Il terremoto del centro Italia ha messo
in secondopiano la personalizzazione di Matteo Renzi sul referendum
del 4 dicembre.
Ancora una volta è dovuto succedere
l'irreparabile, in questo caso, alle bellezze culturali italiane e ai
beni privati devastati dalla forza imprevedibile e inarrestabile del
sisma affinché cambiassero le attenzioni e quindi i temi del
contendere.
I crolli delle abitazioni private e la
distruzione dei monumenti storici, vanto dell'Italia, hanno messo un
altolà ai media e ai politici sulle barricate.
L'assordante vocio dei sostenitori del
Sì e del NO si è affievolito. In queste ore le attenzioni
gareggiano tra la raccolta fondi e la ricostruzione.
Il governo fa la voce grossa con
l'Europa. Non accetta vincoli e regole sul bilancio e sui soldi
necessari per la messa in sicurezza delle zone interessate e
devastate dal terremoto.
La commissione EU, intanto spedisce
delle lettere e chiede ulteriori chiarimenti. Anche Padoan ribadisce
che non si può sottostare alle rigidità imposte dall'UE.
E mentre sembra che tutti quelli che
contano, finalmente, si son resi conto che l'austerità non paga, il
fronte del sì perde consensi.
A ben pensarci, e sembra essere un
interrogativo comune a molte persone, è davvero così impellente
cambiare la Costituzione? Sono queste le priorità degli italiani?
Non sarebbe stato opportuno mettere
insieme studiosi e costituzionalisti come avvenne in passato per
modernizzare le camere e il titolo V? (sempreché fosse davvero
necessario. Visto il papocchio che ci presentano).
Al momento, l'unico punto felice di
tutta la vicenda referendaria va a favore degli studenti e dei
professori che si vedono regalare un bel ponte di dicembre dal 2 al 6
come documenta una nota del miur:
Il Ministero dell’istruzione ha
inviato la nota per il referendum agli uffici scolastici regionali e
ha dato indicazioni per la chiusura degli istituti scolastici sede di
seggio elettorale: «Il prossimo 4 dicembre avrà luogo il referendum
costituzionale. Lo svolgimento del voto avverrà nella sola giornata
di domenica, dalle 7.00 sino alle 23.00: i locali dovranno essere
adibiti a sede di seggio dal pomeriggio del giorno 2 dicembre sino
all’intera giornata del 5 dicembre, salvo diverse intese in sede
locale».
Ma poi c'è da fare le pulizie; di
seguito si presenta la festa dell'Immacolata e molte scuuole avevano
già annunciato il ponte dall'8 all'11... insomma, se tutto va bene
si rientra il 12 dicembre.
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