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domenica 26 aprile 2020

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Coronavirus e psicosi.


Perché gli esperti chiamati a gestire l'emergenza covid19 insistono con l'app “immuni”?

Ieri, durante la trasmissione di Lilli Gruber, gli ospiti invitati a chiarire gli aspetti sulle necessità sociali dell'app non sono stati convincenti. I motivi sono diversi. Privacy a parte, che comunque non è da sottovalutare se consideriamo l'alta perniciosa invadenza di un meccanismo che spia le abitudini di vicini di casa, conoscenti occasionali e non.

Persino il buon Dio, che ci ha creati, ha lascito la libertà di scegliere a ognuno di noi cosa farne della nostra vita. Il cosiddetto “libero arbitrio” rende consapevoli delle libertà d'azione e di pensiero! ma pare che non tutti capiscano e apprezzano il dono.

Non intendo fare un trattato sulla necessità scientifica suggerita dagli “esperti” chiamati al capezzale di una società che annaspa l'aria guardando ai profitti mancati e che si perdono a causa dell'isolamento forzato.

Troppe trasmissioni, troppe parole. Troppe eccessive cazzate attorno all'emergenza coronavirus!

È necessario assumere atteggiamenti più idonei. Decorosi e rispettosi della gente. Parlare meno e impegnarsi di più sul fronte della ricerca scientifica. E togliere definitivamente dal vocabolario l'idea di ipotetiche schedature elettroniche.

Pensiamo, invece, a migliorare la qualità della vita per chiunque viva in Italia, Europa, Mondo! Il terzo mondo; l'Africa e le popolazioni che vivono tra i rifiuti.Persone rese schiave dalla protervia di pochi. e dalla dittatura dell'economia pilotata.

È vero! Siamo continuamente tracciati e monitorati, inconsapevoli vittime del commercio e del profitto.
Ma lo Stato, la scienza, la tecnologia dovrebbero rispettare le liberà individuali. Tutelare, come sancito nella Carta Costituzionale, i cittadini e non ridurli per decreto a cavie.

Altrimenti diventa lecito, conseguenzialmente all'analisi, dedurre che l'emergenza sia una scusa per imporre filoni di pensiero che rasentano le dittature.

degenerazioni


Combattere le guerre fisiche e quelle ancor più drammaticamente sottili del pensiero umano è un punto fermo a difesa della democrazia raggiunta.

Innamorarsi delle proprie idee può essere pericoloso!

Una società spinta dall'incapacità di agire concretamente e scientificamente, pressata dallo stress e dalle lobbie che vede cadere nel vuoto gli sforzi delle imprese nella loro interezza produttiva; l'economia mondiale! trascinate entrambe ai minimi storici, e affida ipotetiche necessità di recupero a una applicazione tracciante non può essere ritenuta all'altezza culturale necessari per gestire il presente (è tutto da vedere se un qualsiasi strumento di codifica sociale incentrato sui pedinamenti collettivi sia davvero la soluzione giusta alla bisogna).

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