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lunedì 15 luglio 2024

Di necessità virtù

 


Diritti. Abuso d’ufficio. Tutele. Proprietà.

Tutti temi di attuale impellente necessità visti da ottiche diverse.

Per certuni il diritto come le altre tematiche accennate sono considerate tali in base alle personali necessità. Quindi il diritto di vivere un’esistenza serena affrancata dai soprusi altrui è un’esigenza condizionata da fattori contingenti. Diritto di lavorare. Diritto di cibarsi, crescere, fare esperienze, studiare, abiurare tutte le forme di violenza, guerra militare in primis e psicologica, diritto di vivere in ambienti sani e in armonia con la natura, così come pensati e incisi nella carta dei diritti e nella nostra carta costituzionale è diventato impensabile. Sarà per questo motivo che molti si rifugiano nelle bolle virtuali delle piattaforme?

La guerra è distruzione! Sempre. Comunque la si intenda. Non esiste una guerra di difesa. L’uso della forza è sempre un abuso.

In medio oriente continua la strage dei palestinesi nella ormai inesistente striscia di Gaza ridotta ad un cumulo di macerie dalle bombe di Netanyahu. L’esercito israeliano continua a decimare civili rincorrendo i capi di hamas. L’oscurantismo cerebrale sta diventando un morbo. Il nemico politico non è l’interlocutore con cui confrontarsi dialetticamente per superare visioni differenti ed arrivare ad una sintesi per il bene della società. No! Si pensa, come ha già fatto qualcuno condannato dalla storia, di punire per educare. Ma non funziona così!

I confini mentali costruiti e rafforzati attorno alle sovrastrutture manichee che definiscono il buono e il giusto sono l’antitesi alla pace sociale voluta dai popoli.

Gli abusi sono generati dalla cattiva visione dello stato di diritto. E l’abuso d’ufficio, anche se esercitato in buona fede, è un dato da correggere non da tutelare.

Infine, la proprietà recintata e reclusa e inibita agli indesiderati!

Cos’è la proprietà privata se non una possibilità negata ad altri di poter vivere i medesimi benefici del bene privatizzato?

La necessità fa l’uomo ladro. Recita un adagio popolare. E anche se ruba o deroga alle regole sociali, o peggio annienta vite umane per sue presunte convinzioni e necessità è passibile di castigo… un castigo mirato alla rieducazione delle regole etiche innate che regolano i cicli vitali dell’universo

sovvertire quindi l'adagio trasformandolo in: di necessità virtù

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