Trovarsi davanti a un bivio senza segnaletica, navigatore o una semplicissima bussola diventa difficile per chiunque sapere quale direzione prendere.
Orientarsi nel buio è difficilissimo per chi non ha l'esperienza e la tecnica dei ciechi.
I governi si sono travati davanti a una situazione analoga. Nessuno conosceva le caratteristiche del morbo che attacca l'organismo umano e gli toglie il respiro. E nei casi con regressi importanti dal punto di vista sanitario conduce alla morte per soffocamento.
Simile a una devastante broncopolmonite il virus covid-sars19 dopo un tempo lunghissimo in cui tutti, terrorizzati, abbiamo tentato di porre rimedio ancora domina le scene decisionali della politica e le ricerche degli scienziati.
I farmaci se pur con qualche effetto collaterale sembrano avere assolto in parte allo scopo.
In parte perché, stando alle cronache, non sono scudi definitivi contro il virus.
Il terrore è peggio del virus.
Le continue discussioni sui mezzi di comunicazione di massa fanno vedere una classe politica inadeguata e litigiosa. Giornalisti al seguito fanno la ruota attorno e enfatizzano le dichiarazioni insensate di chi vuole aprire e chi ancora invita alla cautela.
Cautela e speranza, però, fanno il paio con libertà! Una libertà consapevole della libertà altrui. Atteggiamento che, senza le dovute tutele scientifiche, non può imporre dubbiose panacee alle popolazioni.
In questo lasso di tempo le abbiamo escogitate e subite tutte! Chi si è isolato e chi sta in casa coi familiari in allerta e persino con la mascherina disinfettando continuamente ogni oggetto. Alcune categorie produttive hanno schermato il loro perimetro d'azione col plexiglas e termometro digitale all'ingresso e disinfettante a fiumi.
Che aggiungere sui presidi medici suggeriti? Mascherine, guanti, tute, calzari e i metri di sicurezza da mantenere tra le distanze interpersonali?
Adesso vogliono imporre anche la schedatura!
Come se le limitazioni alla libertà personale di ognuno non fosse già compromessa e condizionata dal terrorismo psicologico soffiato e urlato dappertutto.
Televisioni, telegiornali, trasmissioni politiche e d'intrattenimento hanno notizie e gossip sui numeri, sulle case farmaceutiche, sui decessi, contagiati e tamponati. Le nostre abitudini sono cambiate. Condizionati dalla pandemia siamo simili a morti che camminano. Morti viventi nell'attesa del miracolo.
L'esposizione mediatica dei politici che parlano al microfono mascherati sono patetici! Ma forse per loro è un atteggiamento educativo nei confronti dei sudditi. A quando un microchip sottopelle che monitora ogni spostamento?
Fantasie a parte. Bisogna agire con oculatezza senza carte verdi su cui apporre i nulla osta vaccinali, i tamponi, le quarantene, le convalescenze, perché siamo presenti sui server degli Stati e siamo monitorati in ogni spostamento.
Basta così!
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