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sabato 12 giugno 2021

Grazie!

Qualcosa si muove; qualcosa che ha del moto proprio cattura l'attenzione. Distoglie dai cupi pensieri. E sembra essere un presagio bene augurante foriero di buone notizie.



Tra il verde ben curato che lascia intendere un universo fatto di studi e ricerche per migliorare la qualità della vita le isole circoscritte dal classico cordolo cementizio e punteggiate da cespugli di splendide rose e da magnifici rigogliosi alberi c'è vita.

Dentro quest'oasi “innaturale” che quasi si scontra con la realtà ossessionata dal profitto materiale

animali timidi come i conigli e gli uccelli vivono indisturbati e ne hanno fatto casa.

E dentro i building c'è chi si prodiga a correggere e intervenire chirurgicamente per salvare vite.

Il rigore scientifico protegge pazienti e accompagnatori che pur tenuti fiori dagli edifici per ovvie ragioni di ordine sanitario sono costantemente informati sull'andamento dei familiari in cura.

In Humanitas Nel quieto e ordinato via vai di gente giunta lì per lenire sofferenze e trovare soluzioni ai malesseri le divise del polo sanitario si mescolano e infondono sicurezza agli astanti.

Il variegato habitat composto da indumenti multicolor e i batuffoli vestiti di pelo e piume intessono quel muto indistinto legame che intercorre tra gli esseri terreni e il mistero supremo cantato da poeti, artisti e mistici.


Il batuffolino indistinto saltella come fosse spostato dal vento. Lo prendo come un segnale positivo. Un sussurro inafferrabile. Una sorta di messaggero delle anime buone concretizzatesi per lenire le sofferenze nel purgatorio terreno sui prati dell'oasi sanitaria d'eccellenza in Rozzano

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