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lunedì 31 ottobre 2016

Tra conti in ordine, ue, terremoto e ponte

Il terremoto del centro Italia ha messo in secondopiano la personalizzazione di Matteo Renzi sul referendum del 4 dicembre.
Ancora una volta è dovuto succedere l'irreparabile, in questo caso, alle bellezze culturali italiane e ai beni privati devastati dalla forza imprevedibile e inarrestabile del sisma affinché cambiassero le attenzioni e quindi i temi del contendere.
I crolli delle abitazioni private e la distruzione dei monumenti storici, vanto dell'Italia, hanno messo un altolà ai media e ai politici sulle barricate.
L'assordante vocio dei sostenitori del Sì e del NO si è affievolito. In queste ore le attenzioni gareggiano tra la raccolta fondi e la ricostruzione.


Il governo fa la voce grossa con l'Europa. Non accetta vincoli e regole sul bilancio e sui soldi necessari per la messa in sicurezza delle zone interessate e devastate dal terremoto.

La commissione EU, intanto spedisce delle lettere e chiede ulteriori chiarimenti. Anche Padoan ribadisce che non si può sottostare alle rigidità imposte dall'UE.
E mentre sembra che tutti quelli che contano, finalmente, si son resi conto che l'austerità non paga, il fronte del sì perde consensi.

A ben pensarci, e sembra essere un interrogativo comune a molte persone, è davvero così impellente cambiare la Costituzione? Sono queste le priorità degli italiani?
Non sarebbe stato opportuno mettere insieme studiosi e costituzionalisti come avvenne in passato per modernizzare le camere e il titolo V? (sempreché fosse davvero necessario. Visto il papocchio che ci presentano).

Al momento, l'unico punto felice di tutta la vicenda referendaria va a favore degli studenti e dei professori che si vedono regalare un bel ponte di dicembre dal 2 al 6 come documenta una nota del miur:

Il Ministero dell’istruzione ha inviato la nota per il referendum agli uffici scolastici regionali e ha dato indicazioni per la chiusura degli istituti scolastici sede di seggio elettorale: «Il prossimo 4 dicembre avrà luogo il referendum costituzionale. Lo svolgimento del voto avverrà nella sola giornata di domenica, dalle 7.00 sino alle 23.00: i locali dovranno essere adibiti a sede di seggio dal pomeriggio del giorno 2 dicembre sino all’intera giornata del 5 dicembre, salvo diverse intese in sede locale».

Ma poi c'è da fare le pulizie; di seguito si presenta la festa dell'Immacolata e molte scuuole avevano già annunciato il ponte dall'8 all'11... insomma, se tutto va bene si rientra il 12 dicembre.

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