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martedì 7 giugno 2016

Matteo, da che parte stai?


Oggi due notizie hanno ottenuto reazioni immediate e mi hanno indotto a scrivere questo post. 

La prima fonte, relativa alla questione dell'emigrazione di massa dai Paesi africani che invadono l'Europa,  mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo e esclamare: Bene! Era ora! Finalmente in mezzo a tanta stupidità umana si muove il pensiero positivo a favore della gente che chiede aiuto e per sopravvivere cerca approdi sicuri.

Federica Mogherini ha avanzato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu la richiesta di una condivisione globale della gestione dei flussi migratori.
Oggi presenta agli europarlamentari il piano Ue sui migranti e sulla partnership con l’Africa al quale ha lavorato insieme al collega Frans Timmermans. Il numero uno della diplomazia Ue è ottimista, sa però che ostacoli sono nascosti anche nelle pieghe del funzionamento della Ue.

“Per governare insieme i flussi migratori, migliorare la vita delle persone nei Paesi di origine e l’accoglienza nei Paesi di transito. A questo serviranno i fondi del Trust Fund, e anche quelli che mobiliteremo con una grande piano di investimenti che vale miliardi di euro basato su un mix di risorse comunitari, privati e garanzie di istituzioni finanziarie internazionali”.
Queste le parole del ministro Federica Mogherini a cui va un plauso stratosferico. Bene! È un buon viatico e speriamo che vada a buon fine.


Altra fonte di notizia dai contorni increduli la fornisce Matteo Renzi.  
Renzi Evidenzia l'effetto personalizzante della politica e trasforma la democrazia e i referendum costituzionali in “mi piaci o non mi piaci”. Riducendo in un sondaggio personale l'abolizione, è più corretto dire, lo stravolgimento farlocco del Senato motivando la manovra in una minore spesa pubblica ed in una diminuzione dei politici dallo scenario nazionale. "Uno su tre politici va a casa" dice Lui. Ma non è vero.
Se non fosse per l'alternanza dei sindaci e degli eletti locali nelle regioni che andrebbero ad insediarsi al Senato senza essere senatori con un carico istituzionale ancora de definire potrebbe passare ed essere persino condivisibile se non peggiorasse quel poco controllo democratico esistente grazie ai senatori e deputati onesti. E poi, cosa rilevantissima, mette i cittadini in difficoltà. 
Chi vota Sì è mio amico, chi vota NO è mio nemico e nemico della Costituzione nonché amico di Berlusconi, Salvini etc. Può un Primo Ministro ridurre in questo modo una questione istituzionale importantissima? Può ricattare gli elettori?

Credo di no! La gente ha dimostrato tutto il disagio e il malessere, la dissafezione per le promesse non mantenute, dalla rottamazione alle alleanze ideologicamente incestuose.

È giunto il momento della serietà e della coerenza. Matteo Renzi, il pd si sta dissolvendo come neve al sole. E anche questo ha poca importanza. Importa, invece, che incominci a governare davvero per il bene dei cittadini. Di tutti i cittadini. Specialmente quelli che non hanno santi in paradiso. Quelli che hanno perso la fiducia nelle istituzioni in virtù degli errori di quanti governano e affollano le giostre mediatiche condotte da leccaculi che per mantenere il posto e portare a casa la pagnotta condividono e esaltano i comitati dei Sì e dei No per compiacere chi comanda al momento.

Probabilmente tu, Matteo, sei in buona fede e pur di migliorare la vita pubblica ti avvali del materiale umano che hai a disposizione, ma guarda meglio, parla di meno e agisci possibilmente prima delle catastrofi emotive e funzionali dei cittadini.

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