.671), Gianpaolo Chiappetta (7.174), Giuseppe Morrone (6.916), Fausto Orsomarso (6.795).
Giuseppe Scopelliti è il nuovo presidente della Calabria
Qualcosa non quadra: Scopelliti 60% e Loiero 30% in Calabria. Banalissimi numeri che danno contezza della decisione degli elettori di bocciare Loiero e promuovere Scopelliti a presidente della regione. Eppure il capo ufficio stampa di Loiero aveva espresso una previsione positiva che, tutto sommato ci poteva stare viste le difficoltà oggettive esistenti nel territorio calabrese.
L’enorme divario tra i due contendenti lascia intendere che neanche la coalizione ha appoggiato il presidente uscente tant’è che Scopelliti nel ringraziare gli elettori ha enfatizzato la quantità dei voti disgiunti che gli hanno permesso la vittoria incondizionata sull’avversario politico.
L’elettorato(?) ha voluto cambiare, ha acclamato con forza il sindaco di Reggio Calabria a presidente della regione.
Ora non resta che aspettare e vedere se realmente le accuse esternate in campagna elettorale si trasformeranno, nel prossimo futuro, in proposte concrete atte a recuperare i mali che secondo lui avrebbe partorito la cattiva gestione di Loiero e della sinistra.
Buon lavoro Presidente Scopelliti!
lunedì 29 marzo 2010
sfiducia: meno 9% di affluenza alle urne rispetto alle regionali del 2005
La demotivazione, anzi la sfiducia nei confronti degli uomini che hanno gestito la nazione è lampante: meno il 9% rispetto alle regionali del 2005 nella prima giornata elettorale! Oggi alle 15 i seggi saranno chiusi come da regolamento e inizierà lo scrutinio elettorale accompagnato dai soliti caroselli di cifre, priezioni e esternazioni incuranti degli umori reali del paese.
Gli italiani soffrono di un male generato dall’insipienza di chi avrebbe dovuto governare cultura e lavoro, giustizia e educazione, giacché eletti democraticamente tra gli scranni istituzionali o già alla guida d’imprese. Il ruolo, loro assegnato, li rende moralmente responsabili del futuro lavorativo ed economico delle famiglie e dei cittadini che vivono in Italia. È inammissibile per un governo attento alle necessità del territorio lasciare l’assoluta libertà gestionale di aziende ad avventurieri privi di scrupoli che chiudono attività lavorative sane dal punto di vista produttive ed economiche per trasferirle nei paesi poveri così da guadagnare di più grazie al basso costo della mano d’opera e agli incentivi statali che questi governi offrono.
A questo punto è opportuno ricordare che salvo pochissimi casi in Italia nessuno, prendendo come riferimento il dopoguerra, avrebbe potuto fare impresa e arricchirsi senza gli aiuti dello Stato. Tutti, grandi e piccoli imprenditori devono la loro ricchezza a leggi o favori delle lobby che hanno dirottato e impegnato i capitali comuni nelle varie operazioni produttive. Ciò ha fatto sì che crescesse anche l’Italia; ha dato la possibilità a chiunque di sperare nel futuro, fare qualche cambiale per acquisire la macchina o la lavatrice, il televisore, i mobili, accendere un mutuo per comprare casa, ma se manca la certezza del lavoro a che servono gli incentivi statali? Come può la gente procurarsi i soldi per campare?
Sarei veramente grato se i signori della politica rispondessero con i fatti a queste semplicissime esigenze!
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