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domenica 5 giugno 2016

Solidarietà ai migranti

Anche oggi il mediterraneo è stato teatro di morte.
Carrette e gommoni non hanno retto al peso dei disperati che li affollavano. 
Carne umana caricata a forza, spinta con spranghe di ferro e legno dai diavoli della morte, è divenuta macabro mangime per pesci. 

"relitti"


A testimoniare l'ultimo, in ordine di tempo, degli efferati delitti contro l'umanità rimangono i relitti e le poche cose possedute in vita dai migranti e dei sopravvissuti. Bambini e ragazzi, diventati orfani e adulti d'un colpo, perché i genitori sono periti tra le onde o imprigionati nelle stive, o, e questo dà la cifra di come si vive nei Paesi oppressi e affamati dell'Africa e spiega le motivazioni della diaspora forzata, inviati soli a percorrere il viaggio della speranza da chi non poteva permettersi di pagare la traversata e ha deciso di dare una possibilità ai figli.

Giubbetti salvagente. Tavole. Vestiti. Scarpe. Corpi senza vita. E molti disperati che non lasciano la presa dei relitti che ancora galleggiano in attesa dei soccorsi.


Questa è l'immagine trasmessa dai mass media. Immagini forti che ti afferrano alla gola e non lasciano scendere e ingoiare la saliva. È la punta di un iceberg che affiora e si palesa nella forma più cruda. È l'effetto finale della stupidità umana che salvaguarda gli affari di stato e quelli delle lobby, delle fabbriche di armi, dei proprietari di pozzi di petrolio e di tutto quanto produce ricchezza.

E noi qui a litigare. Infondere terrore psicologico. Parlare alla pancia degli stupidi. Organizzare salottini mediatici. Sognare il miracolo, non l'uomo ma, l'eroe! Non una società misericordiosa, come dice papa Francesco, ma una società guardinga, barricata e ostile.

Che fare? Certo, nell'immediatezza, l'accoglienza dignitosa è la prima cosa da attuare. Però non basta! Da sola è riduttiva e perdente. L'ONU e le altre organizzazioni umanitarie insieme agli Stati che si sono eretti ad arbitri mondiali devono recidere i legami malati che ognuno di essi ha in corpo e andare là, nei luoghi dei disordini non con i droni da guerra e le milizie. Devono recarsi nei Paesi dei migranti e portare amore e tecnologia eco-sostenibile.
Spero che ciò avvenga presto.

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